Capodanno a Palermo con Arisa e The Kolors

Presentato al Centro di fotografia Letizia Battaglia il calendario degli eventi natalizi e di Capodanno che animerà la città, alla presenza del sindaco, Roberto Lagalla, dell’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella, e con la partecipazione del cantante Lello Analfino. Un cartellone che guarda alle festività con un filo conduttore chiaro: la pace.

Tema centrale, infatti, è “Palermo, storia di pace”, un omaggio alla vocazione multiculturale della città, come ha ricordato il sindaco Lagalla:. “Palermo è stata crocevia di civiltà straordinarie – afferma il primo cittadino- che hanno lasciato un segno indelebile, contribuendo a costruire una comunità aperta, accogliente e capace di trasformare le diversità in ricchezza. ‘Palermo, storia di pace’ è quindi un messaggio che vuole ricordare come la città abbia sempre saputo abbracciare ciò che è altro, generando un equilibrio unico, riconosciuto in tutto il mondo”.

Il programma delle festività attraverserà tutti i quartieri con installazioni luminose e intrattenimenti musicali. Cori Gospel risuoneranno tra Natale e Capodanno a Bonagia, Borgo Nuovo, allo Zen e a Brancaccio, mentre non mancheranno mercatini, canti e attività solidali.

“Saranno infatti molti gli eventi e gli intrattenimenti musicali in città, con una installazione luminosa natalizia in ognuno dei 25 quartieri cittadini per regalare momenti di condivisione e di festa alle famiglie”, ha sottolineato Lagalla.

Ma il cuore dell’attesa si accende soprattutto sulle celebrazioni di Capodanno con il concerto di Capodanno insieme a Radio Kiss Kiss che vedrà sul palco Arisa e i The Kolors. Una chiusura d’anno dalle sonorità pop e nazional–popolari.

Tra gli appuntamenti musicali, anche il progetto “Palermo Sonora”, raccontato da Lello Analfino: “Con la mia musica cercherò di inviare un messaggio di pace, di dialogo e di gioia perché si può vivere in armonia e convivere con serenità nel rispetto dell’altro e delle regole del vivere civile”.

Durante la presentazione è stata inaugurata anche l’esposizione permanente “Palermo rifiorisce con Santa Rosalia”, con un riconoscimento consegnato ai produttori del Festino 2025, Odd Agency e Terzo Millennio, vincitori del Bea Italia 2025 per la categoria Cultura.

Bonus Partita IVA Under 35: 500 euro al mese fino a 3 anni. Requisiti, domanda INPS e settori ammessi

Il nuovo Bonus Partita IVA Under 35 è finalmente operativo: grazie al Decreto Coesione 2024 e alla circolare INPS del novembre 2025, i giovani che avviano una nuova attività possono ricevere 500 euro al mese per un massimo di tre anni, fino a 18.000 euro complessivi.
Una misura che punta a sostenere l’autoimpiego nei settori ritenuti strategici per la crescita del Paese.

Di seguito una guida completa e aggiornata su requisiti, tempistiche, domanda e casi pratici.


Che cos’è il Bonus Partita IVA Under 35

Il bonus è un incentivo economico destinato ai giovani che avviano un’impresa in Italia in un settore considerato strategico. Tecnicamente si tratta di un “incentivo all’autoimpiego nei settori innovativi e nella transizione digitale ed ecologica”.

Consiste in:

  • 500 euro al mese
  • erogati in un’unica soluzione annuale anticipata
  • per massimo 36 mesi
  • totalmente esentasse
  • non conteggiati nel reddito
  • senza obbligo di rendicontazione delle spese

Chi può richiedere il Bonus: requisiti

Per ottenere il beneficio è necessario soddisfare queste condizioni:

  • meno di 35 anni alla data di apertura della Partita IVA o costituzione della società
  • stato di disoccupazione al momento dell’avvio dell’impresa
  • apertura di una nuova attività tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025
  • attività svolta in uno dei settori strategici individuati dal decreto attuativo (aprile 2025)

I settori strategici ammessi

L’incentivo non vale per tutte le attività, ma solo per quelle riconosciute come strategiche. Tra queste rientrano:

  • manifatturiero
  • energia
  • costruzioni
  • IT e servizi digitali
  • sanità
  • trasporti

L’ammissibilità deve essere verificata tramite il codice Ateco indicato al momento dell’apertura della Partita IVA.


