Semaforo via Cronio, attivo il nuovo impianto

E’ tornato attivo stamane il semaforo di via Cronio dopo sette mesi di attesa per la sua sostituzione. L’impianto che regola l’incrocio tra la via Cronio, Mazzini e via del Sacro Cuore, era stato danneggiato da un sinistro nel novembre del 2024.

Chi ha violentemente tamponato il palo che ha provocato poi il distacco del regolatore del traffico, e’ fuggito.

La Municipale di Sciacca in seguito, ha tentato di risalire al responsabile attraverso l’acquisizione delle immagini delle telecamere individuando il modello di vettura, ma non riuscendo a risalire al proprietario.

Così e’ stato il Comune a dovere sopportare le spese per la sostituzione che ammontano a circa 10 mila euro.

Guidare con una sola mano può costarti fino a 1.000 euro: cosa dice il Codice della Strada

Guidare con una sola mano è un’abitudine più diffusa di quanto si pensi, ma può rivelarsi estremamente rischiosa, oltre che sanzionabile per legge. Il Codice della Strada impone infatti il pieno controllo del veicolo in ogni momento, e comportamenti come regolare l’auricolare, fumare, mangiare o compiere altri gesti mentre si è alla guida possono compromettere la sicurezza e avere conseguenze legali.

Disattenzione alla guida: un fattore determinante negli incidenti

Secondo le statistiche fornite dalle forze dell’ordine, oltre il 90% degli incidenti stradali è causato da distrazione. L’uso scorretto delle mani durante la guida – ad esempio per sorseggiare una bevanda o sistemare il telefono – rientra tra i comportamenti pericolosi più frequenti.

Cosa prevede il Codice della Strada

Le norme di riferimento che regolano il comportamento del conducente sono:

  • Art. 140: obbligo generale di non costituire pericolo o intralcio alla circolazione;
  • Art. 141, comma 2: il conducente deve essere sempre in grado di compiere tutte le manovre necessarie in sicurezza;
  • Art. 169, comma 1: è fatto obbligo al conducente di mantenere la piena libertà di movimento.

Queste disposizioni, lette congiuntamente, escludono la possibilità di guidare con una sola mano o di tenere comportamenti non compatibili con la condotta attenta del veicolo.

Le sanzioni per chi guida con una sola mano

Chi viene sorpreso alla guida con una sola mano, ad esempio mentre tiene il braccio fuori dal finestrino o compie altre azioni estranee alla guida, rischia una multa da 41 a 168 euro. Se la mano è impegnata nell’uso dello smartphone, le conseguenze sono ben più gravi: l’art. 173 del Codice della Strada prevede sanzioni che possono arrivare fino a 1.000 euro, con sospensione della patente nei casi più gravi.

Guidare e fumare: quando è vietato

Accendere una sigaretta mentre si guida è considerato un elemento di distrazione e, in taluni casi, è sanzionabile. Il fumo riduce la concentrazione e può generare rischi indiretti, come:

  • la dispersione di ceneri incandescenti nell’abitacolo o all’esterno;
  • lancio di mozziconi dal finestrino, con rischio incendi lungo le carreggiate.

In assenza di altri comportamenti vietati, fumare al volante non è vietato in modo assoluto, ma può essere punito se associato a una guida pericolosa o a distrazioni sanzionabili ai sensi dell’art. 173.

Fumo in auto con minori o donne in gravidanza

Il D.Lgs. 6/2016 ha introdotto un divieto specifico: è vietato fumare in auto, anche se ferma, in presenza di minori o donne in gravidanza. Questa disposizione è stata pensata per tutelare la salute dei soggetti più vulnerabili all’esposizione passiva al fumo.

Conclusioni

Guidare con una sola mano, fumare o distrarsi alla guida sono comportamenti che compromettono la sicurezza stradale e che possono avere conseguenze gravi dal punto di vista sanzionatorio e penale. Il Codice della Strada è chiaro: mantenere entrambe le mani sul volante e la piena attenzione è un dovere imprescindibile per ogni conducente.

Omicidio in centro a Ribera, indagini verso la conclusione

Avviso di conclusione delle indagini o richiesta di giudizio immediato. E’ la decisione che sta per assumere la procura della Repubblica di Sciacca sull’omicidio di Mahjoub Aymen, il tunisino di 31 anni ucciso il 10 febbraio nella via Buoni Amici, a pochi metri dal palazzo municipale. L’unico indagato è Ciro Ruvolo, di 51 anni, agricoltore di Ribera.

