Cina lancia razzo Lijian-1 e invia in orbita 9 satelliti

JIUQUAN (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Mercoledì la Cina ha lanciato il razzo vettore Lijian-1, o Kinetica-1 Y11, con a bordo 9 satelliti, tra cui uno proveniente dagli Emirati Arabi Uniti.

Il razzo è decollato alle 12:03 (ora di Pechino) dalla zona pilota di innovazione spaziale commerciale di Dongfeng, nei pressi del Centro di lancio satellitare di Jiuquan, nel nord-ovest della Cina. Il lancio ha inviato con successo i satelliti nell’orbita prevista.

– Foto Xinhua –

(ITALPRESS).

Assegno di mantenimento, prescrizione a 5 anni: stop ai ratei troppo vecchi. La nuova sentenza che cambia tutto

Una nuova e importante pronuncia del Tribunale di Torre Annunziata chiarisce definitivamente i termini entro cui è possibile recuperare i ratei non pagati dell’assegno di mantenimento. Con la sentenza n. 2386 del 28 ottobre 2025, i giudici stabiliscono che la prescrizione non è di dieci anni, ma di cinque anni, applicando l’art. 2948 del codice civile.
Chi non agisce in tempo, quindi, rischia di perdere per sempre il diritto agli arretrati.

Una decisione destinata ad avere effetti concreti su migliaia di ex coniugi impegnati in contenziosi economici dopo la separazione o il divorzio.


Il caso: un precetto da oltre 41mila euro e l’opposizione dell’ex marito

La vicenda trae origine da un atto di precetto notificato da una donna al suo ex marito, con il quale chiedeva il pagamento di oltre 41.000 euro a titolo di ratei di mantenimento arretrati.
L’uomo però ha presentato opposizione, affermando:

  • di aver contribuito economicamente al figlio,
  • che buona parte degli importi richiesti era ormai prescritta.

Il Tribunale ha così chiarito i principi applicabili, offrendo una lettura rigorosa che farà da riferimento per casi simili.


Prescrizione a cinque anni: dopo questo termine il credito si perde

Il punto centrale della sentenza è chiaro:

i ratei dell’assegno di mantenimento si prescrivono in 5 anni.

Trattandosi di prestazioni periodiche (rate mensili), si applica l’art. 2948 c.c.
Questo significa che:

  • ogni rata non pagata ha una propria scadenza,
  • il creditore ha 5 anni di tempo per agire o inviare una diffida,
  • trascorso questo periodo senza atti interruttivi, la rata è persa definitivamente.

La semplice esistenza della sentenza di separazione non trasforma il termine da cinque a dieci anni.


Prescrizione di dieci anni? Solo con una sentenza che accerti gli arretrati

Il Tribunale ricorda che la prescrizione decennale si applica solo in un caso:

quando c’è già una sentenza definitiva che accerta quali ratei sono arretrati.

Senza questo giudicato specifico, ogni richiesta tardiva resta soggetta al termine breve.

Nel caso esaminato:

  • non c’era alcuna sentenza che quantificasse gli arretrati,
  • la donna non aveva mai ottenuto un provvedimento ad hoc,

→ quindi non si poteva applicare il termine di dieci anni.


Separazione: niente sospensione dei termini

Altro tema decisivo: la sospensione della prescrizione tra coniugi.

La legge prevede che la prescrizione sia sospesa durante il matrimonio, per tutelare il vincolo familiare.

Ma il Tribunale chiarisce che:

tra coniugi separati la prescrizione decorre normalmente.

Non c’è più il vincolo di solidarietà familiare che impedirebbe di avviare un’azione legale.
La crisi è ormai formalizzata, quindi non esiste motivo per sospendere i termini.


Il precetto è nullo per tutte le somme prescritte

Applicando questi principi, il Tribunale ha:

  • accolto l’opposizione,
  • dichiarato nulle tutte le somme anteriori ai cinque anni,
  • lasciato in piedi solo i ratei più recenti.

Per la moglie, ciò significa perdere in modo definitivo una parte consistente delle somme richieste.


Cosa significa in pratica per separati e divorziati

Questa sentenza rafforza un orientamento sempre più diffuso: tutelare la certezza dei rapporti economici e impedire richieste dopo lunghi periodi di inattività.

Per chi deve ricevere l’assegno:

  • Non aspettare troppo: dopo 5 anni il credito svanisce.
  • Una semplice diffida formale è sufficiente a interrompere la prescrizione.
  • Conservare prova delle comunicazioni è essenziale.

Per chi deve pagare:

  • Si possono contestare richieste cumulative troppo estese.
  • È possibile eccepire la prescrizione per evitare di pagare ratei ormai estinti.
  • La verifica delle date è fondamentale.

