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La Russia vuole l’Asia centrale dalla sua parte

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Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha partecipato al terzo vertice dei paesi vicini all’Afghanistan. Il vertice si è svolto in Cina ed è stata anche un’occasione per i due paesi per incontrarsi e rafforzare le loro relazioni anche nel contesto della guerra in Ucraina.

Al vertice hanno partecipato anche Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Per questo motivo il ministro russo ne approfitta per aizzare questi paesi dell’Asia centrale contro l’Occidente. Infatti, riguardo alla situazione in Afghanistan, il russo si scaglia contro gli Stati Uniti ritenendoli responsabili.

Tutto l’Occidente è direttamente responsabile dell’attuale situazione umanitaria e del deplorevole stato dell’economia afghana” ha detto Lavrov. “Dopo vent’anni di presenza militare della Nato accompagnata dal fallimentare esperimento dell’imposizione di ricette e valori alieni”, l’Occidente “deve assumersi l’onere finanziario di far superare la crisi e stabilizzare la situazione”, ha concluso il ministro degli Esteri russo.

La Russia punta i paesi contro gli Usa

Una vera e propria sfida che la Russia ha lanciato ai paesi dell’Asia centrale contro gli Usa e l’Occidente. L’intenzione della Russia è allargare la sua sfera di influenza in paesi che storicamente sono stati sotto l’egida di Mosca. Il Cremlino sta lavorando quindi ad un maggiore sostegno da altri paesi nella guerra in Ucraina e sul futuro dell’ordine globale.

A ristabilire l’ordine mondiale e scacciare la superpotenza statunitense dall’Asia è interessata anche la Cina. Per questo motivo Xi Jinping si è offerto come mediatore del vertice per l’Afghanistan. La sua intenzione è quella di ritagliarsi un ruolo attivo nella ricostruzione del paese e mettere a dura prova le relazioni dell’Afghanistan con gli Stati Uniti e l’Occidente, anche alla luce del ritiro delle truppe nel settembre 2021 che ha lasciato la popolazione in mano ai talebani.

Ma la Russia punta a porta dalla sua parte anche i talebani stessi e aumentare le loro insofferenze contro gli Usa. “Si può affermare che, nonostante la mancanza di esperienza di governance, le restrizioni finanziarie ed economiche e le pressioni politiche e diplomatiche da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati – ha detto Lavrov. La nuova amministrazione dell’Afghanistan sta riuscendo a mantenere a galla lo Stato“.

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