Nel processo alla cosiddetta “cricca” di Lampedusa, che riguarda fatti compresi tra il 2008 e 2011 su appalti pubblici e lavori privati, non ci saranno nuovi testi. I giudici della seconda sezione del Tribunale di Agrigento preceduta da Giuseppe Miceli hanno disposto che le liste dovranno essere sfoltite in ossequio al principio costituzionale della “ragionevole durata del processo”. Il pubblico ministero, Salvatore Vella, intanto, ha svolto un’attività integrativa di indagine.