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Comune di Sciacca

Nel Pd di Sciacca è sfida tra Termine e Catanzaro: arrivano Vivacqua, Barbagallo e Provenzano

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Termine porta Vivacqua. E’ la prima partecipazione di Fabio Termine ad un evento ufficiale targato Pd dopo la discussa adesione del primo cittadino al partito di Capodanno, consumata in silenzio nella fretta della campagna tesseramenti.

Il primo cittadino saccense interverrà all’evento politico, in programma a Sciacca, sabato 17 maggio, alla Multisala Badia Grande, che vedrà la partecipazione del candidato per la segreteria provinciale Giacomo Vivacqua, della deputata Giovanna Iacono, dell’onorevole Antony Barbagallo, candidato alla segreteria regionale.
Termine riconferma, dunque, la sua adesione alla corrente maggioritaria dem della segretaria Elly Schlein contrapponendosi alle posizioni del parlamentare Michele Catanzaro, “bonacciniano” fin dalla prima ora e impegnato da capogruppo del Pd all’Ars nel portare avanti le richieste di quella parte del Pd che non ha esitato a definire “farsa” il congresso che sta per celebrarsi in Sicilia facendo appello ad applicare il regolamento.

Proprio Catanzaro si è fatto il portavoce più autorevole nel corso della conferenza stampa presso la sede del partito in via Bentivegna, a Palermo, di qualche settimana fa, organizzata per manifestare le intenzioni del fronte di opposizione del segretario uscente Anthony Barbagallo. Incontro con i giornalisti dove Catanzaro non ha esitato di annunciare di essere pronti perfino a disertare se la segreteria nazionale si fosse dimostrata ancora “sorda” rispetto l’applicazione delle giuste regole per le primarie siciliane.

Una situazione all’interno del partito al di qua dello Stretto che appare sempre piu’ lacerata ed esplosiva e pronta a deflagrare fragorosamente al congresso che dovra’ eleggere il nuovo segretario. Scotta ancora la brutta figura di un anno fa alle Europee con la vittoria di Lupo contro Nicita, candidato della segreteria, e la pessima figura della stessa Schlein, candidata in Sicilia con il risultato peggiore tra le regioni italiane.

Non e’ un caso che accanto a Termine sabato ci sarà anche il deputato Peppe Provenzano, componente della segreteria nazionale che nella figura del capogruppo Catanzaro vede un possibile antagonista per la sfida delle candidature alle prossime nazionali. Si sussurra che proprio Provenzano d’altronde sia stato “il deus ex machina” del repentino e silenzioso passaggio di Fabio Termine al Pd, utilizzato per indebolire il gia’ più volte parlamentare regionale saccense.

La sfida, dunque, tende ad alzarsi verso piani più alti, direttamente a Roma rispetto ad una visione prettamente locale dove Termine diventa inevitabilmente strumento di raffronto della forza del capogruppo del Pd che finora ha tenuto insieme e guidato il gruppo parlamentare siciliano.

Catanzaro, per la corsa alla segreteria provinciale, dopo le dimissioni del vicinissimo Simone Di Paola, oggi assessore della giunta Termine, sostiene, invece, Francesco Cacciatore, sindaco di Santo Stefano di Quisquina. E all’appuntamento di Sciacca non è previsto neppure un saluto del segretario cittadino del Pd, il “catanzariano” Giuseppe Palagonia. Tante stranezze in un colpo solo.

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