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Comune di Sciacca

Forza Italia cerca sintesi a Sciacca, Turturici: “Burgio era candidato ideale”

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Nuova riunione ieri del gruppo cittadino di Forza Italia mentre il resto del centrodestra ha rinviato all’inizio della prossima settimana un incontro. Gli azzurri si sono riservati un sabato di lavoro e, naturalmente, all’esame del loro tavolo la convulsa fase preelettorale a Sciacca che non riesce a trovare una quadra soprattutto nell’area del centrodestra. Si fatica a comporre il puzzle delle alleanze e coalizioni e, dunque, tutto resta al momento ristretto alla cerchia del partito che si presentera’ all’elettorato con due liste: una di natura civica e una che portera’ il simbolo del partito di Berlusconi.

“Chi e’ gia’ partito prima – afferma il coordinatore Mario Turturici al termine della riunione – agli occhi dell’opinione pubblica ritiene di essere in vantaggio, ma c’è ancora il tempo per lavorare e trovare alleanze che sono e devono essere di natura programmatica e non solo di nomi”. Insomma, dal coordinamento cittadino non si esclude per nulla che ci possano essere future alleanze a discapito di chi dipingerebbe il partito sempre più isolato. Intanto, la convention, tanto annunciata, del 20 marzo slittera’ più avanti poiché il coordinatore nazionale Antonio Tajani ha gia’ annunciato gli Stati Generali in una due giorni che definiranno le strategie da adottare a livello nazionale.

E poi c’è la questione del candidato sindaco. “Forza Italia – aggiunge Turturici – si presentera’ agli alleati anche con una rosa di nomi, poi vi sara’ la fase di individuazione del candidato con la maggiore capacità di sintesi”.

Eppure, lo stesso ex sindaco non nasconde che un nome era stato gia’ trovato: “Carmelo Burgio – afferma – poteva essere quel candidato ideale in grado di poter rappresentare esattamente ciò di cui la città ha in questo momento bisogno. Il suo profilo garantisce una sicurezza amministrativa e dietro di lui una corazzata di partiti per quel campo largo che il momento impone”.

Ma Carmelo Burgio si sarebbe gia’ tirato fuori almeno nelle sue ultime dichiarazioni stampa, anche se Turturici asserisce di aver continuato a parlare con lui fino a qualche giorno fa.

“Comprendo perfettamente – ha aggiunto Turturici – che in una candidatura rientrano anche valutazioni di carattere personale e familiari”.

Nel frattempo, pero’ a discapito di “un’operazione Burgio” sgonfiata dalle spiegazioni dello stesso rispetto condizioni non favorevoli per una sua discesa in campo, dalle indiscrezioni, continua a tenere banco la presenza dell’ex segretario generale insieme al gruppo di Leu, nell’ambito delle trattative politiche in atto che avrebbero portato ad un incontro con il parlamentare del Pd, Michele Catanzaro e l’ex parlamentare, Giovanni Panepinto.

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