Come funziona il contributo economico

Il bonus prevede:

  • 6.000 euro all’anno
  • fino a un massimo di 18.000 euro in tre anni
  • pagamento anticipato annuale da parte dell’INPS
  • importo non tassato e non cumulabile nel reddito

Incentivi per chi assume dipendenti

Il decreto introduce anche un vantaggio aggiuntivo:
le imprese create da giovani under 35 nei settori ammessi possono ottenere l’esonero totale dei contributi previdenziali per l’assunzione di nuovi lavoratori under 35.

Valido per:

  • contratti a tempo pieno
  • contratti part-time

Non è invece cumulabile con altri esoneri contributivi.


Come fare domanda: procedura INPS

La richiesta deve essere presentata entro 30 giorni, solo online.

Dove presentarla

Sul portale INPS, tramite:

  • SPID
  • CIE
  • CNS

Seguendo il percorso:
“Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” → Incentivo Decreto Coesione

In alternativa:

  • tramite patronato
  • tramite Contact Center INPS (803 164 da fisso – 06 164164 da mobile)

Documenti richiesti

  • dati dell’impresa (P.IVA, sede, natura giuridica)
  • dati del giovane beneficiario
  • eventuali dati dei lavoratori assunti
  • codice Ateco
  • IBAN intestato o cointestato

Attenzione alla scadenza dei 30 giorni

È l’aspetto più delicato del bonus.

✔ Imprese avviate prima del 27–28 novembre 2025

Il termine decorre dal 27–28 novembre 2025, non dalla data di apertura.

✔ Imprese avviate dopo il 28 novembre 2025

I 30 giorni decorrono dalla data effettiva di avvio attività.

Una domanda tardiva comporta la perdita del beneficio.


Posso cumulare il bonus con altre agevolazioni?

  • : con l’esonero contributivo per assunzioni under 35
  • NO: con altri esoneri contributivi
  • : con bonus fiscali, crediti d’imposta e agevolazioni territoriali (non essendo reddito)

Il bonus vale anche per le società?

Sì, a condizione che:

  • almeno un socio under 35 sia disoccupato alla costituzione
  • lo stesso socio sia amministratore o lavoratore dell’impresa
  • l’impresa rientri nel periodo ammesso

Il bonus resta in capo alla persona fisica che soddisfa i requisiti.


Esempi pratici

Caso A – Partita IVA aperta a dicembre 2025

  • settore IT → ammesso
  • under 35 → sì
  • disoccupato → sì
    ➡ Bonus: 6.000 euro per il 2026, fino a 18.000 euro in totale.

Caso B – SRLS avviata a marzo 2025

  • settore sanità → ammesso
    ➡ I 30 giorni non partono da marzo, ma dal 27 novembre 2025.

Caso C – Impresa under 35 assume un under 35

➡ Bonus 500 euro + esonero contributivo sulle nuove assunzioni.


Conviene davvero? Analisi dei vantaggi

Il Bonus Partita IVA Under 35 rappresenta una delle agevolazioni più interessanti degli ultimi anni perché:

  • offre liquidità immediata
  • sostiene i primi anni di attività
  • è esentasse e non richiede rendicontazioni
  • è semplice da richiedere
  • si combina con altri incentivi utili per crescere

La criticità maggiore resta la tempistica molto stretta per presentare la domanda.


Conclusione

Il Bonus Partita IVA Under 35 è un’opportunità concreta per giovani imprenditori e freelance che operano nei settori strategici. Con un sostegno fino a 18.000 euro, può incidere in modo significativo sulla sostenibilità dei primi anni di attività.

Chi ha avviato o intende avviare la Partita IVA nel biennio 2024–2025 dovrebbe valutare attentamente la propria posizione, verificare il codice Ateco e rispettare scrupolosamente i tempi dell’INPS.

