Centro comunale di raccolta di contrada Perriera, ok allo studio di fattibilità per l’adeguamento da 300 mila euro

La giunta comunale di Sciacca ha dato il via libera allo studio di fattibilita’ tecnica ed economica dei lavori di “adeguamento del Centro comunale di raccolta della contrada Perriera a Sciacca.

Il Comune di Sciacca parteciperà all’avviso pubblico regionale per la concessione di agevolazioni per la realizzazione e potenziamento delle attrezzature, infrastrutture e mezzi per la raccolta, il riuso e il riciclo dei rifiuti e degli scarti di lavorazione. L’avviso regionale ha una dotazione finanziaria di 33 milioni di euro. Lo scorso luglio l’intervento sul Centro comunale e’ stato inserito dal consiglio comunale nel programma triennale delle opere pubbliche.

Per poter partecipare all’avviso, l’ente ha affidato allo studio di ingegneria Delta Emme srls il progetto di fattibilità tecnica che prevede un costo di oltre trecento mila euro.

In particolare, si prevede un costo di 45 mila euro per le opere civili, 75 mila euro per gli impianti e 43 per macchine e mezzi a corredo dello stesso centro.

“Falsa certificazione Covid”, saccense lavora 6 mesi alla mensa della solidarietà


Messa alla prova che estingue il reato grazie a 6 mesi di servizio alla mensa della solidarietà di Sciacca, due volte alla settimana con ogni singolo turno di tre ore. E’ quanto ha dovuto svolgere G.G., di 45 anni, di Sciacca, che era accusato si ricettazione.

Nel periodo compreso tra gennaio e febbraio del 2022 avrebbe acquistato o comunque ricevuto una falsa certificazione Covid 19 con identificativo contraffatto. La certificazione, il green pass, era richiesta sul posto di lavoro anche nel settore privato.

Il saccense rischiava una condanna fino a 8 anni di reclusione, ma la difesa, con l’avvocato Calogero Santangelo (nella foto), ha chiesto la messa alla prova.

La vicenda giudiziaria è arrivata a Sciacca dal palermitano dove sarebbero stati accertati i primi casi di certificazioni Covid considerate false.

L’avvocato Santangelo al termine delle indagini preliminari ha avanzato richiesta di ammissione del suo assistito alla messa alla prova, che è prevista anche per questo reato, e il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, prima l’ha accolta e adesso valutato positivamente l’esito.

Nuovi scuolabus per Sambuca, Santa Margherita e Ribera

La Regione Siciliana ha finanziato l’acquisto di nuovi scuolabus destinati ai Comuni dell’Isola, con particolare beneficio anche per diversi centri della provincia di Agrigento. L’iniziativa, avviata con l’avviso pubblicato l’11 aprile scorso dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, prevedeva uno stanziamento iniziale di 2 milioni di euro.

Alla scadenza, numerosi enti avevano presentato domanda di contributo. Il 23 luglio è stata pubblicata la graduatoria dei Comuni giudicati “idonei”, ma molti di essi non erano stati finanziati per insufficienza di fondi. Successivamente, il governo siciliano guidato dal presidente Renato Schifani ha stanziato ulteriori risorse per complessivi 8,3 milioni di euro, garantendo così la copertura per tutti gli enti ammessi.

Tra i Comuni della provincia di Agrigento che beneficeranno del contributo per l’acquisto di nuovi scuolabus figurano Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Ribera, oltre a Racalmuto, San Biagio Platani, Cammarata, Casteltermini e Lampedusa e Linosa. Un risultato che, scrive il coordinamento provinciale di Forza Italia, “consentirà di garantire un servizio essenziale per gli studenti, soprattutto nelle aree interne e nei piccoli centri, favorendo la piena fruizione del diritto allo studio”.

Il tenente De Felice lascia Ribera per il Nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo

Il tenente dei carabinieri Vincenzo De Felice (nella foto) lascia il comando della Tenenza di Ribera per ricoprire il prestigioso incarico di comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo. L’ufficiale era arrivato a Ribera nell’estate del 2022 prendendo il posto del capitano Fabio Proietti.

Questa mattina, presso la sede del Comando Provinciale di Agrigento, il comandante provinciale, colonnello Nicola De Tullio, ha dato ufficialmente il benvenuto al nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Cammarata, capitano Ernesto Maria Antonio Califri, 35 anni, il quale succede al capitano Dario Cocchioli, trasferito alla Compagnia Carabinieri di Siena. Quest’ultimo ha retto il comando per quasi 4 anni.

Nei giorni scorsi, trasferimento anche per il capitano Emanuele Argetta, già comandante della sezione operativa della Compagnia di Licata che andrà al comando del nucleo operativo della Compagnia di Vittoria.

