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Comune di Sciacca

Curreri: “Ospitavo artisti a casa per contenere le spese, ma non potevo fare l’assessore allo Spettacolo”

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Alessandro Curreri, uno dei tre assessori rimossi dalla giunta comunale di Sciacca, affida ai social una riflessione personale sul lavoro svolto negli anni nel settore dello spettacolo e dell’intrattenimento cittadino.
In un lungo post pubblicato su Facebook, Curreri rivendica il percorso costruito nel tempo grazie a una rete di artisti provenienti da ambiti diversi: dalla musica alla magia, dall’illusionismo all’intrattenimento di strada, con spettacoli rivolti sia ai bambini che agli adulti.
«Negli anni ho approfondito, cercato ed accolto un discreto parco artisti», scrive Curreri, sottolineando come molti di loro siano stati ospitati anche nella sua abitazione, talvolta per ridurre i costi, altre volte per rapporti umani che si sono trasformati in amicizie profonde. «Alcuni sono diventati amici o addirittura fratelli», afferma.
Secondo l’ex assessore, oggi questo patrimonio artistico rappresenterebbe una risorsa a disposizione dell’intera città.

«Nessuno può negare che sono tutti a disposizione delle amministrazioni correnti», sostiene, aggiungendo che gran parte degli spettacoli realizzati a Sciacca negli ultimi anni nascerebbero proprio da questo lavoro di ricerca e relazione.
Curreri individua però una criticità organizzativa: la necessità di saper coordinare eventi, Ztl e attività di ristorazione. «Il problema è saper disporli, coordinarli con la Ztl e con le attività commerciali», osserva, rivendicando la complessità di un lavoro che definisce come “ricerca ed amore verso la mia città”.
Il post si chiude con una frase amara ma diretta: «Però l’assessore allo Spettacolo non potevo farlo!», lasciando trasparire il rammarico per un ruolo che, di fatto, ritiene di aver svolto senza averne formalmente la delega.
Domani, intanto, si aprirà una settimana decisiva per le sorti dell’amministrazione Termine.
Si riunirà la conferenza dei capigruppo per stabilire la data del consiglio comunale che dovrà precedere il brindisi di fine anno perché altrimenti i debiti fuori bilancio avrebbero un costo maggiore per le casse del Comune di Sciacca.

I debiti fuori bilancio sono 12 per un totale di 161 mila euro. Vicende che partono dal 2012, molti dei quali per sinistri stradali. Ci sono anche risarcimenti per chi a piedi in varie zone della città, da via Licata al corso Vittorio Emanuele, fino a via Gaia di Garaffe, si è imbattuto in un manto stradale deformato o in un tombino non collocato a regola d’arte. Ci sono risarcimenti anche di poche migliaia di euro. L’importo maggiore, 35 mila euro, riguarda lavori eseguiti.

Domani è anche il giorno del direttivo Pd che sarà più di una resa dei conti e dall’esito imprevedibile. Quel che è certo è che il Natale non ha portato pace nella politica locale e che la mozione di sfiducia al sindaco rimane difficile, perché sono tanti i consiglieri che vogliono restare ancora un anno e mezzo a palazzo di città, ma non impossibile.

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