Si è svolta a Sciacca un’assemblea straordinaria del comitato cittadino Sovareto, Sant’Antonio e Stancapadrone, incentrata sull’emergenza idrica. Durante l’incontro, numerosi residenti hanno espresso forte preoccupazione per una situazione che da anni penalizza in modo costante alcune zone, in particolare quelle più periferiche.
Secondo i cittadini, i turni di distribuzione dell’acqua avvengono anche ogni due settimane, creando disagi insostenibili per le famiglie. A ciò si aggiunge l’incertezza costante: turni spostati all’ultimo minuto, erogazioni interrotte senza spiegazioni e approvvigionamenti spesso insufficienti a coprire tutte le abitazioni.
Le richieste del comitato: “Ora basta”Dal 2022, anno in cui è stata dichiarata la crisi idrica, i cittadini denunciano l’assenza di interventi concreti da parte della Regione, dell’assessorato competente e della deputazione locale. “Non ci sentiamo rappresentati”, afferma il comitato, chiedendo un’azione collettiva che parta proprio dal consiglio comunale.
Il comitato sottolinea come la rete idrica di Sciacca sia ormai obsoleta. “Tutti lo dicono, ma nulla si muove. Dove sono i fondi per ripararla o sostituirla?” chiedono i cittadini. I finanziamenti sembrano orientati solo ai dissalatori, che però non sono ancora entrati in funzione, lasciando il territorio in una situazione di grave disagio.
Il messaggio è chiaro: servono azioni urgenti e concrete. Il comitato chiede:Un piano immediato di stabilizzazione dei turni idrici;maggiore trasparenza nella comunicazione con i cittadini; finanziamenti per la rete e non solo per i dissalatori;un impegno unitario da parte di tutta la politica locale.