Incidente tra scooter e auto in via Ovidio a Sciacca, ferita una giovane

Una giovane è rimasta ferita questa mattina a Sciacca in un incidente stradale nella via Ovidio. Era in sella a uno scooter. L’incidente ha coinvolto il mezzo guidato dalla giovane e una Nissan qashqai.

La ragazza era cosciente in arrivo dell’ambulanza per il trasferimento in ospedale.

L’asfalto reso viscido dalla pioggia potrebbe avere influito nell’incidente anche se saranno gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine a stabilire la causa.

Traffico rallentato nella zona durante il trasferimento di molti studenti verso gli istituti scolastici della Perriera.

Menfi, ladro condannato e irreperibile da anni rintracciato mentre passeggia in centro

Era stato dichiarato irreperibile dal febbraio 2023, dopo essere stato ritenuto parte di una banda di ladri. Di lui, per oltre due anni, non si erano avute più tracce.

Il trentunenne Eugen Amanuel Birsan, cittadino polacco residente a Menfi, è stato invece individuato dai carabinieri mentre camminava tranquillamente in via Matteotti, nel pieno centro della città.

I militari lo hanno fermato e arrestato, dando finalmente esecuzione all’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica di Sciacca. L’uomo deve scontare un anno di reclusione.

Dopo il controllo e la formalizzazione dell’arresto, Birsan è stato trasferito alla casa circondariale di Sciacca, dove sconterà la pena.

Cedimento fognario in via Incisa a Sciacca, lavori per tutta la settimana

Una ditta è al lavoro per conto di Aica nella via Incisa, a Sciacca, per un cedimento fognario. E’ stato necessario effettuare uno scavo e l’intervento andrà avanti per tutta la settimana secondo quanto si apprende dai tecnici.

Questi lavori hanno determinato il rinvio alla prossima settimana dell’intervento in via Giuseppe Licata dove le transenne sono collocate, già da tempo, ai due lati della strada.

Per uno dei due cedimenti in via Licata occorrerà intervenire soltanto con la sistemazione del manto stradale e non scendendo fino ai sottoservizi.

Per l’alto, invece, bisognerà scavare e stabilire se si tratta di un guasto alla rete idrica o a quella fognaria. E’ quanto emerso da un sopralluogo Aica.

Una rapida soluzione del problema in via Licata è stata sollecitata, in una lettera al sindaco, Fabio Termine, dal capogruppo Dc al consiglio comunale, Filippo Bellanca.

“È poco edificante, per cittadini e turisti, constatare che queste transenne – scrive Bellanca – rimangano lì da mesi senza che si registri alcun tipo di intervento o comunicazione ufficiale. Un luogo così centrale e simbolico della città non può essere lasciato in uno stato di abbandono sia visivo sia amministrativo”.

Matrimonio gay, gli Stati devono riconoscere le nozze celebrate all’estero: la nuova sentenza della Corte di Giustizia UE

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito un principio destinato a segnare una svolta: tutti gli Stati membri sono obbligati a riconoscere i matrimoni gay legalmente celebrati in un altro Paese dell’Unione, anche se nel proprio ordinamento il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è previsto.

La pronuncia, arrivata nell’ambito di un caso polacco, rafforza i diritti delle famiglie arcobaleno e garantisce la continuità giuridica della condizione familiare dei cittadini europei che esercitano la libertà di circolazione.

Ecco cosa cambia e quali effetti avrà in Europa.


Il caso polacco diventa un precedente per tutta l’UE

La vicenda alla base della sentenza riguarda una coppia di cittadini polacchi, sposati in Germania.
Una volta rientrata in Polonia, la coppia ha chiesto la trascrizione del matrimonio nei registri civili, richiesta che però è stata respinta con la motivazione che il diritto nazionale non riconosce le unioni tra persone dello stesso sesso.

Il tribunale polacco ha quindi chiesto un chiarimento alla Corte di Giustizia UE. La risposta è stata netta:

❗ Rifiutare la trascrizione viola il diritto europeo, in particolare:

  • la libertà di circolazione dei cittadini UE
  • il diritto alla vita privata e familiare
  • il divieto di discriminazione basata sull’orientamento sessuale

Secondo i giudici di Lussemburgo, se la trascrizione è l’unico modo per riconoscere i matrimoni esteri, lo Stato deve garantire la procedura alle coppie omosessuali alle stesse condizioni delle coppie eterosessuali.

