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Trapani, la Fiat 132 della strage di Pizzolungo diventa un monumento alla memoria

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Da relitto dimenticato a simbolo di memoria e impegno civile. È stata inaugurata in piazza Vittorio Veneto l’opera dell’artista Massimiliano Errera, che ha ridato nuova vita alla Fiat 132 blindata appartenuta al giudice Carlo Palermo, sopravvissuto alla strage di Pizzolungo del 1985.

L’auto, che per anni era rimasta abbandonata tra i mezzi in disuso dell’autoparco comunale, è stata recuperata e trasformata in installazione permanente per ricordare una delle pagine più tragiche della storia di Trapani.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte Margherita Asta, che in quell’attentato perse la madre Barbara Rizzo e i fratellini gemelli Giuseppe e Salvatore, e Salvatore La Porta, uno degli agenti della scorta del magistrato.

Il 2 aprile 1985 una potente carica di esplosivo fu collocata lungo la strada del lungomare di Pizzolungo per uccidere il giudice Palermo, all’epoca impegnato in delicate indagini sulla mafia trapanese. L’esplosione colpì invece in pieno l’auto della giovane madre con i due bambini, che viaggiava davanti a quella del magistrato, provocando una strage che segnò profondamente la città.

Oggi quell’auto, testimone di una ferita ancora viva nella memoria collettiva, torna visibile come monumento alla verità e al coraggio civile, un segno tangibile contro l’oblio e l’indifferenza.

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