Maturità 2026: addio alla scena muta, ora si rischia la bocciatura. Tutte le novità della riforma scolastica

Esame di maturità 2026: via libera alla riforma scolastica

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova riforma della maturità, che segna un cambiamento epocale per gli studenti delle scuole superiori. Non si parlerà più di “esame di Stato”, ma si tornerà ufficialmente alla denominazione storica “esame di maturità”, accompagnata da importanti novità su prove, punteggi e valutazioni.

Uno dei punti più discussi riguarda il colloquio orale: da ora in poi, non sarà più tollerato il silenzio strategico da parte dello studente. Chi si rifiuta volontariamente di rispondere alle domande della commissione rischia l’esclusione immediata dall’esame e quindi la bocciatura.


Cosa cambia con la nuova riforma della maturità

Ecco le principali novità:

  • Nuovo nome ufficiale: l’esame torna a chiamarsi “esame di maturità”.
  • Commissione ridotta: da sette a cinque membri (2 interni, 2 esterni e il presidente).
  • Stop al documento finale: il colloquio orale non prevede più la discussione del documento conclusivo.
  • Quattro discipline scelte ogni anno: il colloquio verterà su materie definite a gennaio.
  • Niente scena muta: chi si rifiuta di rispondere o boicotta l’orale rischia l’esclusione.
  • Due prove scritte confermate: resta invariata la struttura delle prove scritte.

Valutazione più ampia e punteggi rivisti

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha evidenziato che la nuova valutazione considererà non solo conoscenze e competenze, ma anche:

  • Senso di responsabilità,
  • Crescita personale,
  • Partecipazione a esperienze sportive, culturali e sociali.

Inoltre, sarà possibile aggiungere fino a 3 punti bonus agli studenti che otterranno 97/100, avvicinando il sistema a quello universitario.

I risultati delle prove scritte non saranno più comunicati immediatamente: saranno rivelati solo al termine dell’orale, per evitare che influenzino il comportamento dello studente davanti alla commissione.

Anche i risultati delle prove INVALSI saranno inseriti nel curriculum solo a esame completato, senza valutazioni numeriche immediate.


Cambiamenti anche durante l’anno scolastico

La riforma tocca anche aspetti organizzativi e didattici del percorso scolastico:

  • Chi cambia indirizzo dovrà sostenere un esame integrativo prima dell’inizio dell’anno.
  • Previsti percorsi di supporto personalizzati nel biennio.
  • Introdotto un elaborato critico sulla cittadinanza attiva, valido solo per chi ha almeno la sufficienza in condotta.
  • I PCTO cambiano nome e diventano “formazione scuola-lavoro”.
  • Il modello “4+2” nella filiera tecnico-professionale diventa ordinamento stabile.

Gite scolastiche più sicure e risorse per i docenti

Attenzione anche alla sicurezza nei viaggi di istruzione: i mezzi dovranno rispettare standard più alti (frenata assistita, sistemi avanzati), dopo l’incidente mortale che ha coinvolto una docente lo scorso maggio.

Infine, previsti 240 milioni di euro per il rinnovo contrattuale e 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti precari.


Una riforma che punta a modernizzare la scuola italiana, valorizzando la responsabilità e il merito. E ora, con la scena muta a rischio bocciatura, prepararsi all’orale non è mai stato così importante.

Pellerito: “A Ribera la prima chirurgia in provincia a prevalente indirizzo oncologico”

Lo scorso due settembre su una paziente di 60 anni e’ stato eseguito all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera un intervento chirurgico di “Cefalo duodeno pancreasectomia con linfoadenectomia e tecnica laparotomica per carcinoma della testa del pancreas”.

Si tratta di un intervento molto complesso eseguito dall’equipe medica formata dai chirurghi Nino e Giuseppe Tornambe’ insieme all’anestesista Giuseppe Pellerito, responsabile del reparto di Anestesia del presidio ospedaliero riberese.

L’intervento che prevede almeno due tempi con una fase demolitiva e una fase ricostruttiva: dopo l’asportazione degli organi, il chirurgo ricollega con delle anastomosi e by pass le parti residue dell’intestino, della via biliare e del pancreas, e’ stato effettuato in quattro ore e mezza con una buona ripresa post operatoria per la paziente.

“Tale intervento – ha commentato l’anestesista Giuseppe Pellerito – è eseguito solo da pochissime equipe in Sicilia. Noi lo abbiamo eseguito in questo ospedale di periferia e non abbiamo avuto la soddisfazione di avere ottenuto una certa risonanza mediatica perché?

