Nella mia esperienza in reparto abbiamo registrato diversi ricoveri di giovani che, a causa del consumo di sostanze, perdono il contatto con la realtà”. È l’allarme lanciato dal neuropsichiatra Calogero Cirafisi, tornato di recente a operare a Sciacca.
Secondo lo specialista, anche nel territorio saccense il fenomeno segue un trend nazionale e mondiale: il consumo di stupefacenti tra i ragazzi non si traduce soltanto in episodi di sballo temporaneo, ma in casi sempre più frequenti di psicosi indotte da sostanze.
“Non parliamo di disturbi con origine genetica o di sviluppo – spiega Cirafisi – ma di psicosi che insorgono per effetto diretto delle droghe. Alterano la percezione della realtà, compromettono il funzionamento sociale e provocano conseguenze pesanti in ambito familiare e lavorativo”.
Le cause, osserva il medico, vanno ricercate in una combinazione di fattori sociali e culturali: “Il consumo personale è consentito e questo porta molti giovani a legittimare l’uso di sostanze. Lo fanno per delusioni affettive, per depressione, per emulazione degli amici o per quella che ormai è diventata la cultura dello sballo”. Non tutti, però, reagiscono allo stesso modo: “Esistono soggetti che si limitano a uno sballo passeggero, ma altri – più vulnerabili – sviluppano vere e proprie alterazioni dello stato mentale che richiedono un trattamento farmacologico e psicoterapeutico”.
Accanto al fenomeno delle dipendenze, Cirafisi denuncia anche la carenza di personale che incide sulla capacità di risposta del reparto di psichiatria. “Oggi a Sciacca siamo soltanto in tre medici, mentre al distretto sanitario ce ne sono quattro. In passato eravamo molti di più. È chiaro che il bisogno di sanità cresce, ma le risorse umane non tengono il passo. L’Asp e l’amministrazione fanno quello che possono, ma il problema resta consolidato”.
Un doppio fronte – consumo di sostanze e carenza di professionisti – che rende ancora più complesso il lavoro quotidiano dei sanitari e mette in luce l’urgenza di interventi strutturali sia sul piano della prevenzione che del rafforzamento degli organici