Regionali

Rifiuti in Sicilia, Schifani: “I due termovalorizzatori ci faranno superare l’emergenza”

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani torna in una intervista al Gds sulla realizzazione dei due termovalorizzatori a Palermo e a Catania ritenuti dal governatore necessari per fronteggiare l’emergenza rifiuti nell’Isola.

“Le discariche sono sature – ha detto Schifani – e la differenziata non riesce da sola a smaltire i cumuli in fase di compostaggio. A bocce ferme, l’unica soluzione è quella di inviare la spazzatura oltre lo Stretto, pagando 100 milioni l’anno di extracosti. I termovalorizzatori eviteranno questo problema e supereranno le emergenze, ma produrranno anche un ricavo: assorbiranno il 30% dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato, concorrendo alla riduzione della tariffa di ingresso. Così, i rifiuti verranno utilizzati come risorsa, per creare finalmente un’economia di scala”.

Schifani risponde anche ai timori esplicitati dai giudici della Corte dei Conti sul sovradimensionamento degli impianti: “Va innanzitutto ricordato – spiega Schifani – che il lavoro svolto dai magistrati contabili sul tema non ha valenza ispettiva, ma si inserisce nella normale attività di collaborazione tra la Corte e la Regione e si tradurrà in un referto finale che non avrà comunque effetto autorizzativo né tanto meno sanzionatorio. Abbiamo risposto con garbo e serenità alle loro osservazioni, dimostrando che i conti sono in regola che gli impianti non sono sovradimensionato”.

Il governatore siciliano rassicura anche sulla siccità, altra emergenza nell’Isola: “Il nostro cronoprogramma – afferma – sta andando avanti. Tra pozzi nuovi o riattivati, lavori sulle condutture, sistemazione delle traverse e dissalatori, abbiamo già prodotto oltre 2.500 litri di acqua in più al secondo, ma contiamo di arrivare a quota 5.000 il prossimo anno con l’arrivo dei due impianti di desalinizzazione previsti a Palermo in project financing. Così, stiamo cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel dell’emergenza”. L’Autorità di bacino, tuttavia, ha disposto modalità eccezionali di prelievo dai volumi residuali degli invasi: “È un’indicazione che ripete quanto la Cabina di regia sulla crisi idrica fa già da un anno. Grazie anche al nostro cronoprogramma di interventi emergenziali non siamo combinati male, anzi ci sono notevoli miglioramenti rispetto al 2024. Esistono purtroppo dei problemi per l’irriguo in alcuni invasi della Sicilia occidentale a causa della scarsa piovosità che si protrae da oltre 4 anni”.

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