Tensioni sempre più evidenti all’interno del Partito Democratico di Sciacca. A intervenire nel dibattito interno è la deputata Giovanna Iacono che lancia un appello al senso di responsabilità.
“A Sciacca il Partito Democratico si ritrova ostaggio delle contraddizioni interne – dichiara Iacono -. Una parte del Pd locale, invece di sostenere e rafforzare l’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Termine, ha scelto la strada del conflitto interno, arrivando a minare la stabilità dell’azione amministrativa. La richiesta di azzerare e ridistribuire le deleghe assessoriali, accompagnata dal ricatto di non presentarsi in consiglio comunale, rappresenta un atto di sfiducia non verso un avversario politico, ma verso il proprio sindaco, il proprio partito e la comunità che ha dato pieno mandato al centrosinistra per governare la città”.
Parole pesanti che mettono in luce una frattura ormai profonda tra le diverse anime del Pd saccense. La deputata sottolinea come “risulti ancor più grave che assessori nominati dal sindaco, e dunque investiti di un incarico fiduciario, oltre che espressione del Pd saccense, scelgano di mettere in discussione l’amministrazione di cui fanno ancora parte. È inaccettabile, inoltre, che la vicenda venga trattata come una semplice questione istituzionale, tenuta fuori dagli organismi dirigenti del Pd locale, quasi come se alcune figure fossero svincolate dal partito che le ha delegate”.
Secondo Iacono, le tensioni sarebbero il risultato di una fase di rinnovamento che avrebbe generato resistenze interne. “L’ingresso di nuovi volti e nuove energie nel Pd, che superando vecchi schemi e logiche di corrente, ha generato fastidi e resistenze. Piuttosto che valorizzare questo percorso di rinnovamento, si è preferito ostacolarlo per calcoli personali e interessi di potere”.
La parlamentare del Partito Democratico punta il dito contro chi, a suo dire, antepone i propri interessi a quelli della collettività: “Chi tenta di indebolire il Pd, a Sciacca come altrove, illudendosi di trarne un vantaggio personale o politico, finisce per danneggiare sé stesso e l’intera comunità democratica”.
Infine, Iacono richiama tutti alla responsabilità e alla coesione: “Il Partito Democratico ha il dovere di governare Sciacca con responsabilità e coesione, non di consumarsi in contrasti interni che nulla hanno a che fare con le esigenze concrete della città. Le emergenze quotidiane dei cittadini non possono essere sacrificate alle rivalse interne o ai giochi di posizione”.
Un appello che si estende anche ai livelli superiori del partito: “Chi nel Pd ricopre ruoli istituzionali e di responsabilità nelle assise parlamentari, deve abbandonare definitivamente le logiche di paese, sostenendo il percorso avviato dalla segreteria regionale, che punta a riportare la discussione nella sede naturale e deputata a farlo: quella del Partito. Percorso finora ignorato e boicottato”.
“È indispensabile – conclude Iacono – ritrovare quanto prima, a Sciacca e altrove, il senso di responsabilità e la maturità politica da parte di chi si pregia di definirsi dirigente del nostro Partito. Per il bene di Sciacca, della provincia di Agrigento e della Sicilia tutta”.