La decisione rappresenta un precedente che contribuirà a limitare contenziosi tardivi e richieste sproporzionate.

Tre sostituti lasciano la procura di Sciacca e 4 sono in arrivo, Marrone: “Un legame con il territorio durato 15 anni” (Video)

Quindici anni a Sciacca, “una colonna portante degli uffici giudiziari” ha detto di Michele Marrone il presidente del Tribunale facente funzioni, Antonino Cucinella. Questa mattina il saluto di Marrone e di altri due sostituti della procura di Sciacca, Brunella Fava ed Alberto Gaiatto. Loro hanno operato negli ultimi 5 anni nella sede saccense. Marrone andrà alla procura della Repubblica di Palermo, Fava e Gaiatto alla procura di Trapani.

“La permanenza di 15 anni in questa città dimostra il mio legame con il territorio – ha detto Marrone – e grazie ad una collaborazione proficua con le forze di polizia è stato possibile contenere il fenomeno criminale”.

“A Sciacca non c’è una grande criminalità da strada – ha aggiunto Marrone – ma altri reati che destano allarme, stupefacenti e soprattutto quelli da codice rosso, i maltrattamenti in famiglia e gli atti persecutori. E poi un reato che si va diffondendo sempre più tra i giovani, la diffusione di video con immagini sessualmente espliciti”.

Nei prossimi giorni alla procura di Sciacca si insedieranno quattro nuovi sostituti, Simone Billante, Valeria Pomara, Simona Lombardo e Carlotta Buzzi. L’ufficio sarà a pieno organico con quattro sostituti e la procuratrice Maria Teresa Maligno.

Un breve intervento è stato pronunciato oggi dalla procuratrice, Maria Teresa Maligno, dal presidente del Tribunale facente funzioni, Antonino Cucinella, e dai presidenti dell’Ordine degli avvocati, Carmela Bacino, e della Camera Penale, Aldo Rossi.

Quindici anni al medico che seguì Messina Denaro in latitanza, la decisione del Tribunale di Marsala

Il Tribunale di Marsala ha inflitto 15 anni di carcere ad Alfonso Tumbarello, il medico di Campobello di Mazara che, secondo gli inquirenti, avrebbe garantito assistenza sanitaria a Matteo Messina Denaro mentre il boss viveva in clandestinità.

I giudici hanno riconosciuto la responsabilità dell’imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e falso, ritenendo provato che i suoi interventi abbiano contribuito a mantenere operativo il sistema di protezione attorno al capo di Cosa nostra.

In aula l’accusa è stata sostenuta dal pm Gianluca De Leo, che ha illustrato il ruolo del professionista nella gestione delle cure e delle prescrizioni mediche riconducibili al latitante.

La sentenza rappresenta uno dei capitoli più rilevanti delle indagini sull’apparato di supporto che permise a Messina Denaro di sottrarsi alla cattura per decenni. La difesa di Tumbarello valuterà ora i passi successivi.

Sambuca, omaggio a De André al Teatro L’Idea

Il Teatro Comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia apre le porte a un doppio appuntamento dedicato a Fabrizio De André, figura centrale della musica e della poesia italiana. L’omaggio a De André andrà in scena sabato 13 dicembre (serata in abbonamento, ore 20.30) e domenica 14 dicembre (fuori abbonamento, ore 19.30).
L’iniziativa rientra nella stagione 2025/2026 del teatro ed è pensata per far rivivere atmosfere, sonorità e suggestioni che hanno reso unico il cantautore genovese.

La Sikula Faber Band e l’omaggio a De André

A firmare l’omaggio a De André è la Sikula Faber Band, formazione composta da musicisti che hanno fatto della ricerca musicale e filologica uno dei loro tratti distintivi. La scaletta attraversa quasi quarant’anni di carriera dell’artista, con arrangiamenti curati e un’attenzione particolare al valore poetico dei testi.

A guidare la band sarà la voce e la chitarra di Luca Cionco, noto al grande pubblico per la partecipazione a Tale e Quale Show su Rai 1, dove ha interpretato con successo “La canzone di Marinella”.
Accanto a lui, la fisarmonica di Pierpaolo Petta, compositore e musicista che contribuirà a ricreare quelle atmosfere intime e dense di pathos tipiche delle performance dedicate a Faber.

Le canzoni in programma

Il pubblico potrà ascoltare brani come Hotel Supramonte, Via del Campo, Don Raffaè, Volta la carta e Dolcenera. La scelta del repertorio punta a restituire la varietà artistica di De André, passando dalla canzone politica al racconto poetico, dalle ballate in dialetto ai brani più introspettivi.

Lo spettacolo mira non solo a ricordare, ma a riattualizzare un patrimonio musicale che continua a parlare a generazioni diverse, confermando De André come una delle voci più influenti del Novecento italiano.