Importante precisazione della Corte: questo obbligo non impone allo Stato di introdurre il matrimonio gay nel proprio ordinamento, ma solo di riconoscere quello celebrato in un altro Paese UE ai fini dei diritti collegati alla cittadinanza europea.


Cosa cambia in Europa: il principio “se sei sposato in UE, lo sei ovunque”

Il matrimonio resta una competenza dei singoli Stati.
Tuttavia, quando le coppie si spostano all’interno dell’Unione, il diritto europeo prevale per garantire uniformità e tutela dei diritti fondamentali.

La Corte ha chiarito che un Paese non può:

  • trattare una coppia sposata all’estero come “non sposata”
  • negare diritti legati alla vita familiare
  • creare ostacoli alla residenza, al ricongiungimento o alla protezione patrimoniale

Questo vale per qualsiasi ambito collegato alla cittadinanza UE, come assistenza sanitaria, diritti successori, permessi di soggiorno del partner o benefici sociali.


Gli effetti concreti della sentenza per le famiglie arcobaleno

Il precedente della Corte di Giustizia avrà un impatto diretto in diversi Paesi che ancora non riconoscono il matrimonio gay, come:

  • Polonia
  • Romania
  • Bulgaria
  • Lettonia
  • Slovacchia

La decisione garantisce:

  • unità familiare durante gli spostamenti in Europa
  • riconoscimento giuridico stabile, anche nei Paesi non egualitari
  • eliminazione di ostacoli burocratici
  • maggior tutela per figli e patrimoni familiari

Inoltre, la sentenza riduce il fenomeno del cosiddetto “turismo dei diritti”, ossia la necessità di spostarsi all’estero per ottenere riconoscimenti negati in patria.


Un passo avanti per l’Europa dei diritti

Questa pronuncia rafforza il ruolo della Corte di Giustizia UE come garante dei diritti fondamentali quando la politica nazionale procede più lentamente.

Sottolinea inoltre un principio destinato a fare scuola:

👉 Chi contrae un matrimonio gay in uno Stato UE deve essere riconosciuto come sposato in tutta l’Unione per gli effetti legati alla cittadinanza europea.

Un messaggio forte per migliaia di famiglie arcobaleno che vivono, studiano e lavorano in Europa e che da oggi potranno contare su un livello di tutela più omogeneo e coerente con i valori fondativi dell’Unione.

Termine pensa ad Elia Maggio per la nuova giunta di Sciacca

I profili dei papabili nuovi assessori di Sciacca sono ancora al vaglio del sindaco che nelle ultime ore avrebbe individuato delle figure, ma continuerebbe a faticare per chiudere il cerchio. Pochissime sono le certezze del primo cittadino: uno e’ il fattore tempo e l’altro è l’individuazione di 2 donne tra i 4 nuovi componenti di giunta.

Ad aiutare Fabio Termine nella fase delle trattative si sarebbe unito chi ha gia’ esplicitamente affermato in consiglio comunale che un eventuale “governo di salute pubblica”, se così lo possiamo definire, potrebbe interessargli. Il riferimento e’ al gruppo “Insieme per Sciacca” composto dai consiglieri Alberto Sabella e Nino Venezia e il tanto citato “Patto del Castellucci” che avrebbe portato ad una sorta di appoggio esterno. Da questo gruppo la designazione di un assessore si sarebbe indirizzata su un funzionario di alto profilo tecnico, prossimo alla pensione, che i beninformati individuerebbero in Elia Maggio, attuale segretario generale dei Comuni di Montevago e Campobello di Mazara. Il suo curriculum di spessore, con una lunga esperienza come segretario generale in diversi comuni siciliani e le sue specializzazioni in anticorruzione, trasparenza, project financing e riorganizzazione amministrativa, ne farebbero l’uomo giusto dal quale ripartire per il completamento della giunta. Il diretto interessato da noi contattato al momento non confermerebbe il suo coinvolgimento a Sciacca anche se non ha nascosto che la proposta in termini di boutade sarebbe arrivata.
Sebbene Termine potrebbe dunque contare sulla figura di un funzionario preparato come Maggio, i problemi per lui non sarebbero per nulla risolti. Negli ultimi giorni avrebbe ricevuto un due di picche da almeno altre due persone, un uomo e una donna, professionisti ed espressione di quella “società civile” alla quale avrebbe aperto il suo progetto almeno nelle intenzioni del suo ultimo intervento in consiglio comunale.