Agenti senza tutela: escalation di violenze nelle carceri

Le violenze negli istituti penitenziari italiani non sono più casi isolati, ma una realtà quotidiana che conferma un dato inquietante: agenti senza tutela, costretti a operare in condizioni sempre più rischiose. La denuncia arriva dal Cnpp, che parla apertamente di una “gestione fallimentare” incapace di proteggere il personale.

Ucciardone, dieci feriti in un giorno: il simbolo degli agenti senza tutela

L’episodio più grave delle ultime settimane arriva dal carcere Ucciardone di Palermo, dove dieci agenti sono stati aggrediti contemporaneamente. Una violenza improvvisa e brutale che ha lasciato dieci famiglie nell’angoscia, dieci operatori feriti e un sistema incapace di rispondere in modo adeguato.

Il Segretario Nazionale del Cnpp, Maurizio Mezzatesta, parla di una situazione ormai fuori controllo: detenuti già responsabili di aggressioni rimangono spesso nella stessa struttura — talvolta nello stesso reparto — mentre altri detenuti, con reati meno gravi, vengono trasferiti rapidamente. Un paradosso che alimenta la percezione di agenti senza tutela.

Violenti ancora liberi di colpire: un sistema allo sbando

Gli ultimi giorni confermano un quadro preoccupante. In varie città italiane nuovi agenti sono finiti in ospedale mentre i responsabili delle aggressioni restano nelle medesime sezioni detentive. Una dinamica che espone il personale a rischi enormi e genera un diffuso senso di abbandono istituzionale.

Siracusa: otto contro uno

Nel carcere di Siracusa un agente è stato circondato e aggredito da otto detenuti contemporaneamente, in una condizione di quasi totale solitudine operativa. L’episodio mostra, secondo il Cnpp, la totale incapacità del sistema di garantire livelli minimi di sicurezza a chi indossa la divisa.

Augusta: olio bollente contro un agente

Ad Augusta è stata superata un’ulteriore soglia di brutalità: un agente è stato colpito da olio bollente lanciato da un detenuto. Un gesto descritto come “medioevale”, che rivela la gravità di un sistema che non riesce più a contenere la violenza interna.

Un bollettino di guerra ignorato: gli agenti senza tutela

La sequenza di aggressioni ricorda sempre meno la routine di un istituto penitenziario e sempre più un bollettino di guerra. Mancano personale, mezzi, tutele e strategie di gestione adeguate.

Il timore sollevato dal Cnpp è drammatico: si continua a ignorare l’emergenza, a minimizzare, a rinviare. E la domanda resta sospesa, con una crudezza disarmante: quanto ancora si aspetterà, finché non ci scappi il morto?

Minacce con coltello, 31enne arrestato dopo una notte di violenza a Riposto

Un episodio di particolare gravità ha scosso la comunità di Riposto, dove un uomo di 31 anni è stato arrestato dai carabinieri dopo una serie di aggressioni culminate in minacce con coltello e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe prima preteso l’auto della madre, dando inizio a un’escalation di tensione che è rapidamente degenerata.

Aggressione alla madre e minacce con coltello

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 31enne avrebbe raggiunto l’abitazione della madre, armato di un coltello, e avrebbe rivolto minacce con coltello alla donna dopo aver sferrato un pugno contro il cofano della sua vettura. Non riuscendo a ottenere ciò che voleva, l’uomo avrebbe poi tentato di introdursi nell’abitazione, danneggiando una finestra e provocando forti momenti di panico.
La donna, spaventata, ha immediatamente allertato i carabinieri. Alla vista della pattuglia, il giovane è fuggito a bordo di un’auto, facendo perdere momentaneamente le proprie tracce.

La fuga a Torre Archirafi e il sequestro della 67enne

Le ricerche sono scattate subito e hanno portato gli agenti fino a Torre Archirafi, nell’abitazione di una donna di 67 anni che frequentava il 31enne. Qui i militari hanno udito chiaramente le richieste di aiuto della donna, che riferiva di essere trattenuta contro la sua volontà.

