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Comune di Sciacca

Nuovo avviso buoni spesa regionali, Bono e Milioti criticano i requisiti: “Distanza siderale con i cittadini”

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Dopo la pubblicazione del nuovo avviso da parte del Comune di Sciacca per l’assegnazione dei voucher spesa, i consiglieri comunali Calogero Bono e Giuseppe Milioti prendono posizione sulla misura regionale.

I due consiglieri in particolare contestano i requisiti di accesso previsti dalla misura poichè l’avviso regionale finanziati con Fondi Europei prevede che i percettori non siano percettori di alcun reddito da lavoro, né da rendite finanziarie o proventi monetari a carattere continuativo di alcun genere e che non risultino destinatari di alcuna forma di sostegno pubblico, a qualsiasi titolo e comunque denominata (indicativamente: Reddito di Cittadinanza, REI, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, pensione, ecc.) e che si dichiari se il nucleo familiare destinatario di precedenti forme di sostegno pubblico, a qualsiasi titolo e comunque denominato, ovvero di buoni spesa/voucher erogati ad altro titolo per emergenza COVID-19, per un importo inferiore rispetto ai valori unitari sopra riportati; in tal caso, allo stesso potrà essere attribuita la differenza tra l’importo massimo previsto dal presente Avviso e l’importo percepito a valere sui precedenti benefici;

“Qualora ce ne fosse stato bisogno – scrivono i due – questo avviso certifica la distanza siderale che regna sovrana tra i governi di livello superiore e i cittadini . Se non fosse così, devono spiegare come una famiglia di tre/quattro persone possa vivere e fare la spesa ogni mese con redditi ridottissimi oppure con un sostegno pubblico denominato REI/Naspi/Rdc che in moltissimi casi ammonta a 300,00, ed ancora, devono spiegare a questa gente che con le 600 euro di bonus e l’aggiunta del buono precedentemente fruito dovevano rispondere alle esigenze primarie tutto l’anno”.

Infine, propongono al Sindaco e all’assessore al ramo, qualora fosse possibile, di lavorare nell’immediato ad una integrazione quantomeno inserendo delle soglie più alte, entro le quali chi fruisce di questi sostegni può accedere al bonus, perché l’avviso così come partorito coprirebbe una fascia ridottissima di cittadini lasciando fuori migliaia di famiglie bisognose”.

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