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Catanzaro sul caro voli: “Piano nazionale aeroporti penalizza la Sicilia, Schifani intervenga”

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Il collegamento Palermo – Roma Fiumicino della compagnia Aeroitalia inaugurato pochi giorni fa non ha risolto il problema del caro voli. Il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro, chiede l’intervento del presidente Schifani.

Ecco le sue parole:
“La Sicilia è sempre più isolata. La compagnia Aeroitalia che non ha la flotta sufficiente ad incidere sul gap aeromobili lasciato da Alitalia difficilmente riuscirà a soddisfare l’offerta costringendo le altre compagnia ad abbassare i costi del biglietto. Il caro voli, per altro, è ormai strutturale, non interessa più solo i fuori sede in determinati periodi dell’anno ma grava sulle famiglie, sui lavoratori, sulle imprese, sui cittadini tutto l’anno e crea una netta frattura di competitività tra sud e nord, tanto più oggi con l’annuncio delle compagnie che mettono la parola fine sui voli low cost”.

“Più che voli inaugurali – afferma Catanzaro – il presidente della Regione dovrebbe pensare di intavolare un dialogo costruttivo con il governo nazionale nel tentativo di incidere in maniera migliorativa sulla stesura del “Piano nazionale aeroporti” documento di indirizzo politico e tecnico di sviluppo del trasporto aereo e del sistema aeroportuale redatto da Enac e proposto dal Ministro per le Infrastrutture all’esame ed approvazione del Parlamento.
Il Piano deve essere in grado di potenziare efficacemente la competitività del sistema economico nazionale, riducendo i divari di mobilità dei territori.

“Manca una rete di riferimento – conclude Catanzaro – che metta insieme e connetta tra loro i piccoli aeroporti territoriali, anche per proteggerne la sopravvivenza, che sono fondamentali per garantire la mobilità delle persone (come Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria). Compete al governo nazionale garantire una strategia integrata di mobilità persone e merci, di cui gli aeroporti sono sì un anello fondamentale, ma che deve garantire lo sviluppo e la crescita sociale ed economica dei territori e dell’intero sistema Paese ed è compito del presidente della regione mettere in atto ogni iniziativa affinchè la Sicilia non resti fanalino di coda ed i siciliani siano costretti a pagare caro il prezzo di essere nati oltre lo Stretto”.

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