L’intervento dei carabinieri e la reazione della 67enne

Una volta entrati, i carabinieri hanno bloccato l’uomo, ma si sono trovati di fronte a una situazione ancora più complessa: la stessa 67enne ha iniziato a lanciare oggetti e coltelli contro i militari, ostacolando l’intervento. Entrambi sono stati immobilizzati e tratti in arresto.

Le accuse per i due fermati

L’uomo dovrà rispondere non solo di minacce con coltello, ma anche di tentata estorsione ai danni della madre, lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. La donna, invece, è stata denunciata per minacce, lesioni e resistenza ai militari intervenuti.
Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i rapporti tra i due e le dinamiche precedenti all’arresto.

Il ricordo dell’Arciprete Falanga nella Basilica del Soccorso

La comunità di Sciacca si appresta a vivere un appuntamento dal forte valore spirituale: il ricordo di Andrea Falanga, storico arciprete della città, verrà celebrato domenica 14 dicembre alle ore 18:30 presso la Basilica Maria SS. del Soccorso. L’iniziativa è promossa insieme alla Parrocchia di Santa Maria Maddalena, che attraverso questa Messa in suffragio intende rendere omaggio a una figura pastorale rimasta profondamente impressa nel cuore dei fedeli.

La data ricorda un arco temporale significativo: 13 dicembre 2000 – 13 dicembre 2025, a testimonianza dei 25 anni trascorsi dalla sua scomparsa, anni in cui la sua presenza spirituale non è mai venuta meno.

Una figura guida della comunità di Sciacca

Il ricordo di Andrea Falanga non rappresenta soltanto un momento commemorativo, ma anche un’occasione per rivivere la testimonianza di un sacerdote che ha dedicato con generosità il suo ministero alla città di Sciacca. La locandina dell’evento mostra l’immagine della Madonna del Soccorso, patrona di Sciacca, accanto al ritratto dell’arciprete: un simbolo del profondo legame che lo univa alla Basilica e alla devozione mariana.

Il valore comunitario della Messa in suffragio

La celebrazione del 14 dicembre assume un significato ancora più intenso poiché invita tutta la comunità a ritrovarsi nella preghiera e nella memoria. La partecipazione è aperta ai fedeli, ai devoti della Madonna del Soccorso e a chiunque desideri rendere omaggio a un uomo di Chiesa che con dedizione ha accompagnato la crescita spirituale della parrocchia.

La S. Messa non vuole essere soltanto un momento liturgico, ma un gesto condiviso di gratitudine e unità, una testimonianza del legame ancora vivo con l’arciprete.

Ricordo di Andrea Falanga nel cammino verso il Giubileo 2025

Il 2025 è un anno particolarmente significativo per la Chiesa, segnato dal tema “Pellegrini di Speranza”. Inserire il ricordo di Andrea Falanga nel percorso di preparazione al Giubileo significa riconoscere l’eredità spirituale lasciata da un pastore che ha saputo incarnare valori di servizio, fede e speranza.

La Parrocchia S. Maria Maddalena e la Basilica Maria SS. del Soccorso invitano calorosamente a partecipare alla celebrazione, affinché il messaggio e l’esempio dell’arciprete continuino a vivere attraverso la memoria condivisa.

Cede la condotta fognaria, via Friscia Maglienti a Sciacca chiusa al traffico

Cedimento stradale questa sera in via Carlo Marx intersezione via Friscia Maglienti, a Sciacca. Chiusa al transito via Friscia Maglienti. Sul posto Polizia municipale, un tecnico comunale, ma anche personale Aica e tecnici di Italgas. La situazione si fa difficile per i collegamenti in particolare nel centro storico di Sciacca perché fino alla tarda mattinata di domani sarà chiusa la via Licata per lavori di sistemazione dei sottoservizi. Nelle prossime ore si conoscerà il cromo programma Aica per i prossimi interventi a cominciare da questo in via Friscia Maglienti.

