Seduta particolarmente fruttuosa quella di ieri sera del consiglio comunale di Sciacca che in quattro ore ha dapprima dibattuto e affrontato la vicenda acqua con le comunicazioni iniziali e poi licenziato il piano delle alienazioni e/o valorizzazioni e infine, il piano triennale delle opere pubbliche, quest’ ultimo tanto atteso perché contenente il progetto dei capannoni del Carnevale che in questi giorni aveva animato il dibattito cittadino e politico.
In aula, ieri sera, si sono presentati tra il pubblico anche alcuni rappresentanti delle associazioni culturali che realizzano le opere in cartapesta facendo seguito all’appello di poche ore prima con il quale i carristi si erano rivolti a tutte le forze politiche per dare il via libera subito nel 2025 all’opera.
Alla fine, però in aula ha prevalso la linea che l’opposizione aveva già prospettato. Sì all’opera pubblica, ma dal 2026 perché non avrebbe avuto senso accendere il mutuo nel 2025 visto che il progetto è ancora sfornito della sua fase esecutiva. Emendamento che Ignazio Bivona aveva gia’ ampiamente chiarito di voler presentare e che l’opposizione ha poi fatto proprio presentandolo e votandolo. In sei a sostegno della giunta Termine, si sono opposti all’emendamento ma il resto dell’aula ha fatto qua