Si è svolta ieri a Ribera, presso la sala convegni comunale, un’assemblea partecipata e sentita del comprensorio irriguo Verdura-Magazzolo. L’incontro, promosso dall’Associazione Liberi Agricoltori e dal Comitato Basso Verdura, ha evidenziato con forza l’emergenza irrigazione agrumeti che minaccia seriamente la produzione locale.
Presenti all’incontro, oltre a numerosi consorziati, anche il sindaco e la presidente del Consiglio Comunale di Ribera, a testimonianza del coinvolgimento delle istituzioni locali nella questione.
I danni già visibili nei campi agrumicoli
L’ondata di caldo anomalo che ha investito la zona nelle ultime settimane sta causando un pericoloso stress idrico agli agrumeti, pilastro dell’economia agricola riberese. I rappresentanti degli agricoltori hanno denunciato come la mancata attivazione della campagna irrigua 2025 stia mettendo in crisi un’intera filiera produttiva, rischiando di compromettere l’intera stagione.
Un tavolo tecnico per fronteggiare l’emergenza
Durante l’assemblea è stata avanzata la richiesta formale al Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, di convocare con urgenza un tavolo tecnico straordinario. Questo dovrebbe includere, oltre ai rappresentanti istituzionali del territorio, anche il Commissario per la Crisi Idrica, i vertici del Consorzio di Bonifica AG3 e una delegazione degli agricoltori. L’obiettivo: concertare l’avvio immediato delle operazioni irrigue e definire soluzioni concrete per fronteggiare l’emergenza irrigazione agrumeti.
La richiesta alle autorità regionali
Nel comunicato ufficiale, firmato dai presidenti Dino Giovanni D’Angelo e Paolo Ganduscio, l’appello è stato indirizzato anche al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e all’Assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo. È stata ribadita l’urgenza di attivare ogni strumento disponibile per tutelare il comparto agricolo siciliano, oggi fortemente provato.
L’interesse comune al centro della protesta civile
L’emergenza irrigazione agrumeti non è una battaglia di parte, ma una questione che tocca l’interesse collettivo di un’intera comunità agricola. Gli organizzatori, pur mantenendo toni civili e collaborativi, non escludono future azioni se la situazione non dovesse sbloccarsi in tempi rapidi.