Performance sanitarie in Sicilia: bene angioplastiche, criticità nei cesarei

La fotografia delle performance sanitarie in Sicilia, tracciata dal Programma Nazionale Esiti (Pne) 2025 diffuso da Agenas, restituisce un quadro a doppia velocità: risultati molto positivi negli interventi di angioplastica nei casi di infarto acuto, ma persistenti criticità sull’elevato ricorso ai tagli cesarei. Il rapporto, basato sugli esiti 2024, utilizza indicatori clinici che permettono di valutare in modo comparato l’efficienza dei servizi regionali.

Performance sanitarie in Sicilia e interventi di angioplastica

Secondo Agenas, la Sicilia supera la soglia ottimale del 60% per la angioplastica coronaria percutanea transluminale (Ptca) eseguita entro 90 minuti dall’arrivo in ospedale nei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (Stemi).

Il risultato non è marginale: la tempestività dell’intervento rappresenta uno dei fattori più determinanti per la sopravvivenza e la riduzione delle complicanze. In quest’area, le performance sanitarie in Sicilia risultano in linea, e in alcuni casi superiori, agli standard nazionali.

Tagli cesarei oltre la soglia del DM 70/2015

Il quadro cambia se si guarda al settore nascita. La Sicilia registra un volume di parti con taglio cesareo superiore, nella maggior parte dei casi, alla soglia del 25% stabilita dal DM 70/2015.

L’isola condivide questo superamento con Abruzzo, Campania, Calabria e Sardegna, delineando un fenomeno che coinvolge diverse regioni del Sud.

Differenze tra pubblico e privato

Dal rapporto emerge inoltre una differenza significativa tra comparto pubblico e privato accreditato. Dopo l’aggiustamento per gravità clinica all’ammissione, il ricorso al taglio cesareo risulta mediamente inferiore nelle strutture pubbliche e in quelle ad alto volume di attività. Il dato suggerisce un diverso approccio organizzativo e una maggiore appropriatezza nei contesti a più elevata specializzazione.

Un quadro eterogeneo per le performance sanitarie in Sicilia

Il Pne 2025 mette in evidenza una regione con eccellenze consolidate, soprattutto nella gestione dell’emergenza cardiologica, ma anche settori in cui persistono squilibri. Le performance sanitarie in Sicilia sono quindi eterogenee e richiedono interventi mirati per diminuire il ricorso ai cesarei, potenziare la rete nascita e armonizzare i livelli di assistenza tra pubblico e privato.

La Fiamma Olimpica a Selinunte apre il viaggio siciliano

La Fiamma Olimpica a Selinunte segna l’inizio di un’avventura simbolica e ricca di significato per la Sicilia. Il 15 dicembre alle ore 12, il Parco archeologico di Selinunte accoglierà la prima tappa siciliana della staffetta che condurrà la torcia fino a Cortina, dove il 6 febbraio si apriranno i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026. Per l’occasione, l’ingresso al Parco sarà gratuito, offrendo a cittadini e studenti l’opportunità di assistere a un evento storico immerso in uno dei siti archeologici più suggestivi d’Europa.

Un evento di prestigio per la cultura siciliana

L’assessore ai Beni culturali e Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato l’importanza della Fiamma Olimpica a Selinunte, definendola un «evento straordinario che riempie di orgoglio». Secondo Scarpinato, la scelta di Selinunte come prima tappa siciliana rappresenta un riconoscimento del valore culturale e simbolico del sito, perfettamente in linea con i principi di passione, energia e rispetto che la Fiamma incarna.Selinunte protagonista nella promozione del territorio

Felice Crescente, direttore del Parco archeologico, ha espresso soddisfazione per il ruolo del sito all’interno della staffetta olimpica. Il passaggio dei tedofori offrirà una visibilità internazionale al territorio: il Tempio di Hera, l’Acropoli affacciata sul mare e l’estensione naturale del Parco sorprenderanno quanti ancora non conoscono questo patrimonio.