Informazioni su biglietti e prossimi eventi

Il costo dei biglietti fuori abbonamento è di:

20 euro per platea e palchi centrali
17 euro per palchi laterali

La stagione del Teatro L’Idea proseguirà martedì 23 dicembre con Christmas Party, concerto soul e jazz di Lucy Garsia e Gaetano Riccobono. Seguirà sabato 27 dicembre lo spettacolo Rosa d’amuri con Alessandra Salerno & No Quiet Women Orchestra, omaggio a Rosa Balistreri.

Drive-in dello spaccio, 11 arresti e maxi sequestri nel Siracusano

Un vero e proprio drive-in dello spaccio è stato scoperto dai carabinieri di Siracusa durante una vasta operazione antidroga eseguita tra Siracusa, Catania, Floridia e Canicattini Bagni. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha portato a 11 arresti e al sequestro di ingenti quantità di droga, armi e beni mobili e immobili.

Le indagini, condotte con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” di Sigonella e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno ricostruito le attività di un gruppo criminale che avrebbe progressivamente monopolizzato il traffico di stupefacenti nel territorio siracusano.

Il drive-in dello spaccio vicino alla stazione

Al centro dell’indagine c’è il drive-in dello spaccio attivo in un quartiere adiacente alla stazione ferroviaria di Siracusa. Gli investigatori hanno documentato un flusso costante di acquirenti che, senza scendere dall’auto, compravano droga in pochi secondi grazie a un sistema rapido ed estremamente organizzato, studiato per ridurre i rischi di controllo.

La struttura dell’organizzazione criminale

Al vertice del gruppo, secondo gli inquirenti, un 52enne già detenuto per associazione mafiosa e considerato esponente del clan Santa Panagia. Intorno a lui ruotava una rete che gestiva le piazze di spaccio in diverse aree della provincia, tra cui via delle Mandrie a Siracusa e via Marina di Melilli a Floridia.

Arresti e sequestri

Nel corso dell’indagine sono stati arrestati in flagranza quattro soggetti e sequestrati sei chili di cocaina, diverse armi da fuoco detenute illegalmente e 153.000 euro in contanti.
Contestualmente, i carabinieri hanno confiscato beni per oltre 500.000 euro, tra cui una società di Canicattini Bagni, tre abitazioni, un terreno agricolo e numerosi conti correnti.

I destinatari delle misure cautelari

Sono finiti in carcere:
Vincenzo Bramante (47), Davide Pincio (52), Vincenzo Zocco (27), Sebastiano Mangiafico (22), Massimiliano Mangiafico (27), Paolo Sbriglio (27), Samantha Carrubba (45), Francesco Bifumo (29).

Ai domiciliari:
Demian Giuffrida (25), Antonio Bramante (71), Natalina Carrubba (61).

Le prossime fasi dell’inchiesta

Nei prossimi giorni il gip sentirà diversi indagati per verificare la possibile applicazione di ulteriori misure cautelari. L’obiettivo è definire l’intera rete che avrebbe gestito il drive-in dello spaccio, una delle strutture illegali più organizzate individuate negli ultimi anni nel Siracusano.

Sciacca, presentata la tecnologia “Picarro Surveyor” per la sicurezza della rete cittadina del gas

Si è svolto questa mattina nella Sala Blasco del Comune di Sciacca l’incontro tra il sindaco Fabio Termine, l’assessore all’Ambiente, Salvino Patti e una delegazione di Italgas, società concessionaria del servizio di distribuzione cittadina del gas naturale.

Durante il confronto, la società ha illustrato “il sistema adottato per garantire la massima efficienza e sicurezza dell’intero impianto che attualmente si sviluppa in 105 chilometri di rete, con circa 5 mila utenti serviti”.

I tecnici di Italgas hanno spiegato nel dettaglio le modalità operative per la gestione della rete, soffermandosi sulle tecniche di monitoraggio delle condotte e sulla ricerca preventiva delle dispersioni, realizzata attraverso sistemi tecnologicamente avanzati.

Al centro della presentazione, la tecnologia Picarro Surveyor, definita “attualmente la tecnologia ritenuta più all’avanguardia nel campo delle attività di monitoraggio delle reti gas”. Il sistema – hanno riferito i tecnici -“consiste in una sofisticata sensing technology che, rispetto alle tecnologie tradizionali, offre importanti vantaggi in termini di rapidità di svolgimento e di ampiezza delle aree sottoposte a controllo. Montata sugli automezzi di servizio, garantisce una sensibilità di rilevazione della presenza di gas nell’aria di tre ordini di grandezza superiori a quelli attualmente in uso dagli altri operatori del settore. Il software è in grado poi di rilevare non solo la presenza di metano ma anche di etano, restituendo in questo modo un dato più accurato circa la quantità di molecole di gas presenti nell’aria”.

