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Comune di Sciacca

Dalla chiesa al sindacato, altri appelli a potenziare le strutture ospedaliere agrigentine

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“La difficile realtà determinata da questa nuova infezione causata dal cosiddetto coronavirus, rischia di mettere in ginocchio il sistema della sanità provinciale. La Sicilia negli ultimi vent’anni ha subito una lunga serie di tagli indiscriminati che hanno ridotto la capacità di risposta alle domande, di salute a volte anche complesse, i cui effetti, oggi più che mai diventano evidenti anche a chi forse aveva ampiamente sottovalutato l’importanza di avere un solido servizio sanitario”.

Lo scrivono don Mario Sorce, Salvatore Pezzino, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto, aggiungendo che “Agrigento con i suoi cinque presidi ospedalieri, è in grado di garantire soltanto 16 posti letto suddivisi con Sciacca ed Agrigento. Alla luce di ciò una valida risposta potrebbe arrivare da una rifunzionalizzazione del presidio ospedaliero “Fatelli Parlapiano di Ribera, il cui depotenziamento di questi ultimi anni ha liberato interi reparti di degenza che oggi, potrebbero essere utilizzati per tale scopo. Questa scelta permetterebbe in tempi rapidi di fronteggiare una potenziale richiesta di posti letto alleggerendo gli importanti carichi di lavoro degli altri presidi ospedalieri provinciali. Invece, apprendiamo da una nota stampa, che l’Asp di Agrigento avrebbe siglato un’importante accordo per la gestione di pazienti affetti da covid-19, e non solo, con l’Asp di Caltanissetta. Questo accordo però, non prevede nessun incremento di posti letto ad alta e media intensità di cure, tanto meno la realizzazione cosi come previsto dalla rete ospedaliera di reparti di pneumologia e malattie infettive. Riteniamo tutto che questo servirà soltanto a spalmare a tasso invariato di incremento di posti letto, i pazienti in giro per le due province”.
Per il segretario della Camera del Lavoro di Sciacca, Franco Zammuto, “non vuole allarmare nessuno e ringrazia tutto il personale sanitario giornalmente impegnato in questa battaglia così come si compiace del senso civile della popolazione che sta pedissequamente rispettando le disposizioni emanate dalle autorità competenti”, ma aggiunge che “chiarezza va fatta per evitare che lo sforzo e l’impegno di tutti venga vanificato da balbettii, incertezze, titubanze che non sono assolutamente accettabili. Stiamo parlando di Pandemia”.

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