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Porto Palo di Menfi rende omaggio alle vittime di femminicidio

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Il campetto di calcetto di Porto Palo di Menfi ha smesso di essere solo un luogo di sport per diventare un’arena di memoria e impegno civile. L’iniziativa “Un calcio alla violenza”, promossa dalla cooperativa Quadrifoglio, ha unito musica, testimonianze e un gesto simbolico per ricordare le donne uccise per mano di chi diceva di amarle.

L’apertura è stata affidata alle note di “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia, seguita da brani come “Io di te non ho paura” di Emma, “Donna” di Mia Martini, “Le ragazze fanno grandi sogni” di Edoardo Bennato e “Mariposa” di Mannoia.

Dopo la musica, il giornalista Giuseppe Pantano ha dato il via agli interventi, salutando il pubblico e spiegando le finalità dell’evento. Francesca Scirica, psicologa della cooperativa Quadrifoglio, ha illustrato l’azione della struttura belicina nella tutela delle donne. L’assessore comunale di Menfi Pia Pisano ha portato i saluti istituzionali, sottolineando l’importanza dell’impegno politico e sociale contro la violenza di genere. Samantha Di Laura, dell’associazione “Marisa Leo”, ha offerto una testimonianza diretta dell’associazionismo sul territorio.

Il momento centrale è stato quello del “calcio al pallone”. Le calciatrici, ciascuna con una maglia riportante il nome di una vittima, hanno raggiunto il centro del campo. Mentre il giornalista Pantano narrava in breve le tragiche storie di donne tra le quali Ilaria Sula, Giulia Cecchettin, Martina Carbonaro, Sofia Castelli e Marisa Leo, in sottofondo scorrevano le melodie di “Le onde” e “Comptine d’un autre été”. Al termine, le rappresentanti delle tre squadre hanno dato insieme un simbolico calcio alla violenza.

Subito dopo, la consegna del “Kit di sopravvivenza” alle giocatrici da parte di Francesca Scirica, accompagnata dal brano “Bandiera” di Giulia Mei. Le atlete hanno poi srotolato e appeso uno striscione con la scritta “Un calcio alla violenza”, a suggellare il messaggio della serata.

L’evento si è chiuso con i ringraziamenti e un applauso collettivo. A Menfi, per una sera, il calcio non ha fatto classifica: ha fatto memoria e ricordato che la partita contro la violenza si gioca ogni giorno.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Giornalista pubblicista

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