I profili dei papabili nuovi assessori di Sciacca sono ancora al vaglio del sindaco che nelle ultime ore avrebbe individuato delle figure, ma continuerebbe a faticare per chiudere il cerchio. Pochissime sono le certezze del primo cittadino: uno e’ il fattore tempo e l’altro è l’individuazione di 2 donne tra i 4 nuovi componenti di giunta.
Ad aiutare Fabio Termine nella fase delle trattative si sarebbe unito chi ha gia’ esplicitamente affermato in consiglio comunale che un eventuale “governo di salute pubblica”, se così lo possiamo definire, potrebbe interessargli. Il riferimento e’ al gruppo “Insieme per Sciacca” composto dai consiglieri Alberto Sabella e Nino Venezia e il tanto citato “Patto del Castellucci” che avrebbe portato ad una sorta di appoggio esterno. Da questo gruppo la designazione di un assessore si sarebbe indirizzata su un funzionario di alto profilo tecnico, prossimo alla pensione, che i beninformati individuerebbero in Elia Maggio, attuale segretario generale dei Comuni di Montevago e Campobello di Mazara. Il suo curriculum di spessore, con una lunga esperienza come segretario generale in diversi comuni siciliani e le sue specializzazioni in anticorruzione, trasparenza, project financing e riorganizzazione amministrativa, ne farebbero l’uomo giusto dal quale ripartire per il completamento della giunta. Il diretto interessato da noi contattato al momento non confermerebbe il suo coinvolgimento a Sciacca anche se non ha nascosto che la proposta in termini di boutade sarebbe arrivata.
Sebbene Termine potrebbe dunque contare sulla figura di un funzionario preparato come Maggio, i problemi per lui non sarebbero per nulla risolti. Negli ultimi giorni avrebbe ricevuto un due di picche da almeno altre due persone, un uomo e una donna, professionisti ed espressione di quella “società civile” alla quale avrebbe aperto il suo progetto almeno nelle intenzioni del suo ultimo intervento in consiglio comunale.
Ma Sabella e Venezia non sarebbero i soli due consiglieri comunali pronti ad aprire credito agli ultimi 18 mesi di Termine. Ci sarebbero altri esponenti di opposizione che gia’ in consiglio comunale hanno dichiarato esplicitamente di essere contrari all’ipotesi sfiducia e che potrebbero fare parte di quei “consiglieri che vogliono essere protagonisti”, oggetto dell’invocazione del sindaco sempre nel suo ultimo discorso in aula.
Poi c’è chi ancora non si è espresso chiaramente come i tre consiglieri di Forza Italia, ma che pare siano pronti ad appoggiare questo possibile “campo largo” che porterebbe inevitabilmente Termine sempre più lontano dal Pd, dalla sua collocazione a sinistra e perfino in qualche maniera a rinunciare a quella scalata tra i “dem” che aveva iniziato a Capodanno. Tutte queste nuove dinamiche non sarebbero però senza alcuna conseguenza e un anticipo di nuovi scenari di squilibrio tra gruppi prima compatti, si è avuto oggi con le dichiarazioni del segretario della Dc, Giuseppe Milioti. “In merito alle notizie trapelate su eventuali accordi di consiglieri della Dc – ha scritto in una nota Milioti- mi preme sottolineare che nessuna riunione di partito è stata fatta, dove nel merito si è deciso di dare appoggio a questa amministrazione, quindi, qualsiasi azione, qualora verrà posta in essere sarà di carattere del tutto personale”. Venti di nuove rotture e fratture si materializzano in aula Falcone- Borsellino mentre c’è chi sarebbe pronto invece a voler montare l’ipotesi mozione di sfiducia magari facendola partire da chi ha dato il via alla crisi dell’amministrazione: ovvero quei 5 consiglieri comunali che hanno apposto le loro firme su quel documento politico che ha provocato la reazione di Termine e che, magari, potrebbero rimetterle anche nella sottoscrizione di una mozione che in ogni caso ha bisogno di numeri consistenti.
Dicevamo che Termine ha poche certezze e al momento restano sempre quelle della sua mezza giunta che perderebbe Agnese Sinagra, come abbiamo già preannunciato ieri e che, invece, non rinuncerebbe a Salvino Patti che rimarrebbe fermo nel suo ruolo nonostante l’inizio del suo nuovo lavoro come funzionario di ufficio tecnico in un comune vicino.