Obesità: da oggi è ufficialmente una malattia cronica anche in Italia
È entrata in vigore una legge storica che segna un cambiamento radicale nella sanità italiana: l’obesità viene riconosciuta come una patologia cronica e recidivante. Una svolta che interessa milioni di cittadini e apre l’accesso a nuove tutele, percorsi di cura e politiche di prevenzione.
Secondo gli ultimi dati, oltre 6 milioni di italiani soffrono di obesità, ovvero il 12% della popolazione adulta, mentre tra i giovani tra gli 11 e i 17 anni il tasso di obesità ha raggiunto il 4,4%, con picchi nelle regioni del Mezzogiorno.
Non solo estetica: l’obesità è una malattia grave e multifattoriale
Questa patologia non è semplicemente una questione di peso o cattive abitudini alimentari, ma una condizione complessa che influisce negativamente su salute fisica, mentale e sociale.
Tra le principali complicanze associate:
- Malattie cardiovascolari
- Diabete di tipo 2
- Apnea notturna
- Infertilità
- Problemi osteoarticolari
- Disturbi psicologici come ansia e depressione
Cosa prevede la nuova legge sull’obesità
Ecco le principali novità introdotte:
✅ Riconoscimento dell’obesità come malattia cronica
Sebbene non ancora inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la legge stabilisce che i soggetti affetti da obesità hanno diritto all’accesso alle prestazioni sanitarie previste dal SSN.
✅ Programma Nazionale per la Prevenzione e Cura dell’Obesità
Con fondi dedicati (700mila € nel 2025, 800mila € nel 2026, 1,2 milioni annui dal 2027), saranno sviluppati:
- Campagne di screening
- Percorsi diagnostico-terapeutici standardizzati
- Piani di intervento regionali coordinati con il Ministero della Salute
✅ Formazione per medici, pediatri e operatori sanitari
Dal 2025 stanziati 400mila euro annui per formare professionisti su obesità, sovrappeso e prevenzione.
Obesità infantile: prevenzione e scuola al centro
Grande attenzione viene data all’obesità nei bambini e ragazzi. La legge introduce:
- Educazione alimentare e motoria obbligatoria nelle scuole
- Campagne informative rivolte a famiglie e studenti
- Limitazioni alla pubblicità di cibi malsani destinati ai minori
- Incentivi per la promozione dello sport e delle attività motorie
I centri specialistici regionali
Saranno creati centri per la diagnosi e cura dell’obesità, in collegamento con università e ospedali, dotati di equipe multidisciplinari: medici, psicologi, nutrizionisti, pediatri e personal trainer. L’obiettivo è garantire un approccio integrato, umano e non stigmatizzante.
Cosa dovranno fare le Regioni
Le amministrazioni regionali, Sicilia inclusa, sono tenute ad attivare misure specifiche per:
- Prevenire l’obesità infantile
- Promuovere l’allattamento al seno
- Sostenere l’inclusione sociale e lavorativa dei pazienti obesi
- Responsabilizzare le famiglie sull’alimentazione dei figli
Un cambiamento culturale, oltre che sanitario
Con questa legge, lo Stato lancia un messaggio chiaro: l’obesità non è una colpa, ma una malattia da curare. L’obiettivo è abbattere stigmi e stereotipi, garantendo ai cittadini pari dignità e accesso alle cure, con politiche pubbliche coordinate e mirate.
“Per la prima volta, l’Italia riconosce l’obesità come patologia cronica e investe in prevenzione, diagnosi e trattamento” – ha dichiarato il Ministero della Salute.
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