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L’omicidio a Caltabellotta, resta in cella l’indagato che respinge le accuse

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Il gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il trentaquattrenne marocchino accusato di avere colpito a bastonate il connazionale Hakim Elfaquihin, di 29 anni, procurandone la morte.

L’indagato, assistito dall’avvocato Giuseppe La Barbera, del Foro di Termini Imerese, nell’udienza di convalida, nel carcere di Sciacca, ha respinto l’accusa di essere il responsabile della morte del connazionale. Avrebbe affermato che il ventinovenne e un’altra persona sarebbero entrate nella tenda prendendolo per il bavero e picchiandolo. Secondo il suo racconto sarebbero stati altri, che si trovavano con lui nella tenda, ad uscire e colpire il ventinovenne.

Tutto questo, sempre secondo il racconto dell’indagato, sarebbe stato effettuato per richieste di denaro e sigarette che già qualche giorno prima gli erano state avanzate dal ventinovenne che poi è deceduto e dall’altra persona entrata nella tenda.

L’avvocato La Barbera lavora già al ricorso al Tribunale del Riesame di Palermo per l’annullamento della misura cautelare.

Altri elementi utili alle indagini potranno arrivare dall’autopsia disposta dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca Michele Marrone che coordina l’attività dei carabinieri.

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