Ma Sabella e Venezia non sarebbero i soli due consiglieri comunali pronti ad aprire credito agli ultimi 18 mesi di Termine. Ci sarebbero altri esponenti di opposizione che gia’ in consiglio comunale hanno dichiarato esplicitamente di essere contrari all’ipotesi sfiducia e che potrebbero fare parte di quei “consiglieri che vogliono essere protagonisti”, oggetto dell’invocazione del sindaco sempre nel suo ultimo discorso in aula.

Poi c’è chi ancora non si è espresso chiaramente come i tre consiglieri di Forza Italia, ma che pare siano pronti ad appoggiare questo possibile “campo largo” che porterebbe inevitabilmente Termine sempre più lontano dal Pd, dalla sua collocazione a sinistra e perfino in qualche maniera a rinunciare a quella scalata tra i “dem” che aveva iniziato a Capodanno. Tutte queste nuove dinamiche non sarebbero però senza alcuna conseguenza e un anticipo di nuovi scenari di squilibrio tra gruppi prima compatti, si è avuto oggi con le dichiarazioni del segretario della Dc, Giuseppe Milioti. “In merito alle notizie trapelate su eventuali accordi di consiglieri della Dc – ha scritto in una nota Milioti- mi preme sottolineare che nessuna riunione di partito è stata fatta, dove nel merito si è deciso di dare appoggio a questa amministrazione, quindi, qualsiasi azione, qualora verrà posta in essere sarà di carattere del tutto personale”. Venti di nuove rotture e fratture si materializzano in aula Falcone- Borsellino mentre c’è chi sarebbe pronto invece a voler montare l’ipotesi mozione di sfiducia magari facendola partire da chi ha dato il via alla crisi dell’amministrazione: ovvero quei 5 consiglieri comunali che hanno apposto le loro firme su quel documento politico che ha provocato la reazione di Termine e che, magari, potrebbero rimetterle anche nella sottoscrizione di una mozione che in ogni caso ha bisogno di numeri consistenti.

Dicevamo che Termine ha poche certezze e al momento restano sempre quelle della sua mezza giunta che perderebbe Agnese Sinagra, come abbiamo già preannunciato ieri e che, invece, non rinuncerebbe a Salvino Patti che rimarrebbe fermo nel suo ruolo nonostante l’inizio del suo nuovo lavoro come funzionario di ufficio tecnico in un comune vicino.

Nuova sanatoria fiscale 2026: come regolarizzare multe, bollo auto, IMU e TARI grazie alla Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2026 introduce una novità molto attesa da milioni di contribuenti: Comuni e Regioni potranno approvare in autonomia nuove sanatorie fiscali locali, permettendo ai cittadini di regolarizzare tributi e sanzioni non pagate con condizioni più vantaggiose.

Si tratta di un cambiamento storico, perché — fino ad oggi — gli enti locali potevano attivare rottamazioni solo se previste dallo Stato. Dal 2026, invece, potranno deliberare direttamente forme di definizione agevolata su diversi tipi di tributo.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia, quali debiti saranno sanabili e come funzioneranno le nuove misure.


Cosa prevede la nuova sanatoria fiscale 2026

La manovra conferisce a Comuni e Regioni il potere di introdurre “mini condoni” locali per agevolare la riscossione dei propri tributi, in coerenza con l’autonomia finanziaria prevista dalla legge.

Gli enti potranno quindi approvare:

  • sconti su sanzioni e interessi
  • rateizzazioni agevolate
  • rinuncia agli oneri di riscossione
  • definizioni agevolate parziali o totali sui tributi non pagati

Questa possibilità anticipa alcune misure della delega fiscale, rendendo però attiva la riforma già dal 2026.


Quali debiti potranno essere sanati

La sanatoria potrà riguardare tutti i tributi locali, tra cui:

  • IMU
  • TARI
  • ICP (Imposta comunale sulla pubblicità)
  • Canone unico patrimoniale
  • Multe e sanzioni del Codice della Strada (violazioni amministrative)
  • Tributi regionali speciali come:
    • bollo auto
    • canoni idrici
    • addizionali regionali IRPEF non versate

❌ Tributi esclusi

Non rientrerà nella sanatoria l’IRAP, che rimane fuori dal perimetro delle definizioni agevolate locali.


Come funzionerà la nuova sanatoria fiscale

La definizione agevolata potrà includere diverse forme di vantaggio per il contribuente:

✔️ Cancellazione totale o parziale di interessi e sanzioni

Sarà possibile pagare solo l’imposta dovuta, senza mora o maggiorazioni.

✔️ Rateizzazione del debito residuo

Il contribuente potrà saldare l’importo in più rate, secondo quanto previsto dall’ente.

