“Serve un piano Marshall per l’istruzione nell’Isola”. La richiesta arriva dalla CGIL Sicilia che afferma come nonostante i provvedimenti adottati il divario con le regioni del Centro-Nord rimane drammatico, con livelli di apprendimento in picchiata.
Un quadro che viene fuori dal Rapporto Invalsi 2025, presentato alla Camera dei Deputati.
“I dati Invalsi confermano ciò che denunciamo da anni – spiega il segretario Cgil Rizza – il sistema scolastico nazionale è malato di disuguaglianze e la Sicilia ne paga il prezzo più alto. Non servono slogan o interventi spot come il ‘personalizzato’ proposto dal ministro Valditara, che ignora il vero problema: classi sovraffollate, precariato cronico, edilizia scolastica inadeguata”.
La Flc Cgil chiede di ridurre i divari territoriali con investimenti straordinari per il Sud, a partire dall’edilizia scolastica e dai laboratori. Inoltre, classi meno numerose che sfruttando positivamente il calo demografico per migliorare la qualità della didattica, con organici stabili e meno precari. E ancora la formazione continua, la garanzia in orario di servizio e la dignità salariale.