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Francofonte, sciolto il Consiglio comunale: decisiva la mancata approvazione del bilancio

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Il Consiglio comunale di Francofonte è stato ufficialmente sciolto dopo il mancato via libera alla variazione del Bilancio di previsione 2025-2027, un atto considerato essenziale per la stabilità finanziaria dell’ente.

Il provvedimento è stato adottato il 23 dicembre con decreto del presidente della Regione Siciliana, ponendo fine all’esperienza amministrativa avviata dopo le elezioni comunali del 2023.
La crisi istituzionale si trascinava da mesi, tra sedute andate a vuoto, assenze strategiche e uno scontro politico sempre più acceso che aveva paralizzato l’attività dell’aula.

Il passaggio decisivo risale al 26 novembre, quando il Consiglio ha respinto la proposta di variazione di bilancio.

Da lì è scattata la procedura prevista dalla normativa regionale: diffida formale, nomina di un commissario ad acta e concessione di un ultimo termine per l’approvazione, scaduto senza esito alla mezzanotte del 30 novembre.
Di fronte all’inerzia dell’assemblea, il 3 dicembre la Regione è intervenuta in via sostitutiva, approvando la variazione contabile e certificando l’inadempienza del Consiglio comunale. A quel punto è scattata l’applicazione dell’articolo 109/bis dell’Ordinamento degli enti locali, che prevede lo scioglimento dell’organo consiliare.
Il Comune di Francofonte entra così in una fase di commissariamento. Alla guida dell’ente resterà il sindaco Daniele Lentini, ma l’attività amministrativa sarà affiancata da un commissario regionale fino al ritorno alle urne.

Un epilogo annunciato, che segna uno dei momenti più delicati della recente storia politica cittadina.

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