Un incendio auto a Modica ha distrutto nella notte tre veicoli civetta della Guardia di finanza, parcheggiati all’interno della caserma della città. L’episodio, che fin dai primi minuti presenta caratteristiche compatibili con la natura dolosa, ha immediatamente allertato vigili del fuoco e militari del Corpo, dando il via alle attività investigative.
Secondo quanto ricostruito nelle prime ore del mattino, un uomo incappucciato sarebbe stato visto avvicinarsi ai veicoli con alcune taniche pochi istanti prima dell’esplosione delle fiamme. Questo dettaglio orienta con decisione verso l’ipotesi che l’incendio auto a Modica sia stato provocato volontariamente, con una precisa scelta del bersaglio e del momento dell’azione.
Il rogo ha avvolto rapidamente i tre mezzi civetta, utilizzati nei servizi di controllo economico-finanziario del territorio. Il fatto che tutto sia avvenuto all’interno dell’area della caserma accresce la gravità dell’evento, facendo emergere possibili profili di intimidazione.
I vigili del fuoco di Modica sono intervenuti alle 4 del mattino, riuscendo a contenere e domare l’incendio prima che potesse coinvolgere altre zone del parcheggio o ulteriori veicoli. L’azione di spegnimento è stata complessa a causa dell’intensità del calore e del rischio di propagazione.Terminata la fase di emergenza, l’area è stata messa in sicurezza per consentire i rilievi tecnici necessari a stabilire con precisione la dinamica dell’accaduto e le modalità con cui sarebbe stato appiccato il fuoco.
Contestualmente, i militari della Guardia di finanza e gli investigatori hanno avviato l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza interne ed esterne alla caserma. Le telecamere potrebbero fornire dettagli decisivi per identificare l’uomo incappucciato che, secondo le prime testimonianze, si sarebbe aggirato nella zona immediatamente prima dell’incendio auto a Modica.
Sul posto è arrivato anche il comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Walter Mela, che ha seguito da vicino i sopralluoghi e coordinato la fase iniziale delle indagini. La distruzione dei tre mezzi rappresenta infatti un danno significativo per l’operatività del Comando e un fatto che richiede massima attenzione.
Le attività investigative proseguiranno con l’analisi dei filmati, l’esame dei residui presenti nell’area del rogo e la verifica di eventuali tracce di liquidi infiammabili. Gli inquirenti dovranno stabilire se si tratta di un atto isolato, di un gesto intimidatorio o di un’azione motivata da circostanze specifiche legate all’attività della Guardia di finanza nel territorio di Modica.