Violenta rissa a Trapani, quattro arresti dopo una lite degenerata

Una lite nata per motivi banali si è trasformata in una violenta rissa a Trapani, culminata con l’arresto di quattro persone. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi in città, è stato ricostruito dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trapani, intervenuti dopo la segnalazione di un alterco tra un uomo di 39 anni e un giovane di 20 anni.

Come è esplosa la violenta rissa

Quando i militari sono arrivati sul posto, la situazione era rapidamente degenerata. In supporto del 20enne – un ragazzo classe 2005 – erano giunti i suoi due fratelli, che si sarebbero scagliati contro il 39enne, trasformando la lite iniziale in una violenta rissa Trapani a più persone.

I carabinieri hanno dovuto riportare l’ordine in un contesto particolarmente agitato, riuscendo infine a bloccare i protagonisti dello scontro e a procedere al loro arresto.

Feriti e intervento dei sanitari

A seguito dell’intervento, due dei quattro arrestati hanno riportato lesioni tali da rendere necessario il ricorso alle cure mediche. Il personale sanitario ha prestato assistenza immediata, mentre i militari completavano gli accertamenti sul posto.

Esito dell’udienza di convalida

Dopo il fermo, i quattro uomini sono stati condotti davanti all’autorità giudiziaria per l’udienza di convalida. Nonostante la gravità dell’episodio, il giudice non ha applicato misure cautelari e tutti gli arrestati sono stati rimessi in libertà. Le indagini proseguono per ricostruire ogni fase della rissa e valutare eventuali ulteriori responsabilità.

Un episodio che accende i riflettori sulla sicurezza urbana

La vicenda rilancia il tema della gestione dei conflitti e degli interventi tempestivi delle forze dell’ordine in contesti di tensione. Episodi come questo ricordano quanto rapidamente una lite possa sfociare in situazioni di pericolo per i cittadini e per gli stessi protagonisti.

Presto una “Portineria di Comunità” anche a Sciacca, nuovo progetto di Viviana Rizzuto (Video)

Si è tenuta questa mattina, nella sala stampa del teatro Samonà, la presentazione ufficiale del “Patto Generativo”, un progetto che riunisce cittadini, associazioni ed enti delle province di Agrigento e Trapani con l’obiettivo dichiarato di migliorare la qualità della vita nei territori coinvolti.

Il Patto punta a creare reti di collaborazione permanente tra soggetti pubblici e privati, rafforzando forme di partecipazione civica e nuovi modelli di welfare di prossimità.

Al centro dell’iniziativa vi è il sistema delle Portinerie di Comunità, spazi pensati per offrire ascolto, orientamento, servizi di vicinanza e opportunità di relazione all’interno dei quartieri.

Una Portineria è già attiva ad Agrigento e rappresenta, secondo i promotori, un presidio sociale capace di intercettare bisogni quotidiani e ridurre le distanze tra cittadini e istituzioni. Nel corso dell’incontro è stato annunciato che un’altra Portineria nascerà presto anche a Sciacca, ampliando la rete e rafforzando la presenza del progetto nel territorio.

Il “Patto Generativo”, presentato dalla presidente della Fondazione Comunitaria Agrigento e Trapani, Viviana Rizzuto, si propone come un modello innovativo di cooperazione comunitaria, aperto all’adesione di nuovi soggetti e orientato a sviluppare interventi condivisi, capaci di incidere in modo concreto sulla vita delle persone.

Una sfida che punta a trasformare esperienze locali in un sistema coordinato di welfare partecipato, radicato nelle comunità e nelle loro esigenze reali.

Collettore fognario integro in via Friscia Maglienti, i lavori dovrà eseguirli il Comune

La videoispezione effettuata nelle scorse ore ha confermato che il collettore fognario di via Friscia Maglienti è completamente integro.

Gli avvallamenti comparsi nei giorni scorsi non sono quindi riconducibili a rotture o criticità della rete idrica o fognaria, ma al cedimento della sede stradale provocato dalle intense piogge che hanno interessato il territorio.

Accertata l’assenza di responsabilità in capo ad Aica, spetta ora al Comune procedere con gli interventi di ripristino del manto stradale. La via rimane transennata in attesa dell’avvio dei lavori di sistemazione.

Intanto proseguono gli interventi in un altro punto della città, saranno completati questa sera le opere in via Giuseppe Licata dove un nubifragio a settembre scorso aveva provocato avvallamenti in due diversi punti della carreggiata che era stata delimitata nei punti pericolosi da transenne.

La strada potrà essere riaperta al transito già nella giornata di domani.