Fabio Termine lo ha voluto immediatamente chiarire oggi nell’incipit del suo intervento all’appuntamento politico targato Pd, per la presentazione della candidatura alla segreteria provinciale di Giacomo Vivacqua che si è svolta oggi pomeriggio alla Badia Grande di Sciacca, che lui quella tessera del Pd l’aveva già avuta nel 2009. Insomma, per lui se qualcuno lo avesse scordato, e’ stato un ritorno a casa dopo aver pronunziato nella parentesi Mizzica quel “mai con il Pd”.
Il primo cittadino, effettivamente, oggi appariva assolutamente a suo agio dimostrando con un parterre composto di tanti “ex mizzicchini” che in quel contenitore chiamato Pd, non è certo giunto da solo.
In prima fila, il nocciolo storico del Pd da Angelo Capodicasa a Siso Montalbano, da Mariolina Bono in veste di padrona di casa, al sindacalista Massimo Raso e poi ancora presenti i tre assessori Patti, Dimino e Sinagra. C’era anche l’ex assessore Salvatore Mannino e presenziava anche Fabio Leonte, l’unico rimasto in giunta senza la tessera dei dem.
Il primo cittadino ha poi ridimensionato le polemiche di questi giorni rispondendo con molta pacatezza sugli animi che agitano il partito anche a livello locale e trovando assolutamente naturale il confronto in atto.
Piu’ in difficoltà Antony Barbagallo, il candidato per la segreteria regionale che ha attraversato settimane di intense polemiche per la diatriba in atto sulle regole per la celebrazione del congresso che taglia corto: “Non conta cosa dice l’altra parte, conta cosa pensano gli iscritti”.
All’appuntamento di oggi e’ stata presentata la candidatura alla segreteria provinciale di Giacomo Vivacqua
C’era oggi pomeriggio alla Multisala Badia Grande anche il deputato Beppe Provenzano che dopo esser arrivato con 55 minuti di ritardo, ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla stampa per non fare aspettare chi lo attendeva dalle 17.