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Comune di Sciacca

Sciacca, Brucculeri e Blò rilanciano la sfiducia al sindaco Termine

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“Non bastano più proclami e dichiarazioni di facciata: è tempo di assumersi le proprie responsabilità”. Con queste parole i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò tornano a ribadire la loro posizione netta contro l’attuale amministrazione, annunciando la reiterazione della sottoscrizione della mozione di sfiducia già depositata nell’ottobre 2024.

Nel loro intervento, Brucculeri e Blò denunciano con forza l’immobilismo che da mesi paralizza il consiglio comunale, incapace — dicono — di affrontare i veri problemi della città.

“Ogni volta che – scrivono – entriamo in aula con la speranza di discutere il futuro di Sciacca — le strade che crollano, le bollette dell’acqua alle stelle, i quartieri abbandonati, le attività in crisi, i giovani senza prospettive — ci ritroviamo di fronte a un teatro di parole vuote e accuse reciproche”.

Secondo i due consiglieri, molti colleghi si sono trasformati “in oratori da tribuna”, pronti a chiedere le dimissioni del sindaco Fabio Termine, ma restii a compiere l’atto politico conseguente: “Chi invoca la fine di questa amministrazione dovrebbe avere il coraggio di firmare la mozione di sfiducia. Invece, al momento di agire, si tirano tutti indietro”.

I consiglieri denunciano anche la mancanza di trasparenza e programmazione su temi cruciali per la città: “Il Piano Aro, fondamentale per la gestione dei rifiuti e la sostenibilità ambientale, viene prorogato di anno in anno, senza visione né rispetto per i cittadini che pagano le tasse e per chi lavora ogni giorno per tenere pulita la città. Il Consiglio comunale, con il suo silenzio o la sua passività, si sta rendendo corresponsabile di questa deriva”.

Il riferimento è anche alle recenti spaccature nella maggioranza, in particolare alla fuoriuscita dei consiglieri vicini all’onorevole Michele Catanzaro (P): “Oggi anche loro dicono che il sindaco deve andarsene e che firmerebbero una mozione di sfiducia. Ma la mozione esiste già, da oltre un anno. È depositata in Presidenza e attende solo la firma di chi dice di voler cambiare le cose”.

Brucculeri e Blò concludono con un appello ai colleghi: “Non crediamo più alle parole, ma per senso del dovere e coerenza politica chiediamo un gesto minimo di coraggio. Firmare la mozione di sfiducia non è un atto di vendetta, ma di rispetto per le regole democratiche e per i cittadini che ancora credono in un futuro diverso per Sciacca”.

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