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Comune di Sciacca

Bono scrive alla città e ringrazia gli sconfitti. La Valenti esorta al cambiamento. Primi timidi tentativi di apparentamenti?

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“Siamo al ballottaggio, stavolta non ci sarà una seconda chance”. Inizia così la lettera aperta pubblicata sul profilo Facebook di Calogero Bono, candidato a sindaco del centrodestra che a 48 ore dalla “sbornia elettorale” del primo turno, consultazione che lo ha visto primeggiare, ma non strafare da portarlo ad una vittoria a primo turno, ricomincia la marcia verso l’election day del 25 giugno prossimo e stavolta, sarà una roulette secca: o lui o la Valenti. Lo sa talmente bene il candidato Bono che ricorda nella sua missiva indirizzata a tutta la città che: “Comunque vada l’esito del voto, esso sarà (volente o nolente) la volontà espressa dal Popolo di Sciacca. E quindi dovrà essere accettata perché frutto di una scelta libera”.

Bono che non manca di ringraziare i suoi supporter: “Grazie per la vostra stanchezza a fine giornata – scrive loro, ai quali richiede un ultimo sforzo –  per il vostro sudore e per i No grazie che avete incassato con signorilità ma che non vi hanno fatto arretrare di un passo dalla vostra posizione”.

Il candidato, però in un passaggio della sua missiva, ringrazia anche gli sconfitti, chi non sarà al ballottaggio, Fabio Termine, Domenico Mistretta e Stefano Scaduto:“E vorrei dire (se me lo permettono) che questa non è, e non deve essere considerata una sconfitta, perché la loro presenza in campo dimostra che in questa città esiste una vivacità culturale e politica non indifferente accompagnata da una molteplicità di progetti che può sicuramente fare bene al nostro futuro”.

Bono che adesso, pare aver archiviato i toni e gli screzi da campagna elettorale scrive: “Io non credo che il 40% della gente abbia votato per “protesta” – puntualizza-  contro i partiti tradizionali, qualcuno si, ma sono fermamente convinto che gli elettori abbiano votato i loro programmi elettorali e la loro voglia di offrirli alla città. E bisogna ammetterlo, nel programma elettorale di Mizzica, in quello del Movimento 5 stelle e nel programma di Stefano Scaduto c’erano punti oltremodo interessanti di cui bisognerà tenere conto per il bene della città”.

Un discorso distensivo quello di Bono che pare aprire a chi è rimasto fuori verso il suo progetto politico. Ambasceria, prove tecniche per eventuali apparentamenti?
Intanto, anche Francesca Valenti affida le sue riflessioni ad un post sul suo profilo da candidata, un messaggio meno inglobante e più esortativo verso chi vuole il cambiamento: “Durante la campagna elettorale – scrive la Valenti – ho sentito invocare, da tantissimi cittadini e diverse forze politiche, un cambio di rotta, una necessità di rinnovamento politico, un nuovo corso amministrativo per la nostra martoriata città. E il voto del primo turno ha confermato tale orientamento. Ebbene, l’ultima possibilità per una vera svolta l’avremo il 25 giugno”. Parole, quelle della professoressa, che sembrano, invece un richiamo per quella fetta di elettorato che al primo turno ha votato per le forze di rottura come Mizzica e Cinque Stelle.

Due modi diversi di intendere anche questa seconda partita che stavolta, li vedrà contrapposti uno contro uno.

 

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