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Comune di Sciacca

Sciacca sospesa,l’ex sindaco Messina:”Citta’ immobile, subito una task force gratuita”

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“In questi giorni sono stato a Sciacca e mi sembra tutto in stallo, immobile, sospeso, con le persone che si lamentano ma non sanno cosa fare e aspettano non so che. La mia sensazione è che in altri luoghi si indignano, protestano, programmano, si preoccupano per il futuro. A Sciacca silenzio…”. Inizia così l’incipit della lettera indirizzata ai saccensi da Ignazio Messina. L’ex sindaco commenta lo stato della ripartenza a Sciacca.

“Ho sentito – continua – i ristoratori preoccupati, molti dei quali non hanno ancora riaperto (forse lo faranno la prossima settimana). Ho parlato con titolari di bar e pasticcerie che hanno messo in cassa integrazione tutto il personale (che peraltro non l’ha ancora ricevuta) e a cui hanno disdetto tutti i banchetti e non vedono clienti. Ho parlato con alcuni ceramisti che hanno riaperto ma non sanno a chi vendere.
Mi hanno chiesto delle terme.
La mia sensazione è che nel giro di pochi mesi ci aspetta una emergenza povertà (altro che Covid) ma non si sa come contrastarla”

Secondo l’ex primo cittadino, non c’è nessun progetto e nessuna strategia per la ripartenza. “Nessuno fa niente – continua nella missiva – aspettando e sperando che ci pensi qualcun altro. È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e fare subito qualcosa!
Propongo un immediato confronto con imprenditori, lavoratori, amministratori.
Propongo di mettere insieme le migliori risorse umane, una Task Force gratuita per rimettere in moto la macchina, senza guardare al colore politico o a interessi di parte e sopratutto senza la paura dell’altro, preferendo nel dubbio stare fermi per salvaguardare qualche misera rendita di posizione”.
La proposta di Messina parte dal presupposto che “finora ogni tentativo in tal senso è stato vano o denigrato. Non il solito chiacchiericcio ma proposte concrete e realizzabili da attuare immediatamente per provare a tamponare il fenomeno pensando a sopravvivere e ripartire , senza trincerarsi con il “mantra” non ci sono soldi, ma indicando i tempi di realizzazione e monitorando costantemente la loro attuazione”.
“Capisco – conclude nella missiva – che la situazione non è semplice ma chi amministra ha il dovere di trovare soluzioni e non di limitarsi a dire che ci sono problemi”.

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