✔️ Cancellazione degli oneri accessori

Gli enti potranno rinunciare anche all’aggio di riscossione o alle spese aggiuntive.


La sanatoria non sarà automatica: serve una delibera del Comune o della Regione

La rottamazione scatterà solo se l’ente locale approverà una specifica delibera consiliare.
Senza questo atto formale, nessuna sanatoria sarà attiva.

Ogni Comune e Regione potrà definire:

  • tributi inclusi
  • periodo oggetto di sanatoria
  • importi da pagare
  • modalità di accesso
  • scadenze minime (non inferiori a 60 giorni)

Possibile sconto fino al 5% per chi paga IMU e TARI con addebito automatico

Tra le ipotesi allo studio c’è una premialità per i contribuenti virtuosi:
chi attiverà il pagamento automatico su conto corrente per IMU e TARI potrà ottenere uno sconto fino al 5%.

Un incentivo che mira a ridurre l’evasione e a garantire incassi più rapidi per gli enti.


Chi potrà beneficiare della sanatoria

Potranno accedere tutti i contribuenti che:

  • hanno tributi locali non pagati in tutto o in parte
  • effettuano il pagamento nei tempi fissati dall’ente (minimo 60 giorni)
  • rispettano le condizioni previste dalla delibera locale

Cosa cambia realmente per i cittadini

La nuova sanatoria 2026 rappresenta un’opportunità importante:

  • per i cittadini, che potranno regolarizzare debiti locali risparmiando su sanzioni e interessi;
  • per i Comuni, che potranno recuperare entrate non riscosse;
  • per lo Stato, che favorirà un rapporto più collaborativo tra fisco e contribuenti.

La misura avvicina l’Italia ai modelli fiscali europei che prevedono più autonomia locale e strumenti di conciliazione tra cittadini ed enti pubblici.


Il fan di Sciacca che ha dato il via al “5, 6, 7, 8” diventato virale ai concerti di Elodie

“5, 6, 7, 8…”. Quello che sembrava un semplice conteggio è diventato, in pochi giorni, un vero e proprio rito collettivo nei concerti di Elodie. Tutto è nato quasi per caso lo scorso 24 novembre a Messina. Durante una breve pausa di silenzio sul palco, un fan dalle prime file ha colto il momento e ha scandito a voce alta il celebre tempo da coreografia. Elodie, sorpresa e divertita, lo ha cercato con lo sguardo, gli ha sorriso e gli ha fatto l’occhiolino.

Un istante durato pochi secondi, ma sufficiente per incendiare il web. Il video ha superato al momento 7,3 milioni di visualizzazioni su TikTok e 4,5 milioni su Instagram, trasformando quel conteggio in un tormentone che continua a rimbalzare sui social e nei palazzetti dei concerti.

@cristianruvanzerii ti ho dato il tempo amo @ELODIE #elodie ♬ suono originale – Cristian Ruvanzeri

Quel fan sono io. Chi segue abitualmente questa testata mi conosce come collaboratore della redazione e cronista locale. E no, non sono messinese. Sono di Sciacca, ero a Messina per il concerto. Da quel momento i miei social sono letteralmente esplosi: centinaia di migliaia di like, commenti e messaggi. La domanda più frequente? “Come ti è venuto in mente? L’avevi studiata?”.

La risposta è: ni.
Per capirla bisogna tornare indietro. Ho studiato danza per otto anni e chiunque abbia calcato una sala prove sa bene che il “5, 6, 7, 8” non è un numero pronunciato a caso. È il conteggio con cui i ballerini si preparano a entrare nella musica. È la frazione di secondi che allinea il corpo alla coreografia.

Conosco la canzone A fari spenti alla perfezione e, quando sono a casa, non nego che mi capita di ballarla. In quel brano, c’è un preciso momento di silenzio che combacia perfettamente con il classico “5, 6, 7, 8” dei ballerini. Per me è sempre stato naturale cantarla così.

E non era la prima volta che lo pensavo: ero stato anche al concerto di Elodie il 12 giugno allo stadio Maradona di Napoli, ma lì il conteggio rimase solo nella mia testa. A Messina, invece, è uscito spontaneo, più forte di me. Elodie mi ha sentito, mi ha cercato tra il pubblico e mi ha dedicato quell’occhiolino che difficilmente dimenticherò.

Due giorni dopo ho pubblicato il video su TikTok. Nel giro di poche ore, milioni di visualizzazioni. Poi, il 28 novembre, ricevo decine di messaggi mentre ero in un capannone di carnevale con amici: “Lo hanno fatto tutti a Bari”.

