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Ma quanto è diventata brava a recitare Giusy Buscemi?

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Sembra sia passato un secolo da quando, una sera di settembre del 2012, la bellissima Giusy Buscemi fu incoronata Miss Italia. Sì, perché da allora la giovane menfitana ha deciso di fare sul serio. Con determinazione, certo, ma anche con molta intelligenza. Ed è stato così che nel breve volgere di pochi anni, alle sue indiscutibili doti estetiche Giusy è riuscita ad associare anche quelle di una brava e concreta attrice, a cui sempre più spesso i registi delle fiction fanno ricorso per produzioni che si dimostrano gradite da milioni di telespettatori. La prova di bravura offerta da Giusy Buscemi in “C’era una volta Studio Uno”, per la regia di Riccardo Donna, la cui prima puntata è andata in onda ieri sera su Raiuno, è di quelle piuttosto significative. Un ruolo difficile, il suo, dove l’attrice è chiamata ad interpretare il senso di un cambiamento radicale: da ragazza di provincia alla ricerca di un riscatto familiare, a giovane professionista che, col tempo, capisce che non è sufficiente essere belle, ma che senza dedizione e professionalità non riuscirà mai a diventare prima ballerina dello storico varietà con Mina e le gemelle Kessler. E Menfi continua ad essere orgogliosa di questa sua figlia, che sembra ancora solo all’inizio di un’avventura straordinaria, in un mondo dello spettacolo che non è solo lustrini e paillettes, ma che richiede tanta fatica, senso di responsabilità e professionalità. Tutte doti che Giusy Buscemi sta mettendo sul terreno, mostrandosi ancora umile. Ed è questa, l’umiltà, al momento, la sua più grande dote. Stasera su Raiuno torneremo ad ammirarla per la seconda e ultima puntata di “C’era una volta Studio Uno”. Ma il successo di Giusy è destinato a crescere ulteriormente. Ed è quello che tutti quelli che capiscono cosa significhi raccogliere il frutto dei sacrifici, non possono che sperare per lei il meglio.

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