Ruvolo nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere rendendo dichiarazioni spontanee per respingere le accuse a suo carico.

La difesa sostiene che il riberese non era a bordo dell’auto ripresa da telecamere di videosorveglianza e non soltanto nella zona in cui è stato commesso il delitto. Il cinquantunenne avrebbe detto di trovarsi da altra parte di Ribera nelle ore in cui sono avvenuti i fatti. E sarebbe stato con altre persone. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero svolto un ruolo importante nella vicenda e non soltanto quelle che coprono l’area del centro dove il tunisino è stato ucciso. La custodia in carcere di Ruvolo è stata confermata dal Tribunale del Riesame.

Programma “Estate saccense” fermo al palo, destino legato al bilancio

Non rilascia dichiarazioni al momento l’assessore comunale al Turismo Francesco Dimino che sta lavorando insieme al sindaco che ha trattenuto la delega allo Spettacolo, al programma dell'”Estate Saccense”.

Un cartellone che difficilmente sarà pronto prima di luglio visto che è legato alla sorte del bilancio comunale, approvato soltanto qualche giorno fa dalla giunta e che deve adesso ottenere l’ok dei revisori dei conti e infine, l’esame del consiglio comunale. Una procedura che richiederà almeno 20 giorni ancora.

Sebbene vi siano già dei punti fissi nel programma come i festival che si ripetono al suo interno ormai da diversi anni come Azzurro Food, lo Street Food, più difficile progettare altri nuovi eventi. Si sa già che a settembre si replicherà come lo scorso anno l’esperienza di un mini carnevale fuori stagione con esibizione dei gruppi mascherati. Per il resto, altro non è al momento, dato sapere.

Lo scorso anno il cartellone estivo e’ stato presentato alla città il quattro luglio e anche quest’anno gli spettacoli d’intrattenimento e svago potranno essere licenziati prima di quella data. Un copione che si ripete.

Morti sul lavoro in netto aumento in Sicilia, i dati Inail

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E’ del 69 percento in più il numero di morti sul lavoro in Sicilia nei primi quattro mesi del 2025 rispetto gli stessi mesi del 2024.

I dati sono stati diffusi dall’Inail Sicilia che ha fornito anche i dati delle denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia nei primi quattro mesi del 2025 che sono state 558, di cui 265 per patologie legate al sistema osteoarticolare o del tessuto connettivo.

Secondo il direttore regionale di Inail Sicilia, Giovanni Asaro questo deve spingere tutte le istituzioni, le parti sociali e quanti abbiano un ruolo attivo nel mondo della sicurezza sul lavoro ad intensificare ogni possibile azione diretta a ridurre strutturalmente il dramma delle morti sul lavoro.

Ciò che serve sono sempre secondo il numero uno di Inail Sicilia sono maggiori controlli piu’ un sistema strutturato che metta al centro l’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori. Tutto questo accompagnato dal sostegno e alla consulenza alle imprese per migliorare la sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro.

Rimborsi fiscali 730 bloccati dopo i controlli dell’Agenzia delle Entrate: quando accade e cosa prevede la legge

Nel 2025, chi presenta la dichiarazione dei redditi con modello 730 può vedersi riconosciuto un credito d’imposta in seguito a trattenute in eccesso, detrazioni spettanti o versamenti errati. Tuttavia, il rimborso fiscale non è sempre automatico: l’Agenzia delle Entrate può disporre controlli preventivi, con conseguente sospensione temporanea del pagamento.

Quando scatta il controllo preventivo

Il controllo può essere attivato in diverse situazioni:

  • quando il rimborso IRPEF supera i 4.000 euro (art. 5, comma 3-bis, D.Lgs. 175/2014);
  • quando la dichiarazione presenta dati incoerenti o anomalie, come detrazioni sproporzionate rispetto al reddito;
  • se il contribuente ha debiti fiscali pendenti, anche già iscritti a ruolo.

