Un’atmosfera carica di emozione e bellezza ha avvolto ieri sera i ruderi di Montevago, che hanno fatto da cornice allo spettacolo “Al Confine della Luce”, accogliendo un pubblico numeroso e profondamente coinvolto.
L’evento, iniziato alle ore 20, ha rappresentato un vero e proprio viaggio tra arte, memoria e riflessione, lasciando il segno nei cuori degli spettatori.
Sul palco, tra suggestivi giochi di luce e silenzi carichi di significato, si sono alternati interpreti di grande sensibilità: il tenore Gabriele Carbone, gli attori Michele Cirafisi, Calogero Cirafisi e Silvia Cianciolo, insieme ai ballerini Emanuele Verde, Stefano Di Giovanni e Roberta Caputo. La regia è stata firmata da Salvatore Monte, anche autore e interprete di un toccante monologo che ha rappresentato uno dei momenti più intensi della serata, dedicato alle vittime del terremoto del 1968.
A rendere ancora più significativo lo spettacolo, l’intervento dello storico Michele Giambalvo, che ha guidato il pubblico in una riflessione collettiva sulle drammatiche vicende che segnarono la storia di Montevago. La scelta dei ruderi come location non è stata casuale: quel luogo di distruzione e memoria si è trasformato in un teatro a cielo aperto, capace di amplificare le emozioni e rendere omaggio alla forza e alla resilienza della comunità.
Applausi lunghi e sentiti hanno accompagnato il finale dello spettacolo, a testimonianza della profonda connessione tra gli artisti e il pubblico. Tanti gli spettatori visibilmente commossi, colpiti dalla delicatezza con cui la produzione ha saputo unire musica, danza, parola e storia.
L’evento è stato realizzato con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Montevago, in particolare del sindaco Margherita Larocca Rucolo e dell’assessore allo Spettacolo Settimo Modderno, con la collaborazione degli uffici comunali.
“Al Confine della Luce” non si ferma qui: lo spettacolo sarà riproposto durante la tournée invernale nei teatri, portando in scena ancora una volta un messaggio potente che intreccia arte e memoria collettiva.