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Corsa disperata per far attecchire la differenziata a Sciacca, entro il nove aprile ritiro dei cassonetti dal Centro e dalla Perriera

“La differenziata è essenziale sia dal punto di vista ambientale che dei costi della Tari”. Non ci sono possibilità di altre situazioni intermedie. Il concetto che esprime oggi alla vigilia della consegna dei kit per la differenziata nell’era del piano Aro, l’assessore comunale all’ambiente, Paolo Mandracchia è chiaro e semplice.

Se non si dovesse raggiungere le percentuali di raccolta previste entro maggio del 65%, le conseguenze economiche per i cittadini e per il Comune di Sciacca sarebbero catastrofiche soprattutto per i costi in bolletta che provocherebbero un ulteriore aumento della Tari rispetto a quello del + 11% deciso già lo scorso fine anno per il 2018 per far quadrare i conti del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

E c’è da fare la rivoluzione per raggiungere ben più del doppio del dato al quale si attesta il livello di percentuale a Sciacca. E poi c’è da capire come alla differenziata possono essere iniziati anche altri quartieri per comprendere l’intero territorio e non solo i due quartieri previsti dal piano con il porta a porta.

Forse bisognerà rinunciare ad altri servizi compresi dal piano Aro per estendere il porta a porta ad altri quartieri come Foggia, San Marco e Renella senza ovviamente, rivedere i costi del piano. E’ questa l’ultima possibile prospettiva lanciata dall’assessore in quella che ormai appare un autentico countdown assai dispetrato.

 

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