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Il manager Ficarra al lavoro per le migliorie della rete ospedaliera: “Abbiamo perso una sola unità operativa complessa”

Dopo il “giallo” sul contenuto nello specifico del documento della nuova rete ospedaliera siciliana tra diverse redazioni del piano che aveva generato polemiche e allarmismi, l’unico a conoscere in questo momento la portata della nuova rete ospedaliera per quanto riguarda il territorio agrigentino e gli effetti che comporterà quando verrà applicata nei prossimi mesi, è il manager dell’Azienda sanitaria provinciale, Salvatore Lucio Ficarra, al momento al lavoro per apportare e proporre quelle “migliorie” che secondo le direttive dell’assessore regionale, Baldo Gucciardi in questa fase di transizione i manager delle aziende provinciali regionali sono chiamati a compiere.

Intanto, Ficarra rassicura che per quanto riguarda le unità operative complesse da Sciacca a Licata, il piano sanitario prevede la perdita di una sola unità. Da 60, dunque a 59. Mentre per quanto riguarda i posti letto, il manager insieme ai direttori sanitari dei vari presidi ospedalieri, stanno effettuando una ricognizione tentando una ricollocazione e una nuova distribuzione sulla base delle necessità e delle esigenze.

Dopo il nuovo caso di blocco di uno degli ascensori al “Giovanni Paolo II” dove dentro uno degli elevatori del blocco operatorio, è rimasto anche un neonato e degli operatori sanitari, intanto, l’Asp precisa che non si è trattato di un guasto tecnico, ma di un abbassamento di tensione dell’energia elettrica. Anche per il problema degli ascensori, Ficarra rassicura: “Abbiamo acquistato otto nuovi ascensori per l’ospedale di Sciacca, presto risolveremo il problema”.

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