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Un anno fa moriva a Sciacca la mamma coraggio Gisella Dimino, la sua ultima intervista

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Ha lottato con una forza che pochi altri avrebbero avuto prima per salvare la vita del figlio e poi contro una malattia che alla fine ha avuto il sopravvento. Gisella Dimino, che si è spenta il 30 settembre del 2019, un anno fa, aveva appena 37 anni. A Sciacca per tutti è mamma coraggio.

Due anni prima di morire ha ricevuto il premio alla solidarietà “Orazio Capurro Amore per la Vita”. Lo ha ricevuto, nella chiesa della Perriera, dall’associazione che porta il nome dell’oncologo morto in giovane età a causa in un incidente stradale. La storia di Gisella Dimino è carica di grande solidarietà, ma, soprattutto, di una straordinaria forza di volontà che, assieme al marito, Pippo D’Aleo, l’ha portata a superare ostacoli che avrebbero bloccato tantissima gente, a non disperare anche quando rischiava di perdere gli affetti più cari. I D’Aleo sono riusciti a dare l’amore e il sostegno necessario al loro primogenito, che soffriva di una grave e rara malattia genetica, l’anemia di Fanconi. Per la fecondazione in vitro, con una diagnosi pre impianto, sono dovuti andare in Belgio perché in Italia è vietata. Poi è stata la loro secondogenita a consentire il trapianto di midollo al fratello. Si sono trasferiti a Genova per anni, lasciando casa, lavoro, tutto, ma hanno vinto quella battaglia. Sciacca, il territorio e molte città della Sicilia l’hanno sostenuta con una raccolta di denaro per le spese che tutto questo comportava. Quando tutto sembrava rasserenarsi è arrivata una grave malattia per Gisella. Questa donna giovane, dolce e minuta è riuscita, però, a rimuovere anche un altro macigno e stava recuperando un po’ di serenità. Qualche anno più tardi la malattia si è ripresentata e questa volta per lei non c’è stato nulla da fare, nonostante le cure mediche e l’amore di una famiglia straordinaria a cominciare dal marito, Pippo, e dai figli. Parlare con lei rappresentava sempre una grande carica di serenità, ma anche di fiducia e di voglia di non mollare mai, qualunque cosa accada nella vita.  La sua generosità l’ha portata, nel 2017, a rinunciare a mille euro, la somma assegnata al vincitore del premio “Orazio Capurro”, devolvendo tutto alla ricerca e alle famiglie in difficoltà. Per consentire ai D’Aleo di sostenere le spese, prima in Belgio e poi a Genova, si sono mobilitate le scuole, le associazioni, i comitati di quartiere, i circoli, il mondo dello sport e quello dell’informazione. Il Comune con l’allora sindaco Vito Bono ha svolto un’attività di coordinamento, aprendo due conti correnti, uno bancario e uno postale, dove è confluito il denaro. Gisella D’Aleo ha assistito il figlio in ogni momento della sua vita, ha lasciato la casa, a Sciacca, si è trasferita nel nord Italia, non ha perso di vista neanche per un attimo il bambino che adesso è quasi maggiorenne. Quando tutto sembrava risolto con un grande successo per la famiglia D’Aleo, Gisella si è ammalata e questa volta le cure sono state necessarie per lei. Con la sua tenacia sperava di superare anche questa prova.

La sua forza devono essere da esempio anche oggi in un momento di grande difficoltà per il mondo intero e pure a Sciacca. Gisella è stata una mamma coraggio e una grande mamma.

Risoluto.it propone l’ultima intervista a Gisella Dimino.

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