Il versamento del rimborso, che normalmente avviene tramite sostituto d’imposta (datore di lavoro o INPS), viene in questi casi bloccato e spostato a una fase successiva, direttamente gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Tempi per il pagamento dopo il controllo

La normativa prevede che, in caso di verifica, il rimborso venga effettuato entro sei mesi dalla scadenza del termine per la presentazione del 730, salvo riscontri di irregolarità. Se non emergono anomalie, la somma spettante viene versata entro tale scadenza direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Nuova soglia di controllo: 500 euro

Una delle novità introdotte dal Decreto Riscossione (D.Lgs. 110/2024) riguarda l’ampliamento del campo di applicazione dei controlli. Per i rimborsi relativi al periodo d’imposta 2024, se l’importo del credito fiscale supera 500 euro (interessi inclusi), l’Agenzia effettuerà un controllo per verificare l’eventuale presenza di debiti non saldati da parte del contribuente.

Compensazione obbligatoria dei debiti fiscali

Se dalla verifica emergono debiti iscritti a ruolo, il Fisco non procede con il rimborso immediato ma attiva una proposta di compensazione. Il contribuente riceve una comunicazione con la possibilità di:

  • accettare la compensazione, saldando il debito con il credito maturato;
  • rifiutare, mantenendo però bloccato il rimborso, che potrà essere aggredito dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre dell’anno successivo.

Questa procedura si applica anche in caso di mancato riscontro da parte del contribuente entro 60 giorni dalla notifica della proposta.

Cosa succede in caso di rifiuto o mancata risposta

In caso di rifiuto esplicito o di mancata risposta:

  • il credito d’imposta viene congelato;
  • l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà procedere all’esecuzione forzata, recuperando le somme spettanti per coprire il debito iscritto a ruolo.

Comunicazioni e possibili sanzioni

Nel caso in cui i controlli rilevino errori formali o incongruenze, il contribuente può ricevere:

  • una comunicazione di irregolarità, con possibilità di rettifica;
  • oppure, nei casi più gravi, l’avvio di un procedimento sanzionatorio.

Conclusioni

I rimborsi fiscali rappresentano un diritto per il contribuente, ma sono subordinati a verifiche mirate. Con l’entrata in vigore delle nuove soglie di controllo e delle procedure di compensazione automatica, è sempre più importante conoscere il funzionamento del sistema fiscale e monitorare la propria situazione debitoria per evitare blocchi e azioni di recupero forzato.

A Sciacca rubano marmitte catalitiche, raffica di furti negli ultimi giorni

La maggior parte dei furti sono stati messi a segno in via Lioni, ma alcune marmitte cataliche, negli ultimi giorni, le hanno rubate, durante le ore della notte, anche in contrada Perriera.

Sono i catalizzatori l’obiettivo dei ladri che in qualche occasione non sarebbero riusciti a portare a termine il furto.

Oltre al valore del ricambio che può raggiungere anche i 1.000 euro per i modelli premium – e che lo rende inseribile nel mercato nero del commercio di parti a patto che provenga da un’auto con pochi km – ad attirare i ladri è la presenza in questo dispositivo di diversi metalli rari, tra cui platino, palladio e rodio, che valgono 10 volte di più dell’oro e possono arrivare all’astronomica cifra di 800.000 euro al kg.


In dettaglio ci sono dai 6 ai 30 grammi di metalli rari in ogni marmitta catalitica, a seconda del numero (scarico semplice o sdoppiato) e delle dimensioni del motore.

Se si pensa che alle quotazioni attuali il platino viaggia sui 28mila euro al kg, il palladio a 70mila e il rodio a 560mila, si fa presto a comprendere come dalla rottamazione mirata di un catalizzatori la malavita possa ricavare facilmente da 500 a 1.500 euro.


Poiché il furto richiede il sollevamento del veicolo, è dunque consigliabile dotare il sistema di antifurto di un sensore di spostamento, soprattutto se l’auto rimane per molte ore in un parcheggio non controllato dove un furgone può affiancare la vettura (modalità abituale per non far vedere che si sta lavorando sotto) e i ladri possono lavorare comodamente con l’impianto di scarico raffreddato.

Expo Osaka, l’eccellenza siciliana brilla in Giappone con il Toscanini

Grande successo internazionale per il Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera e Sciacca, protagonista in Giappone con un’esibizione d’eccezione al Teatro Festival Station di Osaka. L’evento, dal titolo La Suite dei Templi per Osaka 2025, ha portato sul palco la cultura siciliana e italiana, rappresentando l’Italia come unica eccellenza Afam (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) all’interno del prestigioso contesto dell’Expo giapponese.

