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E’ crisi aperta nella coalizione Termine, consiglieri e metà giunta lasciano l’aula: “Sindaco prenda una decisione”

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La crisi profonda della coalizione Termine è ormai un fatto acclarato che il documento politico presentato in consiglio comunale da Daniela Campione pochi minuti prima di abbandonare l’aula consiliare questa sera a firma dei quattro consiglieri comunali Gabriele Modica, Giuseppe Ruffo, Giuseppe Ambrogio e la stessa Campione e gli assessori Valeria Gulotta, Simone Di Paola e Alessandro Curreri, ha semplicemente cristallizzato.

Nero su bianco, nel documento congiunto, i quattro consiglieri comunali e i tre assessori, spiegano le ragioni della loro scelta di abbandonare l’aula consiliare, pur avendo votato favorevolmente il rendiconto finanziario dell’ente.

I firmatari del documento – Valeria Gulotta, Simone Di Paola, Alessandro Curreri, Giuseppe Ruffo, Gabriele Modica, Giuseppe Ambrogio e Daniela Campione – precisano di aver garantito la propria presenza e il voto positivo “per senso istituzionale e per tutelare la regolarità dei conti e la stabilità dell’azione amministrativa”.

Tuttavia, all’interno della coalizione che sostiene il sindaco, si registrerebbe – secondo quanto si legge nel testo – una fase di “grande incertezza politica, dovuta principalmente alla mancanza di chiarezza, di condivisione e di coinvolgimento di tutte le figure che operano in consiglio comunale e in giunta”.

“La nostra azione non è mai stata, e mai lo sarà, strumento di rivendicazioni personali, di spartizioni o di azioni punitive – si legge nel documento –. Le nostre richieste nascono esclusivamente nell’interesse della città, con la volontà di favorire un deciso rilancio politico e amministrativo del progetto che ci ha portato a vincere le elezioni.”

Il gruppo invita il sindaco a “porre fine a una transizione che non può più prolungarsi”, ricordando che il primo cittadino “è il capo politico di un’intera coalizione che lo ha sostenuto convintamente per oltre tre anni, e non solo di una parte della giunta”.

“Solo con una decisione chiara e condivisa – concludono i firmatari – sarà possibile restituire alla coalizione e alla città quella stabilità, quella condivisione e quella prospettiva che i cittadini meritano e per cui ci hanno eletto.”

Poco conta. Per il rendiconto non si scioglie più l’intero consiglio comunale come avveniva in passato in caso di bocciatura del documento contabile e tra pochi giorni sarà il commissario nominato dalla Regione a valutare lo stesso.

I firmatari del documento, arrivato a sorpresa sebbene i problemi in coalizione erano sotto gli occhi di tutti, precisano di aver garantito la propria presenza e il voto positivo “per senso istituzionale e per tutelare la regolarità dei conti e la stabilità dell’azione amministrativa”.

Tuttavia, all’interno della coalizione che sostiene il sindaco, si registrerebbe – secondo quanto si legge nel testo e stavolta non solo raccontata dalle cronache politiche – ” una fase di grande incertezza politica, dovuta principalmente alla mancanza di chiarezza, di condivisione e di coinvolgimento di tutte le figure che operano in consiglio comunale e in giunta”.

“La nostra azione non è mai stata, e mai lo sarà, strumento di rivendicazioni personali, di spartizioni o di azioni punitive – si legge nel documento –. Le nostre richieste nascono esclusivamente nell’interesse della città, con la volontà di favorire un deciso rilancio politico e amministrativo del progetto che ci ha portato a vincere le elezioni.”

Termine stasera non era presente per motivi personali. La febbre che stamattina lo aveva portato a non commentare la sanzione per la mancata presentazione della relazione annuale, l’ha tenuto fuori dall’aula.

L’amministrazione ha chiesto pertanto, la sospensione del punto sulla relazione sindacale.

Mentre i dem (consiglieri e assessori) più Curreri piu’ Campione, hanno invitato il sindaco a “porre fine a una transizione che non può più prolungarsi”, ricordando che il primo cittadino “è il capo politico di un’intera coalizione che lo ha sostenuto convintamente per oltre tre anni, e non solo di una parte della giunta”.

“Solo con una decisione chiara e condivisa – concludono i firmatari – sarà possibile restituire alla coalizione e alla città quella stabilità, quella condivisione e quella prospettiva che i cittadini meritano e per cui ci hanno eletto”.

Insomma, metà giunta e tutti i consiglieri comunali di maggioranza eccetto Leonte, hanno posto un preciso aut aut al primo cittadino al quale ora spettera’ sciogliere le incognite che, come ha ribadito il consigliere Gabriele Modica, erano state chieste e poste dal primo settembre.

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