“Perché – continua ancora il medico sul social – un intervento chirurgico di tale spessore, oggetto di innumerevoli viaggi della speranza al nord Italia, è stato eseguito semplicemente in un “ospedale doppione di periferia” che molto probabilmente in atto ha i numeri per essere considerato la prima chirurgia a prevalente indirizzo oncologico e prima per colecisti e per qualità dell’Azienda ospedaliera di Agrigento”.

A Ribera l’unità operativa di Chirurgia si regge su 2 dirigenti medici in servizio e un altro specialista non regime di partita Iva. Al Giovanni Paolo II di Sciacca i chirurghi in servizio sono al momento 3 mentre al San Giovanni di Dio di Agrigento gli specialisti nella Chirurgia tra dirigenti medici e specializzandi sono 15

Ribera, dal 3 al 5 ottobre la Festa dell’Amicizia 2025 con Schifani 

Torna a Ribera la Festa dell’Amicizia, appuntamento promosso dalla Democrazia Cristiana, in programma da venerdì 3 a domenica 5 ottobre. La città accoglierà tre giorni di dibattiti, musica e momenti di aggregazione.

L’inaugurazione è prevista venerdì alle 20, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Tra i protagonisti della kermesse anche l’ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, che interverrà al tavolo sul tema “Pace, disarmo nucleare e diritto internazionale”. Sul versante musicale, atteso il concerto di Fausto Leali, venerdì alle 22.

Il programma prevede sette tavoli tematici su attualità, istruzione, salute, credito e accoglienza, oltre a tre presentazioni editoriali dedicate a violenza di genere, olocausto e beni culturali. Spazio anche alla mostra “Servus inutilis. Alcide De Gasperi e la politica come servizio”, promossa dalla Fondazione De Gasperi.

Non mancheranno momenti di spettacolo: nove esibizioni musicali tra band, gospel e tributi, tra cui quello a Renzo Arbore con i “Luna Rossa”. Sabato, dalle 22, appuntamento con la “Notte dell’Amicizia”, animata da Radio Time 90 e performance live.

La manifestazione vivrà nel cuore della città, tra corso Umberto I e piazza Duomo. Domenica mattina il CineTeatro Lupo ospiterà gli Stati Generali della Dc, con la partecipazione del segretario nazionale Totò Cuffaro e del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.

In chiusura, il pranzo solidale al Parco degli Aranci. Il ricavato sarà destinato al progetto “Lo sport è bello finché gioco”, a sostegno di bambini e ragazzi in difficoltà.

Recupero pasti ospedalieri a Salemi, accordo per famiglie fragili

Un’iniziativa concreta contro lo spreco alimentare e a sostegno dei cittadini più fragili prende il via dall’ospedale di Salemi. Grazie a un accordo tra Asp di Trapani, Comune di Salemi e Fondazione San Vito Onlus, i pasti non somministrati e prodotti nel punto cottura dell’ospedale non andranno persi, ma diventeranno un aiuto per famiglie in difficoltà.

Recupero pasti ospedalieri: il progetto pilota

Il progetto, approvato con delibera del Commissario straordinario dell’Asp Sabrina Pulvirenti, ha durata annuale e prevede il recupero di pasti ospedalieri preparati nel presidio di Salemi, da destinare a soggetti individuati dai Servizi sociali del Comune.

Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, si preparano non solo i pasti per i degenti di Salemi, ma anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo. I pasti in esubero saranno ritirati da volontari della Fondazione San Vito Onlus, formati dall’Asp, e consegnati sia presso la sede che direttamente a domicilio dei beneficiari.

Solidarietà e lotta allo spreco

Il progetto si svolgerà sotto la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, che garantirà sicurezza e qualità nella distribuzione.

“Una lodevole iniziativa – ha commentato il Commissario straordinario – che da un lato evita sprechi alimentari e dall’altro sostiene famiglie in condizioni di indigenza”.

La somministrazione inizierà a ottobre e, in una prima fase, coinvolgerà già una decina di nuclei familiari seguiti dai servizi sociali comunali.

Un modello replicabile

L’accordo tra istituzioni, sanità e volontariato si propone come un modello virtuoso, capace di coniugare responsabilità sociale e sostenibilità. Il recupero dei pasti ospedalieri a Salemi rappresenta un esempio concreto di come la gestione delle risorse alimentari possa diventare occasione di aiuto per la comunità.

West Nile Virus, interventi di disinfestazione straordinari a Sciacca

Nella giornata di oggi, mercoledì 17 settembre, sarà eseguito un intervento straordinario di disinfestazione larvicida contro il West Nile Virus.

