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Il giornalista amico del commissario Montalbano apre la stagione estiva a Sambuca

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Si torna in scena anche a Sambuca, per la stagione estiva del Teatro L’Idea, il 5 agosto alle 21,00 all’Arco di San Giorgio con un capolavoro della letteratura classica: “Le metamorfosi” di Ovidio, per la regia e l’interpretazione di Roberto Nobile. Volto noto delle fiction e del cinema, Roberto Nobile ha scelto quella che definisce “la summa della mitologia greca e poi romana, lentamente – spiega l’attore- goccia dopo goccia Le Metamorfosi hanno costruito il nostro immaginario fatto di miti che raccontano il continuo cambiare del mondo fatto di uomini e di dei, dei loro amori, passioni, gelosie”.
    Il poema è fatto di 250 miti di trasformazione, dal Caos fino all’apoteosi di Augusto, è un poema epico che per un attore costituisce una sfida enorme di capacità narrativa. Ma Roberto Nobile, che si è formato nel teatro sperimentale di Grotowski, ha appreso le tecniche del teatro di strada, ma anche quelle del Cuntu, e proprio da Mimmo Cuticchio. La sfida è stata innanzitutto selezionare i miti, 250 era impensabile, e Nobile ha scelto i racconti più variegati per tono e per stile, e quelli più “moderni”, o per lo meno più adatti alla sensibilità dei nostri tempi. ” Mi sono imposto il compito – aggiunge l’attore, celebre per le sue partecipazioni a Don Matteo o al Commissario Montalbano – di accorciare la distanza tra il tempo della creazione dei miti, la loro trascrizione da parte di Ovidio, e il nostro tempo. Perché la mitologia greca, frutto di uno sconfinato potere immaginativo, era già ai tempi di Ovidio, più che un complesso sapienzale, una fonte mirabile di intrattenimento. Nel corso dello spettacolo cerco di far capire, anche seguendo gli stimoli di Jung e di Hillman, quanto sia importante l’immaginare e come purtroppo si stia perdendo il gusto e la capacità di vedere ciò che non c’è o ciò che sta dall’altra parte del mondo”.
    Il cartellone estivo del teatro L’idea proseguirà poi con la Rassegna Lucciole e silenzio che si svolgerà nell’incantevole scenario dell’area archeologica di Adranone, a quasi mille metri d’altezza. Una maratona teatrale la sera di domenica 9 agosto, a partire dalle 19, con “I cattivi e i cattivissimi” di Shakspeare, con Antonio Salines, e “Il sogno di Ipazia” con Francesca Bianco. Il 18 agosto sarà la volta del sanguigno Vincenzo Pirrotta che metterà in scena tra i resti dell’antica colonia selinuntina “La figlia di Iorio” di Gabriele D’Annunzio.

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