Un risultato reso possibile grazie al sostegno del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha finanziato un progetto capace di unire le tradizioni musicali di Sicilia e Giappone. L’esibizione è stata infatti impreziosita dalla collaborazione del maestro giapponese Hisataka Nishimori, creando un ponte artistico tra la Valle dei Templi di Agrigento e il santuario Shimogamo di Kyoto, due siti patrimonio dell’Unesco.

Un Conservatorio che porta la Sicilia nel mondo

Ad aprire la serata a Osaka è stata l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, che ha definito l’iniziativa “un orgoglio straordinario”, sottolineando come questa eccellenza siciliana in Giappone sia ormai un punto di riferimento artistico internazionale. «Il Conservatorio Toscanini – ha affermato – attira studenti da tutta Europa e dall’Africa, dimostrando che la Sicilia è un polo formativo di qualità».

L’assessore ha inoltre evidenziato il ruolo della Regione Siciliana nel sostenere la crescita di realtà culturali come quella del Toscanini, capaci di unire tradizione e innovazione e portare in alto il nome della Sicilia nel mondo.

Riconoscimento nazionale tra le 100 Eccellenze Italiane

Il valore del Conservatorio Toscanini è stato recentemente riconosciuto anche a livello nazionale. Lo scorso 3 dicembre, infatti, l’istituto è stato premiato a Montecitorio tra le 100 Eccellenze Italiane 2024, unico rappresentante del settore Afam. Il premio, patrocinato da 11 Ministeri e dal Consiglio dei Ministri, è stato inserito nell’opera editoriale “100 Storie di Eccellenza”, che celebra chi contribuisce a migliorare il futuro del Paese.

La professoressa Mariangela Longo, insieme a tutta l’orchestra del Conservatorio, è stata ringraziata pubblicamente dall’assessore Savarino per aver portato l’eccellenza siciliana in Giappone e per aver reso la Sicilia ancora una volta protagonista nel panorama culturale internazionale.

Conclusione: orgoglio e prospettiva per la Sicilia artistica

L’esperienza di Osaka conferma come il Conservatorio Toscanini sia una fucina di talenti e un ponte culturale tra la Sicilia e il mondo. Con la sua partecipazione a Expo 2025, l’eccellenza siciliana in Giappone dimostra quanto l’arte possa essere uno strumento potente di dialogo tra culture e un motore di sviluppo per l’intero territorio.

Aperitivo al tramonto in barca: un’esperienza romantica nella costa agrigentina

Aperitivo al tramonto in barca: un’esperienza romantica nella costa agrigentina

Ci sono tramonti che si ricordano per sempre. Quelli visti dal mare, in silenzio, con il bicchiere in mano e la persona giusta accanto, sono tra questi.
Se sei a Sciacca o stai programmando una vacanza in Sicilia, un aperitivo in barca al tramonto è un’esperienza da vivere almeno una volta.

Non è solo una gita. È un modo per rallentare, guardare il cielo tingersi d’oro e lasciarsi cullare dalle onde mentre il sole scompare dietro la linea dell’orizzonte.


L’esperienza del tramonto tra il mare e la costa

L’escursione parte nel tardo pomeriggio dal porto di Sciacca. La barca naviga lentamente lungo la costa, passando accanto a scorci silenziosi, calette nascoste e tratti di mare che sembrano dipinti. Il tempo si ferma, il cielo cambia colore, e arriva il momento clou: il brindisi al tramonto, accompagnato da frutta fresca, stuzzichini e prosecco ghiacciato.

È un momento intimo, pensato per coppie, piccoli gruppi di amici o chi desidera concedersi qualcosa di diverso dal solito.
A bordo regna la quiete, interrotta solo dal suono dell’acqua e dal brindisi.


Perché scegliere un aperitivo in barca a Sciacca

Questa esperienza non è solo bella, è anche fortemente legata al territorio:

  • si parte da una delle città più antiche della costa sud-occidentale siciliana;
  • si naviga tra luoghi pieni di storia e suggestione come Capo San Marco, Lumia, Maragani;
  • si gode di un punto di vista unico, quello del mare verso la terra.

Il servizio è curato nei minimi dettagli: barca spaziosa, skipper esperto, accoglienza attenta, atmosfera rilassata. Il risultato è un’esperienza che unisce bellezza e semplicità.


