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Comune di Sciacca

Ospedale di Ribera, Carmelo Pace: “Sprecate le parole eccellenza e rilancio”

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“Il presidio ospedaliero di Ribera, quello che doveva essere potenziato, caricato di nuovi reparti e servizi, assicurato il mantenimento dei reparti esistenti, l’intoccabilità della Maugeri e la conversione (di un solo piano) a Ospedale di Eccellenza per la cura della SARS-CoV2. (individuazione assessoriale del 16 giugno 2020) è diventato quello che oggi è sotto gli occhi di tutti!”. E’ la lunga nota con la quale l’ex sindaco, Carmelo Pace prende posizione sulla vicenda del Centro Covid di Ribera e critica fortemente le scelte aziendali compiute dall’Asp e dall’assessorato regionale alla Salute.
“Tutti, purtroppo- scrive – ricordiamo le “momentanee” chiusure del reparto di Ostetricia, della Pediatria, della “momentanea” chiusura dell’ortopedia e della Cardiologia.
In ragione delle pressanti istanze di differenziazione e complementarietà con l’offerta sanitaria dell’ospedale di Sciacca, a Ribera era rimasto esclusivamente il Pronto Soccorso e quei reparti/servizi funzionali e imprescindibili alla sua esistenza (Medicina, Chirurgia, Laboratorio Analisi, Farmacia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia).
Dopo la sospensione delle attività della Chirurgia, che lo stesso Commissario dell’Asp aveva definito “momentanea” è nuovamente esplosa la preoccupazione sulle sorti del presidio che però le istituzioni locali hanno provveduto a smorzare con rassicurazioni di roseo futuro e di eccellenza. Identica fermezza nel sostenere che, mai e poi mai, la Maugeri sarebbe stata “toccata” e che anche il trasferimento dei 16 posti letto a Sciacca rientrava nel concetto di “momentaneo” volto a consentire la realizzazione dei lavori si conversione.
Si è sprecata la parola “rilancio” e “eccellenza” . Pace poi disamina una serie di atti dell’Asp Agrigentona e continua: “La verità è ben altra ed emerge in maniera adamantina leggendo gli atti deliberativi dell
1) Delibera 643 del 2 dicembre 2020
avente ad oggetto “lavori urgenti in emergenza Covid 19 di sistemazione dell’ex U.O di Urologia per il trasferimento della Maugeri dal P.O. di Ribera al P.O. di Sciacca”.
È evidente che Ribera ha perso la Neuroriabilitazione e che il “momentaneo” è diventato definitivo.
In merito alla promessa della creazione della Unità Operativa di Malattie Infettive e Tropicali basta leggere :
2)la Delibera 648 del 13 aprile 2021 avente ad oggetto la “rideterminazione della dotazione organica aziendale: nell’allegato A1 relativo al Presidio Ospedaliero di AGRIGENTO è prevista l’unità operativa complessa di Malattie Infettive e Tropicali; sempre al P.O. San Giovanni di Dio di Agrigento stanno per essere affidati i lavori per la definitiva separazione, infettiva/non infettiva, dell’accettazione al Pronto Soccorso.
Tutto questo sta a dimostrare che il polo di eccellenza per le Malattie Infettive si sta realizzando altrove, e non certo a Ribera, nonostante una breve postilla a fine delibera che ipotizza un possibile trasferimento a Ribera dell’unità di MI a condizione che l’operazione non comporti costi e oneri aggiuntivi… il che equivale a renderlo impossibile!”
L’ex sindaco, dunque afferma di nutrire seri dubbi circa l’avvenuta realizzazione di un ospedale nuovo, tecnologicamente all’avanguardia, e dotato di strumentazioni invidiate dal mondo.

“Chiudere all’utenza ordinaria noCovid – conclude a proposito del Pronto Soccorso – è stata la soluzione partorita da così tanta eccellenza; soluzione che ha gettato nella disperazione i cittadini di due Distretti Sanitari, il cui accesso alle cure di urgenza/ emergenza è già pesantemente segnato da difficoltà viarie di non poco conto.
E ancora oggi , nonostante le autorevolissime promesse elettorali, ci si interroga su cosa è possibile fare, passando da un’altra audizione in Commissione Salute, all’ennesimo Consiglio Comunale aperto! ( comunque ho chiesto di essere invitato)
Discutere dell’offerta sanitaria del Presidio di Ribera, della sua complementarietà con quello di Sciacca, dello stato giuridico di “unicum” di entrambi, del famigerato Decreto”Balduzzi” piuttosto che di quello “Lorenzini”, risulterà l’ennesimo e inutile sforzo esegetico fatto da chi non riesce a fornire soluzioni concrete.
Forse, dopo tanto parlare, si riuscirà a salvare la micro chirurgia dipartimentale (è già sulla carta) e si otterrà un’ambulanza medicalizzata (prevista dal 3 maggio scorso); il tutto quale atto di magnanimità da parte di chi ha la responsabilità delle scelte di politica sanitaria .
L’ospedale Covid, bisogna fare chiarezza, non è al servizio di questo o quel territorio, è al servizio dell’intera Regione e, anche oltre, dell’intera nazione.
A meno che tutti i cittadini dei due Distretti non si ammalino di CovidSars2, il Presidio di Ribera, privato del suo Pronto Soccorso, non saprà rispondere in emergenza/urgenza a nessuna delle esigenze di SALUTE ordinaria NoCovid; l’ospedale di Sciacca, per distanze, afflussi e tempi, non potrà far fronte ai bisogni del territorio e gli effetti ad imbuto che già si stanno manifestando, saranno ancora più evidenti nei mesi estivi che verranno.
Anche il servizio del 118, nonostante gli sforzi eroici degli operatori, in queste condizioni, non potrà garantire adeguati tempi di intervento.
La soluzione, al netto delle chiacchiere, non può che essere il ripristino immediato del Pronto Soccorso , cioè di una vera area di emergenza e dei reparti ad esso funzionali, almeno fino alla organizzazione di una concreta rete di assistenza Territoriale, oggi assente!
La rete Covid non deve interferire, in nessun modo, con la salute ordinaria NoCovid!”

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