Dopo i quattro cicli di disinfestazione effettuati tra la primavera e l’estate, il sindaco Fabio Termine e l’assessore comunale Salvino Patti annunciano nuovi interventi.

Sono già stati programmati ulteriori interventi:
• 1 ottobre: disinfestazione adulticida
• 15 ottobre: disinfestazione larvicida
• 30 ottobre: disinfestazione adulticida

Queste azioni mirano a contrastare la proliferazione della zanzara comune (Culex pipiens), vettore del West Nile Virus, e rientrano nelle misure di prevenzione adottate dal Comune in linea con le indicazioni delle autorità sanitarie.

Ai cittadini sono raccomandate una serie fi precauzioni:
• Tenere chiuse porte e finestre a partire dalle ore 23:30
• Non lasciare panni stesi all’esterno
• Tenere al riparo animali domestici, alimenti e giochi per bambini

Il Comune ribadisce che non vi è motivo di allarme, ma invita tutti i cittadini a collaborare rispettando le precauzioni indicate.

Indennità di frequenza INPS da 336 euro al mese: un sostegno per le famiglie

L’indennità di frequenza è una misura economica prevista dall’INPS rivolta ai minori con disabilità riconosciuta, pensata per favorire l’inclusione scolastica, sociale e riabilitativa. L’importo mensile di 336 euro, erogato per un massimo di 12 mensilità annue, rappresenta un sostegno importante per le famiglie che affrontano spese legate a terapie, centri educativi e riabilitazione.

Ma attenzione: molti genitori perdono il diritto ai pagamenti estivi semplicemente per mancanza di informazioni. Ecco tutto quello che occorre sapere per non perdere nemmeno un mese di questo beneficio.


I mesi estivi e il rischio di perdere l’indennità

Durante l’anno scolastico, la prestazione viene riconosciuta automaticamente se il minore frequenta scuole pubbliche o private, asili nido o centri specializzati. Il problema sorge in estate: l’INPS sospende l’indennità nei mesi in cui non viene dimostrata una frequenza continuativa presso strutture alternative.

Questo accade soprattutto a luglio, agosto e settembre, quando le scuole sono chiuse. Tuttavia, la legge prevede la possibilità di ricevere il sussidio anche in estate: basta seguire la corretta procedura.


Come ottenere l’indennità estiva da 336 euro

Per non perdere il diritto all’indennità nei mesi estivi, è necessario comunicare all’INPS la frequenza del minore presso:

  • Centri diurni riabilitativi (pubblici o privati convenzionati)
  • Strutture ASL
  • Ambulatori terapeutici
  • Centri estivi specializzati per disabili

Non basta l’iscrizione: serve una certificazione che attesti la frequenza effettiva, rilasciata al termine del periodo estivo.

Il momento giusto per inviare la documentazione è a fine estate, quando le attività si sono concluse e le strutture possono rilasciare i certificati ufficiali. Solo così sarà possibile recuperare gli arretrati e ottenere il pagamento anche per luglio, agosto e settembre.


Requisiti economici per l’indennità

Per accedere all’indennità di frequenza INPS, bisogna rispettare un limite di reddito che, nel caso dei minori, riguarda esclusivamente il loro reddito personale: circa 5.750 euro annui.

Si tratta di un limite facilmente rispettabile, ma da non confondere con il reddito familiare complessivo. È sufficiente allegare la dichiarazione ISEE minorenni o altri documenti richiesti dall’INPS.


Documentazione necessaria da inviare all’INPS

Per ottenere il pagamento estivo, occorre presentare:

  • Certificazione di frequenza effettiva (non solo l’iscrizione)
  • Indicazione precisa del periodo (es. 1° luglio – 31 agosto)
  • Dati della struttura frequentata
  • Documenti fiscali o ricevute delle attività, se disponibili

Il tutto va trasmesso attraverso il portale INPS o tramite Patronato abilitato.


Consigli utili per le famiglie

  • Pianifica per tempo: accordati con le strutture già a inizio estate per ottenere i documenti necessari.
  • Conserva ricevute e certificazioni: potrebbero essere utili in caso di controlli.
  • Invia tutto entro settembre/ottobre: i pagamenti estivi si possono ancora recuperare se la documentazione è corretta.

🟩 Conclusioni

L’indennità di frequenza da 336 euro al mese rappresenta un diritto importante per le famiglie con figli disabili. Tuttavia, per ottenere i 12 mesi completi di erogazione, è fondamentale seguire con precisione la procedura, soprattutto nei mesi estivi. Una corretta informazione può fare la differenza tra ricevere il sussidio per tutto l’anno o perderne una parte significativa.