Politica

Presidenza Consiglio comunale, la tentazione di Catanzaro: proporne la cessione alla minoranza

Si insedia tra una settimana esatta il nuovo Consiglio comunale di Sciacca. Un appuntamento in vista del quale continuano le trattative all’interno della maggioranza per l’indicazione del candidato che vada a ricoprire questo ruolo. Francesca Valenti ha detto che la questione dovrà essere affrontata dai consiglieri e che, dunque, non la riguarda. In realtà le cose stanno diversamente. La mancata attribuzione della delega del vicesindaco potrebbe rimettere tutto in discussione. Si sa, ad ambire alla presidenza di Sala Falcone Borsellino è il Partito Democratico. Ma ne è scaturita una diaspora tutta interna. Secondo gli accordi il Pd proporrà agli alleati il nome di Pasquale Montalbano, debuttante in politica ma, comunque, il più votato nella lista. Ma c’è un’altra componente, quella che si intesta al presidente del partito Filippo Marciante, che punta su Simone Di Paola, eccependo sulla sua superiore esperienza. La questione appare tutt’altro che di facile soluzione. Anche perché Sciacca Democratica, che si aspettava la carica di vice sindaco, non sembra più così convinta di potere cedere. E lo stesso Fabio Leonte, di Uniti per Sciacca, potrebbe clamorosamente rientrare in gioco. In ogni caso il Pd al momento rischia di trasformarsi in una polveriera. Sì, perché si rischiano strappi pericolosi da parte di chi non fosse il prescelto per lo scranno più alto di Sala Falcone Borsellino. Tanto più che, stando ai si dice, a sostenere Di Paola sarebbero stati operatori politici (tra di loro l’ex senatore Siso Montalbano) che col Pd non hanno più niente a che fare, avendo aderito a Mdp, il nuovo partito degli anti-renziani. Stando alle voci, Michele Catanzaro sta ancora cercando di mediare. Ma, se messo alle strette, potrebbe smarcarsi, e farsi tentare da uno scenario clamoroso: fare un passo indietro, rinunciare alla presidenza del Consiglio comunale e proporne l’attribuzione ad un esponente della minoranza, nell’ottica di una ampia condivisione. “C’è chi non ha ancora capito che bisogna dare un segnale nuovo alla città, di interesse generale, e non di quello dei politicanti”. È così che Catanzaro si sarebbe rivolto ad alcuni dirigenti del Pd. Insomma: non c’è niente di scontato. Neanche una presidenza targata Partito Democratico.

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