Politica

Interventi di messa in sicurezza del territorio, l’opposizione consiliare scrive a Musumeci: “Siamo preoccupati”

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dai consiglieri comunali di opposizione e inviata per pec al presidente della Regione,  Nello Musumeci, e al Presidente della Commissione Regionale Territorio e Ambiente, Giusy Savarino.

Ecco qui integrale la nota dei consiglieri Salvatore Monte , Calogero Bono, Lorenzo Maglienti, Pasquale Bentivegna, Giuseppe Milioti,  Carmela Santangelo, Silvio Caracappa e Gaetano Cognata

Il Comune di Sciacca ha avuto stanziati euro 1.155.000 di finanziamenti per gli interventi di messa in sicurezza del territorio, previsti dall’ordinanza di protezione civile n. 458 del 01.06.2017, frutto di segnalazioni, interventi e relazioni della Giunta Presieduta dall’ ex Sindaco Avv.Fabrizio Di Paola e conseguenti ai gravi danni verificatisi dopo le alluvioni del Novembre 2016 e del Gennaio 2017.
Tali finanziamenti riguardavano in modo particolare: sistemazione spondale e pulizia del Torrente Bagni (375.000 euro), interventi per la sistemazione della Foce del Torrente Bellapietra per la riduzione dei rischi idraulici residuali a seguito dell’evento meteorologico del 25.11.2016 (200.000 euro), sistemazione del ponticello strada Raganella insistente sul Torrente Baiata (90.000 euro) e pulizia del Torrente Cansalamone e realizzazione di vasca di calma a servizio dello stesso (490.000 euro), a cui si aggiungono, con altri provvedimenti di stanziamento, gli interventi sul Torrente Foce di Mezzo e sul Fiume Verdura.
Ebbene, nonostante sin dal Novembre 2017, la neo eletta Amministrazione presieduta dall’attuale Sindaco Francesca Valenti fosse stata invitata e diffidata a compiere gli atti di propria competenza, anche sulla base del fatto che tali opere fossero urgenti ed indifferibili e di pubblica utilità, pena la revoca dei finanziamenti, soltanto nel maggio 2018, il Comune con nota n. 3328 del 25.05.2018, si è semplicemente limitato a comunicare di non essere nelle condizioni di compiere alcun adempimento, senza alcuna seria considerazione dell’importanza degli interventi che riguardavano il territorio di Sciacca.
A quel punto il Dipartimento della protezione civile, ha preso su di sé l’onere della progettazione e della individuazione e nomina dei responsabili del procedimento.
Ci risulta che, a seguito di ciò, siano stati poi compiuti da questa struttura alcuni adempimenti propedeutici, finalizzati all’attuazione dei suddetti interventi.
I quali ultimi, qualora fossero stati compiuti, avrebbero certamente quantomeno attenuato le conseguenze dll’ennesima alluvione che ha colpito il nostro territorio comunale qualche giorno fa.
Preso atto di quanto sopra, si rassegnano tali fatti alle SS.LL., in vista di possibili approfondimenti nel corso di tavoli tecnici ovvero di apposite audizioni, per accertare le situazioni del territorio siciliano e dei singoli comuni dopo le ultime precipitazioni.
Per quanto ci riguarda abbiamo preso atto dell’inerzia del Comune di Sciacca dal Luglio 2017 a Maggio 2018, mentre sarà cura delle SS.LL. accertare lo stato attuale dei procedimenti
Nei giorni scorsi, attraverso precise dichiarazioni rese alla stampa, il Direttore Regionale della Protezione Civile ha minimizzato sull’importanza degli interventi in parola, sostenendo che avrebbero avuto incidenza molto limitata rispetto ai danni che si sono verificati ed evidenziando che, con particolare riferimento alla situazione presente sul Torrente Cansalamone, sono necessari interventi strutturali quantificabili in non meno di 12 milioni di euro.
Ora, se da un lato non ci sono dubbi che l’intervento sul Cansalamone necessita di ulteriori opere, tuttavia ciò non avrebbe dovuto e potuto esimere gli organismi competenti dall’utilizzare le risorse a suo tempo stanziate per i suddetti interventi di pulizia e di messa in sicurezza che, seppure di minore portata, avrebbero comunque avuto una loro efficacia.
Altrimenti non si capisce il motivo per il quale queste somme sono state debitamente stanziate!
Siamo inoltre preoccupati dalla portata delle dichiarazioni ulteriori rese alla stampa, con la individuazione di interventi costosissimi, le cui risorse finanziarie non si capisce dove dovrebbero essere reperite, con il rischio che i problemi rimangano sempre tali e non si arrivi mai ad alcuna soluzione.
Riteniamo invece, anche da alcuni approfondimenti compiuti con tecnici del settore, che con interventi meno imponenti, in aggiunta a quello già previsto e quindi con risorse finanziarie più realisticamente reperibili si possa realizzare una messa in sicurezza del Torrente Cansalamone, che eviti o attenui le dannose conseguenze già verificatesi.
Evidenziamo inoltre che presso il Comune di Sciacca sono presenti progettualità ulteriori che potrebbero essere finanziati e così risolvere altre criticità del territorio e tra questi segnaliamo il progetto di incanalamento delle acque a valle della Via Allende che sarebbe utile per evitare le continue invasioni di fango e deteriti che scendono dal costone ed invadono al Via Lido.
Così come pure segnaliamo lo stato penoso della viabilità rurale e di alcune vie di accesso a zone pure urbanizzate (Nadore e Via del Pellegrinaggio ne costituiscono esempi), su cui sarebbe fondamentale intervenire.
Per queste ragioni, essendo conoscitori del territorio, chiediamo di tenere conto di tali considerazioni, con prontezza a fornire ulteriori contributi conoscitivi e di idee, in vista di scelte che devono essere compiute sulla nostra città”.

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