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Ha ricostruito passo per passo tutte le interlocuzioni e i passaggi fondamentali della crisi politica, poi ha motivato la sua scelta di revocare le deleghe ai tre assessori come “ultima e sola azione per salvare il progetto politico” ma il sindaco Fabio Termine ieri sera durante il suo intervento in aula non ha spiegato come, quando e con chi ricomporrà la sua giunta.
E sono stati gli esponenti di opposizione intervenuti ieri sera durante la seduta del consiglio comunale dopo i tre consiglieri del Pd e Daniela Campione, anche lei firmataria del documento politico che ha aperto la crisi, a puntare il dito sulla questione. Termine si è preso sette giorni di riflessione per poi scegliere di revocare metà della sua giunta.
Qualcuno ha parlato di “una guerra fratricida” tutta interna al Pd (Ignazio Bivona), qualche altro consigliere di uno “spettacolo indecoroso” (Gaetano Cognata) e più volte e’ risuonata la parola “sfiducia” e “dimissioni” (Carmela Santangelo). Tanti hanno rimarcato il fatto di non aver capito come il primo cittadino intende proseguire il suo cammino (Calogero Bono, Filippo Bellanca e Isidoro Maniscalco). C’è chi lo ha spronato a dichiararsi “libero e indipendente” (Paolo Mandracchia) e chi ha voluto evidenziare che il sindaco e’ ora completamente privo dei numeri in aula e la maggioranza numerica dovrà operare con un ulteriore senso di responsabilità (Alberto Sabella).
Poi l’intervento di Fabio Leonte, l’assessore anche consigliere, l’unico dagli scranni dell’aula rimasto al fianco di Termine che ha definito “il minimo sindacale” la scelta del primo cittadino. “Possiamo tranquillamente continuare a lavorare – ha detto Leonte – domani faremo regolarmente giunta”. Poi ha incalzato una discussione con il collega del Pd Ruffo.
Nonostante Termine si sia dichiarato ‘pronto al dialogo”, e’ assolutamente chiara adesso la spaccatura all’interno del Pd: da un lato Termine e dall’altro Catanzaro. Nelle prossime ore si attendono i commenti ufficiali e le dichiarazioni dei fuoriusciti e ulteriori delucidazioni da parte dello stesso sindaco che ieri sera effettivamente non ha mai affrontato il nodo della ricomposizione della sua giunta. Ma c’e’ gia’ chi è pronto a scommettere che i nuovi futuri assessori stiano gia’ “scaldando i motori”. Intanto, si tornerà in aula con primo punto all’ordine del giorno la relazione del sindaco, martedì 18 novembre.