Ospedale di Comunità a Santa Margherita, Viola: “Rianimiamo uno scheletro” (Video) L’obiettivo è fare in modo che entro un anno l’ospedale di comunità lasci il Giovanni Paolo II di Sciacca e si trasferisca a Santa Margherita Belice. I lavori nella struttura belicina sono stati consegnati questa mattina alla presenza dei sindaci di Santa Margherita, Gaspare Viola; Menfi, Vito Clemente; Sambuca, Giuseppe Cacioppo; Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo. Quest’ultima, parlamentare regionale, ha svolto un ruolo importante nel progetto. “Rianimiamo uno scheletro, una struttura su tre elevazioni – ha detto il sindaco Viola – per migliorare l’assistenza sanitaria al territorio”. L’Asp di Agrigento, rappresentata oggi dal direttore sanitario, Raffaele Elia, ha consegnato i lavori per il recupero e la ristrutturazione dei locali dell’incompiuta di Santa Margherita.
Ad aggiudicarsi la gara il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Fox srl e Sofia Costruzioni srl. L’intervento rientra nella missione 6 del Pnrr. “Durante la mia presidenza in commissione Salute all’Ars – dice l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo – quando è stata stilata la rete sanitaria territoriale, si è pensato di inserire Santa Margherita di Belice tra gli ospedali di comunità proprio per recuperare questa opera incompiuta che adesso potrà essere completata. Un risultato importante, anche se con ritardo. L’impresa avrà meno di un anno di tempo per finire i lavori, inizialmente solo il piano terra che ospiterà un reparto di degenza con 20 di posti letto, un medico per cinque ore al giorno, infermieri e operatori sociosanitari come previsto dal decreto ministeriale 77 del 2022”.
L’ospedale di comunità è una struttura sanitaria di ricovero dell’assistenza territoriale con 20 posti letto, che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, per evitare ricoveri ospedalieri impropri o favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari e di stabilizzazione clinica.
“L’importanza di queste strutture – aggiunge La Rocca Ruvolo – è quello di dare ai territori risposte sanitarie e decongestionare i reparti di lungodegenza e medicina, perché le terapie che vengono fatte in questi reparti possono essere fatte all’interno di un ospedale di comunità che serve un territorio, questo è importante per migliorare significativamente la sanità territoriale. Nella fattispecie, è stata scelta proprio questa struttura per la sua doppia valenza, da una parte recuperare un presidio sanitario incompiuto, dall’altra per offrire una migliore assistenza a Santa Margherita, Montevago, Sambuca di Sicilia, Menfi e altri paesi della provincia di Trapani come Poggioreale e Salaparuta”.
La sistemazione di Sciacca, al secondo piano dell’ospedale, accanto alla Chirurgia generale, è provvisoria in attesa che a Santa Margherita Belice, dove è destinato, si rendano disponibili i locali necessari. Nell’Agrigentino è prevista la nascita di 3 ospedali di comunità ad Agrigento, a Bivona e a Santa Margherita di Belìce e di 19 case di comunità: ad Agrigento, Aragona, Bivona, Cammarata, Canicattì, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Favara, Licata, Menfi, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Ribera, Sciacca e Siculiana. Quattro sono le centrali operative territoriali: Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera.