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Sindaca a Palermo per le Terme ma i consiglieri non lo sanno e Monte protesta:”Caro presidente cosi’ non va…”

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“Mi creda, scrivere ogni giorno scoccia”. Esordisce così il consigliere Salvatore Monte nella missiva inviata al presidente del consiglio comunale per protestare contro la mancata informazione ai consiglieri comunali sulla questione Terme che vedrà giovedì la sindaca a Palermo per partecipare ad una riunione tecnica per un possibile futuro terzo bando.
” Sembra quasi – continua una sorta di accanimento ma, caro Presidente, così non andiamo da nessuna parte.
Se la vostra strategia politica è basata sulla “teoria dell’azzerramento” mi sembra scontato che il suo obiettivo, ormai del tutto raggiunto, è quello di azzerare anche il consiglio comunale. Le chiedo se le sembra normale, dopo mesi e mesi di silenzio, apprendere dalle emittenti locali che giovedì prossimo il primo cittadino della nostra città si recherà a Palermo per affrontare, nuovamente, l’annoso problema termale. Apprendere dalla stampa grazie alle notizie assunte dal comitato civico termale che mi sento in dovere di ringraziare per ciò che fa. Ma non funziona così. Non esiste in cielo ed in terra che i consiglieri comunali non sappiano mai nulla. Bene il lavoro dei comitati ma esiste un organo supremo, eletto dal popolo e deputato, che si chiama Consiglio comunale, di cui lei non è un semplice componente bensì il Presidente. Gradirei sapere se la riunione con il comitato civico patrimonio termale è stata convocata dall’amministrazione comunale con nota ufficiale (ne gradirei copia urgente con annesso numero di protocollo) e se tra i destinatari risulta esserci anche lei. Qualora fosse così la cosa sarebbe ancora più grave.
È palese, diciamolo, si è annientato tutto. La dinamica della attività politica locale è stata ridotta in macerie e con se ha portato anche la nostra aula consiliare. Una fine indegna che suscita in molti concittadini una domanda chiara ed altrettanto intelligente che segna lo stato reale in cui ci troviamo: “Ma cosa ci state a fare ancora li?”.
Una chiara domanda, dunque, che necessita di essere ben analizzata. Tutti dentro il calderone! Eh No, non ci sto, caro Presidente! Se l’assenza di collegamento vero tra il consiglio comunale e la città sta portando a tutto questo è giusto e doveroso spiegare alla nostra comunità chi continua a volere tutto questo e, di riflesso,ciascuno di noi dovrà rendere pubblica la propria posizione e la propria opinione e assumere scelte anche forti”.
“La questione termale – conclude – riguarda la città. Abbiate rispetto di tutti”.

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