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Comune di Sciacca

Piano regolatore generale di Sciacca, l’opposizione: “Gestione inadeguata della giunta Valenti”

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“Gestione inadeguata da parte della amministrazione Valenti nella risposta al Consiglio Regionale dell’Urbanistica per l’approvazione definitiva del Piano Regolatore Generale”. Lo sostengono i consiglieri di opposizione Bono, Milioti, Monte, Bentivegna, Caracappa, Cognata, Maglienti, Santangelo e Deliberto.

“Era già noto – scrivono in una nota – che il Cru aveva definito le procedure per il rilascio del proprio parere sul Prg ed infatti giorno 11 agosto trasmette al comune di Sciacca il deliberato con il quale esprime parere favorevole ma con delle modifiche ed integrazioni piuttosto rilevanti tali da modificarne in parte l’impostazione generale dello stesso Prg. La norma, la legge regionale 71/78, dispone che il Comune – aggiungono i consiglieri – con deliberato del Consiglio Comunale, su proposta di delibera degli uffici con indirizzo della Amministrazione, può controdedurre rispetto al deliberato del Cru entro 30 giorni.  Noi consiglieri comunali di centrodestra avevamo chiesto il 22 di agosto di poterne discutere preliminarmente della questione in consiglio per poi addivenire a una proposta di delibera il tutto alla presenza degli ordini professionali. Da allora silenzio assoluto, o quasi, con un consiglio comunale convocato senza che la questione fosse messa all’ordine del giorno per la mera discussione di indirizzo. C’è stata anche la farsa della nomina di responsabile del procedimento per predisporre la delibera di un tecnico comunale e poi la revoca per assegnare la pratica al segretario generale che non è un tecnico”.

E si arriva così ai fatti degli ultimi giorni. “Ebbene venerdi pomeriggio – aggiungono i consiglieri di opposizione – viene trasmessa a tutti i consiglieri comunali la proposta di delibera nella quale il segretario generale, responsabile del procedimento, afferma che l’amministrazione non ha fornito alcun indirizzo e pertanto chiede al consiglio comunale di prendere meramente atto del deliberato del Cru e quindi accettarlo nella sua interezza. La situazione è più grave di quanto si possa pensare. Tantissimi tecnici ci hanno contattato in questi giorni, sono molto preoccupati in quanto tutte le osservazioni e modifiche del Cru vanno nella direzione di restringere gli interventi sul territorio con ovvie ricadute sulla economia, senza voler entrate tuttavia nel merito delle questioni. Si tenga inoltre presente anche che è pendente al Tar un ricorso del Comune di Sciacca avverso il famoso piano paesaggistico che potrebbe essere vanificato se il comune accettasse in maniera supina le restrizioni prospettate dal Cru in quanto vanno in senso contrario al ricorso presentato a suo tempo dal Comune. Allora ci poniamo la domanda se davvero il Sindaco Valenti vive in questa città o meno. Se Le sono arrivate o meno sollecitazioni da parte del mondo professionale”.

Per l’opposizione “occorre subito porre rimedio a questo ennesimo passaggio a vuoto. Intanto si potrebbe richiedere una proroga del termine in quanto la nota del Cru è pervenuta in un periodo notoriamente di sospensione dei termini e comunque si potrebbe anche richiedere l’applicazione di un comma diverso dell’art. 4 della legge 71/78 in quanto il piano è stato modificato sostanzialmente e in questi casi i termini non sono di 30 giorni ma bensì di 90 giorni. Sulla tematica sono intervenuti gli ordini professionali degli Architetti e Ingegneri, chiediamo quindi che si convochino con urgenza le parti tutte affinchè si possa giungere ad una condivisione del percorso amministrativo al fine di comprendere la effettiva opportunità e necessità di formulare, nell’interesse della nostra città, le osservazioni al sopra richiamato parere. Chiediamo in ogni caso – concludono i consiglieri di opposizione – che si ponga rimedio alla mera proposta di delibera di presa d’atto attraverso una vera e propria rivendicazione in termini tecnici di quella che era la proposta che era stata licenziata dal Comune di Sciacca a suo tempo e che quindi nel merito si controdeduca alle restrizioni imposte dal Cru”.

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