@giadaminervini02

Ti amo😍

♬ suono originale – Giada Minervini

E sì, tutto il palazzetto ha urlato “5, 6, 7, 8”. Elodie non se l’aspettava, è scoppiata a ridere, tanto da non riuscire quasi a continuare la canzone. Poco dopo ha pubblicato un reel con la scena e ha condiviso il mio video nelle sue storie. Io incredulo, mi sono commosso.

Da quel momento, lo stesso rituale si è ripetuto nelle date successive. Il web è impazzito. Video ovunque, tag, messaggi, migliaia di like. A parlarne anche Tgcom24, Radio Italia e Radio Kiss Kiss.

@_marcomaio Anche a Torino si va a tempo 5,6,7,8 @Cristian Ruvanzeri #viral #afarispenti #elodie ♬ suono originale – Marco Maiorano

Non capita spesso che una battuta di pochi secondi diventi tradizione, ma forse è questo il segreto dei tormentoni: non li inventi, accadono. Ormai quel “5, 6, 7, 8” gridato per istinto è diventato, per molti, parte di A fari spenti.

Violenza sessuale su minore, in appello 8 anni e 8 mesi all’ex assessore Colianni

La Corte d’appello di Caltanissetta ha aumentato la pena per l’ex assessore regionale alla Famiglia, il medico e psicoterapeuta Paolo Colianni, condannandolo a 8 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale ai danni di una minore di 14 anni.

In primo grado il tribunale di Enna gli aveva inflitto 5 anni e 4 mesi, oltre a quantificare in 150 mila euro il risarcimento del danno in favore della vittima.

I giudici d’appello hanno invece escluso le attenuanti generiche e rinviato la liquidazione del danno alla sede civile.

Colianni, difeso dagli avvocati Maria Donata Licata e Pietro Granata, non era presente in aula al momento della lettura del verdetto.

La famiglia della ragazza si è costituita parte civile.

Lo Sciacca batte 1-0 il Partinicaudace nella semifinale di Coppa Italia

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Un primo passo verso la seconda finale regionale consecutiva di Coppa Italia lo Sciacca oggi lo ha compiuto battendo, 1-0, al Gurrera, il Partinicaudace. Si deciderà tutto tre 7 giorni nella gara di ritorno.

Oggi buon inizio dell’Unitas con possesso palla continuo e rete al 13’ di Caternicchia che entra in area sulla sinistra e con un forte tiro supera il portiere Polizzi.

La squadra di Brucculeri mantiene ancora per un pò la pressione dei primi minuti di gioco e al 18’ sempre Caternicchia con un forte tiro colpisce la traversa. Con il passare dei minuti si allenta la pressione dello Sciacca e il terreno di gioco in precarie condizioni scoraggia anche tentativi di imporre un ritmo diverso alla partita da parte dei palermitani.

Alla fine il portiere Elizaj risulterà inoperoso. Il Partinicaudace non riesce ad incidere in area saccense. Come ogni anno a dicembre il terreno di gioco del Gurrera mostra grandi limiti e adesso si attendono i lavori dei quali si è ampiamente parlato nei mesi scorsi.

In due giorni 40 veicoli in sosta vietata multati in corso Vittorio Emanuele a Sciacca 

Il comando della Polizia municipale di Sciacca ha reso noto che nelle giornate di ieri e oggi, lungo corso Vittorio Emanuele, sono stati elevati circa 40 verbali per violazioni al Codice della strada.

Le pattuglie della municipale, effettuando più passaggi lungo l’arteria principale, hanno accertato che 39 veicoli erano parcheggiati sul marciapiede o in zona di divieto di sosta. Molti degli automobilisti avrebbero lasciato l’auto in sosta irregolare per effettuare prelievi agli sportelli bancari o acquisti presso le attività commerciali presenti nel tratto compreso tra piazza Friscia e l’incrocio con via Incisa.

Ai trasgressori verrà recapitata a casa, tramite raccomandata, la sanzione prevista dal Codice della strada: da 41 a 168 euro per il divieto di sosta, da 87 a 344 euro per la sosta sul marciapiede, oltre alle spese postali.

La Polizia municipale ha inoltre confermato l’intensificazione dei controlli nelle principali strade cittadine e l’utilizzo della procedura di rilevazione immediata delle targhe, che consente di inviare successivamente la sanzione via posta, come previsto dalla normativa vigente.