Sono oltre 580mila i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale interessati dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) proposto da ARAN per il triennio in corso. L’ipotesi di accordo prevede aumenti fino a 172,37 euro lordi mensili per 13 mensilità, pari a un incremento medio del 6,8% sugli stipendi attuali.
Il fondo complessivo stanziato è di 1,784 miliardi di euro, destinato a valorizzare le diverse figure professionali del comparto, tra cui infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici e personale amministrativo non dirigente.
L’incremento economico si articola in diverse voci, così distribuite:
Oltre a queste voci generali, il piano include anche:
Nonostante l’annuncio degli aumenti, i principali sindacati del settore sanitario non hanno accolto con entusiasmo la proposta. Cgil, Uil e Nursing Up hanno espresso dubbi sulla reale efficacia delle misure, soprattutto alla luce dell’inflazione degli ultimi anni che, secondo le stime, avrebbe eroso circa il 17% del potere d’acquisto dei lavoratori del comparto.
Particolarmente critico il presidente di Nursing Up, Antonio De Palma, che ha contestato la modalità di calcolo degli aumenti, accusando ARAN di “includere risorse destinate solo a categorie specifiche, come il pronto soccorso, nel conteggio degli aumenti medi, generando una percezione fuorviante del beneficio reale”.
Oltre alle critiche sugli importi, i sindacati hanno avanzato una serie di proposte concrete per migliorare le condizioni di lavoro e riconoscere il valore delle professioni sanitarie. Tra queste:
Un ulteriore elemento normativo che si inserisce nel contesto delle politiche sociali riguarda il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare, come previsto dal Decreto Legislativo n. 29 del 15 marzo 2024. La norma stabilisce che l’attività di assistenza e cura prestata dal caregiver possa valere ai fini dell’accesso ai corsi per operatore sociosanitario (OSS), facilitando così l’ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro per chi ha dedicato tempo e competenze all’assistenza di un familiare anziano.