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Consiglio Ue: adesione dell’Ucraina

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E’ iniziato oggi il Consiglio europeo a Bruxelles che tratterà esclusivamente di temi geopolitici. Il 23 e il 24 giugno i paesi membri discuteranno dell’assetto dell’Unione causato dalla guerra. Sul tavolo la questione dello status di candidato ad entrare nell’Unione europea di Ucraina e Moldavia. La decisione di dare a questi due paesi lo status di candidati è sostenuta da tutti i paesi membri, primo fra tutti l’Italia che durante il suo viaggio a Kiev ha convinto anche gli altri due big Macron e Scholz.

Al seguito di Ucraina e Moldavia si discuterà anche la possibilità di aprire la “prospettiva europea” per la Georgia, un altro paese confinante con la Russia che ha sul suo territorio truppe russe. Un passo molto delicato per l’Ue che sfida così apertamente Mosca. Come la Georgia anche la Moldavia è occupata parzialmente dall’Armata rossa nel territorio secessionista della Transnistria e ovviamente l’Ucraina occupata a sud e a est del paese, oltre che nella penisola di Crimea.

L’Ue si è formata unendosi

Ma l’Ue non mostra tentennamenti ed è solida nella sua decisione come ha dichiarato la stessa presidente della Commissione Ursula von der Leyen. La presidente si è detta fiduciosa perché “la storia della nostra Unione è una storia di democrazie giovani che si fanno più forti unendosi. E’ la storia della rinascita della Germania dopo la guerra, la storia della Grecia, della Spagna e del Portogallo che si lasciano rapidamente alle spalle la dittatura a favore della democrazia”.

L’Unione europea ribadirà il suo sostegno economico e militare all’Ucraina per permettere che il paese si difenda dall’aggressione. Inoltre, un altro tema che affronteranno i paesi membri sarà l’entrata nell’Unione dei Balcani occidentali. Serbia, Macedonia del Nord e Albania sono candidati da anni e si sono visti scavalcare – anche se per questioni di emergenza come la guerra in corso – da Ucraina e Moldavia nell’iter. Su proposta di Macron i paesi dell’Ue stanno valutando di ricreare l’Unione e creare una sorta di cerchio allargato per includere tutti questi paesi “satelliti”: una comunità politica europea.

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