Cosa fare al tramonto a Sciacca? Salire a bordo e lasciarsi incantare

Non servono grandi parole: basta il rumore del mare, il vento tra i capelli e un bicchiere in mano.
È la Sicilia più autentica, quella che si vive a colori pastello e si porta nel cuore anche dopo il rientro.


Scopri come prenotare questa esperienza esclusiva ed altre ancora

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Domande frequenti

Quante persone possono partecipare?
L’aperitivo è pensato per piccoli gruppi (massimo 6 o 10 persone, a seconda della barca).

Cosa è incluso nel servizio?
Navigazione di circa 2 ore, prosecco, frutta fresca, stuzzichini e assistenza a bordo.

Si può prenotare in coppia?
Sì, è una delle formule più richieste. Ideale per anniversari, sorprese romantiche o semplicemente per concedersi un momento speciale.


Conclusione

L’aperitivo al tramonto in barca a Sciacca è molto più di un’uscita in mare.
È un’esperienza da vivere con pienamente, immersi nella bellezza di una Sicilia che sa emozionare.
A volte basta poco per sentirsi davvero in vacanza: il mare, un calice e il cielo che si accende.

Pensioni 2025: aumenti fino a 600 euro al mese per gli assegni bassi. Ecco chi ne ha diritto

Nel 2025 è prevista una serie di misure volte a sostenere i pensionati con assegni di importo ridotto. Tra queste, l’integrazione al trattamento minimo e una rivalutazione straordinaria degli importi pensionistici. Si tratta di strumenti che permettono di incrementare l’importo mensile della pensione, garantendo una soglia minima fissata annualmente e accessibile solo a chi rispetta precisi requisiti contributivi e reddituali.

Integrazione al trattamento minimo: cos’è e a chi spetta

L’integrazione al trattamento minimo è una misura prevista per i pensionati che si trovano in condizioni economiche svantaggiate. Per accedervi, nel 2025 è necessario:

  • aver maturato almeno un contributo prima del 31 dicembre 1995 (sistema retributivo o misto);
  • non essere titolari esclusivamente di pensione calcolata con il sistema contributivo;
  • avere un reddito personale o familiare al di sotto delle soglie stabilite dalla normativa.

Limiti di reddito per ottenere l’aumento

Nel 2025 l’importo della pensione minima, rivalutato dello 0,8%, è pari a 603,40 euro mensili (7.844,20 euro annui).

I pensionati possono beneficiare dell’integrazione:

  • in forma piena, se il reddito personale è inferiore a 7.844,20 euro annui;
  • in forma parziale, se il reddito è compreso tra 7.844,20 euro e 15.688,40 euro annui (cioè il doppio della pensione minima).

Per i pensionati coniugati, si considera anche il reddito del coniuge:

  • integrazione piena se il reddito familiare non supera i 31.376,80 euro (quattro volte il minimo);
  • integrazione parziale fino al limite di 39.221 euro annui (cinque volte il minimo).

Come si calcola l’importo integrativo

Il calcolo dell’integrazione dipende dalla fascia reddituale del beneficiario:

  • per redditi inferiori alla soglia minima, la pensione viene portata automaticamente a 603,40 euro al mese;
  • per redditi intermedi, si utilizza la formula: (limite massimo – reddito annuo) ÷ 13

Esempio:
Un pensionato con 250 euro di pensione e un reddito di 6.500 euro riceverà un’integrazione di circa 353 euro, arrivando a circa 603 euro mensili. Se invece ha un reddito di 12.000 euro, l’integrazione sarà parziale, pari a circa 284 euro al mese.

Rivalutazione straordinaria 2025: l’aumento del 2,2%

Oltre all’integrazione, nel 2025 è stata introdotta una rivalutazione straordinaria del 2,2% per le pensioni più basse. L’aumento si applica:

  • solo agli importi soggetti a tassazione;
  • non coinvolge maggiorazioni sociali, quattordicesima o prestazioni esenti.

Grazie a questo adeguamento, l’assegno minimo mensile può salire fino a 616,67 euro.

Come fare domanda

La rivalutazione straordinaria viene applicata automaticamente dall’INPS. Per l’integrazione al minimo, invece, il pensionato deve:

  • accedere al servizio online “Consulente digitale delle pensioni” sul sito INPS;
  • oppure rivolgersi al contact center o a un patronato.

Se il diritto viene riconosciuto, è possibile anche ottenere arretrati fino a cinque anni.