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Anche Musumeci contro lo smart working dei regionali:”L’ottanta per cento si gratta la pancia”

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Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci contro i dipendenti regionali in smart working.

Secondo il governatore, intervenuto a Catania alle “Giornate dell’energia”, “l’80% di loro si gratta la pancia dalla mattina alla sera. Ma non ditelo ai sindacati. Ora vogliono stare ancora a casa per fare il cosiddetto lavoro agile ma se non lavorate in ufficio, come pensate di essere controllati a casa?” ha poi concluso. 

Immediata la reazione dei sindacati alle parole del governatore. Claudio Barone, segretario Uil Sicilia: “Musumeci come al solito straparla e questa volta scarica la sua incapacità di governare sui dipendenti regionali. Tra l’altro il responsabile del funzionamento della macchina burocratica è proprio lui. Ricordiamo infine che lo Smart working è uno strumento, che se saputo usare, può migliorare la produttività, più volte abbiamo chiesto un confronto sul tema. Ma come al solito il presidente cerca un alibi per non fare nulla”.

“Abbiamo ascoltato con profondo sconcerto le parole del Governatore Nello Musumeci contro i dipendenti regionali: accuse ingiuste, immotivate e offensive per tutti i lavoratori che ogni giorno svolgono il proprio dovere con abnegazione, anche in condizioni difficili. Evidentemente Musumeci è in difficoltà e prova a coprire i fallimenti del suo Governo puntando il dito contro l’anello più debole della catena, contro quei dipendenti che in piena pandemia hanno comunque lavorato e sono rientrati in servizio, nonostante la carenza dei dispositivi di sicurezza. Se la macchina non funziona non è colpa dei dipendenti, ma di chi politicamente ne è a capo. Adesso basta, la misura è colma: valuteremo con i nostri legali se sussistono gli estremi per una querela, tutelando i lavoratori in ogni sede”, hanno detto i rappresentanti regionali della CISL.

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