I lavoratori dei Consorzi di bonifica siciliana chiedono la convocazione di una delegazione dei lavoratori Si.Fus in Commissione Bilancio dell’ARS e di istituire un tavolo di
crisi permanete a livello regionale, per garantire tutti gli atti propedeutici e consequenziali per fornire
un servizio efficace, efficiente e continuativo agli utenti consortili che tuteli l’indotto economici diretto e indiretto, partendo dal rispetto dei diritti dei lavoratori. Sono undici i lavoratori che non avendo più ricevuto gli stipendi da febbraio scorso ora hanno intrapreso lo sciopero della fame e della sete dallo scorso 11 maggio e che denunciano il mancato utilizzo dei fondi extra regionali destinati ai Consorzi di Bonifica che a seguito di incapienze economiche non possono presentare il durc precludendone la partecipazione ai bandi predisponendo
progetti che prevedano l’utilizzo di manodopera interna, e quindi, aprendo ad affidamenti a ditte esterne a danno dei lavoratori dei Consorzi. I lavoratori stanno continuando a garantire la propria presenza e le proprie prestazioni sul luogo di lavoro nonostante la protesta intrapresa.
Sciopero della fame e della sete per undici lavoratori dei Consorzi di bonifica siciliani in piena crisi
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