Il percorso siciliano della Fiamma Olimpica

Dopo la tappa inaugurale, la staffetta proseguirà verso Mazara del Vallo, Marsala, Trapani e Palermo. Il 16 dicembre toccherà Cefalù, Piazza Armerina, Enna, Caltanissetta e Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025. Il 17 dicembre seguiranno Licata, Gela, Caltagirone, Ragusa, Noto, Avola, Marzamemi, Portopalo e Siracusa. Il 18 dicembre sarà la volta di Priolo Gargallo, Augusta, Carlentini, Lentini e Catania. L’ultima tappa siciliana, prevista per il 19 dicembre, interesserà Acireale, Giarre, Riposto, Taormina e Messina, prima del passaggio in Calabria.

Un simbolo di unità e inclusione

Il percorso della Fiamma Olimpica rientra in un viaggio che attraverserà tutte le 110 province italiane con 10.000 tedofori e tedofore, olimpici e paralimpici. Ogni tratto sarà lungo circa un chilometro, con cambi ogni 200 metri, per trasmettere un messaggio di dialogo, amicizia e uguaglianza.

Cansalamone, il ponte apre i cantieri con doppi turni per recuperare 11 anni di attesa (Video)

La Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, guidata dal presidente, Renato Schifani, ha aggiudicato i lavori per il recupero e la riapertura del viadotto Cansalamone a Sciacca, chiuso da 11 anni. Una vicenda lunga e complessa che sembrerebbe avviarsi finalmente verso la conclusione.

Costruito alla fine degli anni Sessanta, il ponte ha subito negli anni un progressivo degrado, aggravato dal fatto che gli interventi realizzati nel 1999 non riuscirono a risolvere le criticità. La chiusura al transito, ormai dal 2014, ha costretto i residenti dei quartieri San Marco, Foggia e Carbone a un lungo e disagevole percorso alternativo attraverso Perriera, con ricadute su mobilità, commercio e collegamenti.

Secondo quanto spiegato questa mattina a Sciacca da Sergio Tumminello, direttore della Struttura, i lavori – dal valore di circa 6 milioni di euro finanziati con fondi di coesione per complessivi 8 milioni – prevedono il recupero di pile, spalla, impalcato e l’adeguamento delle barriere di sicurezza secondo le normative attuali. “L’obiettivo è non solo rispettare i tempi contrattuali di 18 mesi, ma anche provare ad anticiparli – afferma Tumminello – e stiamo valutando doppi turni e un turno serale per accelerare la consegna, perché si tratta di un’opera strategica per la viabilità di Sciacca e del suo hinterland”.

Sul fronte politico–amministrativo, il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, definisce il ponte “un’arteria fondamentale dal punto di vista urbanistico e turistico”, ricordando gli effetti negativi che la chiusura ha avuto su imprese e attività commerciali della zona. Il primo cittadino parla di “recupero della normalità” e inserisce l’intervento nel quadro più ampio delle infrastrutture cittadine: “Quest’opera pubblica è decisiva – sottolinea – e rientra nella stessa programmazione di finanziamento che interessa anche il rilancio del complesso termale”. Direttore per il collaudo in corso d’opera e’ l’ingegnere Salvatore Misuraca di Sciacca.

Sciopero nazionale dei lavoratori dei servizi ambientali, domani a Sciacca salta la raccolta dell’organico

Lo sciopero nazionale dei lavoratori del settore igiene ambientale, proclamato dai sindacati di categoria per mercoledì 10 dicembre, avrà effetti immediati anche sul territorio di Sciacca.

Il Comune ha reso noto che, a causa dell’adesione del personale, il servizio di raccolta della frazione organica non verrà effettuato.

L’Amministrazione invita pertanto i cittadini a non esporre i mastelli dell’umido, per evitare accumuli in strada e criticità igienico-sanitarie.

Le motivazioni della protesta riguardano il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Servizi Ambientali. Le sigle promotrici chiedono un adeguamento delle retribuzioni, maggiori garanzie sulla sicurezza e tutele più ampie per i lavoratori impegnati quotidianamente in un servizio essenziale.

Dal Municipio arriva anche un segnale di solidarietà verso gli operatori del settore, riconoscendo il ruolo fondamentale svolto per la città e auspicando la collaborazione dei cittadini per limitare i disagi legati alla giornata di sciopero.

L’Isola ecologica di contrada Perriera per domani resterà chiusa.