Palermo: truffa alle compagnie di assicurazione, maxi inchiesta della Procura

Reclutavano le persone bisognose e disposte a tutto. Anche a farsi spezzare le ossa con i dischi in ghisa che si utilizzano nelle palestre. Quattrocento euro per una gamba, trecento per un braccio. Vittime e carnefici diventavano complici per truffare le compagnie di assicurazione. Solo che le prime incassavano gli spiccioli mentre i secondi si mettevano in tasca, a volte, anche migliaia di euro. Coinvolti anche dei professionisti, tra cui un avvocato.

I poliziotti delle squadra mobile di Palermo e Trapani hanno fermato trentaquattro persone. I finanzieri del Nucleo di polizia economica-finanziaria e gli agenti della polizia penitenziaria altre otto. Sono dunque 42 in totale le persone raggiunte dal provvedimento della Procura della Repubblica, a cui vanno aggiunti 250 indagati che si sono prestati al gioco sporco. Una maxi inchiesta che fa emergere il malaffare dilagante, ma soprattutto uno spaccato di orrore e degrado. Quello di oggi è un seguito del blitz che lo scorso agosto portò in carcere undici persone.

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