Dopo la presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giuseppe Cacioppo – e le relative dichiarazioni già pubblicate su Risoluto.it – arriva ora la presa di posizione ufficiale del gruppo consiliare “Sambuca Prima di Tutto”, che lancia un duro atto d’accusa contro chi ha provocato la crisi.
Il comunicato parla apertamente di una scelta “gravissima” che condanna Sambuca a 11 mesi di commissariamento, privando la comunità di una guida democratica e bloccando progetti, servizi e programmazione.
“Decisione fredda e premeditata”
Il gruppo “Sambuca Prima di Tutto” definisce l’azione politica messa in atto da “Siamo Sambuca” come un atto di demolizione sistematica, iniziato ben prima del voto di sfiducia.
“Un disegno avviato già in campagna elettorale e oggi portato avanti con lucida determinazione, con freddezza premeditata.”
Secondo la nota, la mozione non si fonda su motivazioni solide, ma è frutto di un atteggiamento ostile e personale, alimentato da logiche lontane dai reali bisogni dei cittadini.
Undici mesi di stallo, a rischio il futuro del borgo
Il gruppo avverte con forza: se la mozione sarà approvata, Sambuca andrà verso il commissariamento, perdendo la possibilità di prendere decisioni politiche per quasi un anno.
“Una scelta che mette a repentaglio tutto il lavoro svolto, condannando il paese a uno stallo istituzionale. E a farne le spese saranno solo i cittadini.”
Nel documento si sottolineano i risultati ottenuti dall’amministrazione uscente, definita “onesta, competente e lungimirante”, e si ribadisce l’impegno a governare con senso di responsabilità fino all’ultimo giorno utile.
L’appello: “Chi ferma Sambuca, ferma il futuro”
In chiusura, “Sambuca Prima di Tutto” lancia un appello ai consiglieri comunali che dovranno votare la sfiducia: riflettano, mettano da parte strategie personali, e scelgano il bene della comunità.
“Ci auguriamo che prevalgano coscienza, consapevolezza e buon senso. Chi ferma Sambuca, non ferma solo il presente, ma soprattutto il futuro.”